mercoledì 28 agosto 2013

Paura dei luoghi lontani da casa: l'agorafobia

agorofobia

L’agorafobia, sebbene letteralmente significhi “paura degli spazi aperti”, è una forma di ansia messa in moto da situazioni o luoghi, non necessariamente aperti
 
Chi soffre della sindrome agorafobica, infatti, può temere di trovarsi all’aperto da solo o in mezzo alla folla, ma anche di viaggiare in treno, in aereo o in auto, di fare la coda davanti ad uno sportello o fare la spesa.
Alla base di questo disturbo, che diventa tale solo quando è ricorrente, c’è quasi sempre un profondo disagio interiore, che porta la persona che ne soffre a sentirsi costantemente inadeguata e senza alcuna fiducia nelle proprie possibilità, da cui deriva la necessità di un compagno solidale e rassicurante o di evitare determinate situazioni.
Solitamente chi soffre di agorafobia tende ad evitare il confronto in quanto percepisce il suo disagio come qualcosa di imbarazzante, per il quale provare vergogna e pertanto tenderà a rinchiudersi in casa.
I sintomi che caratterizzano l’agorafobia sono costituiti da sudorazione, senso disvenimento, senso di soffocamentopalpitazione e tremore.
Si tratta di risposte fisiche al pericolo che il soggetto avverte per la sua incolumità, che sembra essere minacciata dal trovarsi in situazioni senza possibilità di fuga.

L’agorafobia può essere trattata con la psicoterapiaIn genere gli esperti consigliano un trattamento combinato di terapia psicologica e farmacologica.

Gli ansiolitici infatti permettono di far regredire i sintomi che creano maggiore disagio e in questo modo il soggetto diventa anche più disponibile ad affrontare un percorso psicoterapeutico.

Paura dei luoghi lontani da casa: l'agorafobia

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