sabato 31 dicembre 2016

Rimedi della nonna per dimagrire velocemente!

10 Rimedi della nonna per dimagrire velocemente !

 

acqua
Detox! – Come dimagrire velocemente!

Come dimagrire velocemente !

Quando ci ritroviamo con dei chili di troppo, molto spesso, certi rimedi naturali possono aiutarci a sgonfiare la pancia, le cosce o le anche, e a sciogliere i grassi depositati nelle cellule del proprio corpo. Scopriamo insieme trucchi e astuzie, antichi e moderni, per perdere peso rapidamente…

Trucchi e astuzie della nonna per dimagrire !

Vi sono due tipi di rimedi : quelli che bloccano la fame e quelli che permettono di combattre la ritenzione idrica nell’organismo, di sciogliere i grassi e le tossine, e di favorire la trasformazione dei grassi, presenti sotto forma di depositi, in energia. È chiaro che ad accompagnare una dieta dimagrante è sempre consigliato il consumo di certi frutti, alghe o tisane di piante.

 

Trucchi e astuzie brucia-grassi !

1. – L’acqua calda

L’acqua calda o tiepida è un rimedio poco costoso e semplice, efficace e senza alcun effetto collaterale. Bere acqua calda non fa dimagrire, ma può aiutare a dimagrire. Bevendo 1,5 litro d’acqua ogni giorno durante una dieta leggera, la perdita di peso sarà più efficiente. Fate bollire dell’acqua per 3 minuti, fatela raffreddare un pò e bevetela calda, ma non bollente.

Che acqua bere ?

Di preferenza acqua di sorgente, acqua di rubinetto o acqua minerale. Tutte le acque sono buone, purché non siano acque dure (troppo calcaree) o gassate, le quali oltre all’alto contenuto di sale, favoriscono la dilatazione dello stomaco.

Quando bere acqua calda ?

Berla preferibilmente al mattino a digiuno. Berla regolarmente prima di fare colazione aiuta l’organismo a liberarsi dalle tossine. Ha un effetto depurativo e facilita il lavaggio gastro-intestinale. Poi bere acqua tiepida durante il corso della giornata.

2. – Acqua calda con limone

Le virtù dell’acqua calda possono essere moltiplicate grazie all’aggiunta del limone. Rinfrescante e stimolante, il limone è ricco di vitamina C, rame e ferro. Il succo di limone verde o giallo aiuta a dimagrire grazie alla sua azione blocca-fame, brucia-grassi ed effetto disintossicante. Ma attenzione a non berne troppa se soffrite di mal di stomaco o di disfunzioni renali.

Bevete al mattino una tazza con 250 – 300 ml d’acqua calda con un limone e durante la giornata dell’acqua tiepida con del limone.

3. – Tisana allo zenzero

Bere un’infuso allo zenzero per perdere peso è una tradizione antica dell’Oriente. Va bevuto caldo o freddo, calma l’appetito e vi procura energia.

Ricetta  

Tagliare un pezzetto di zenero di circa 3 cm, poi farne delle fette finissime e deporle in una teiera versandovi sopra dell’acqua bollente. Lasciatela per una decina di minuti. Più a lungo la lascerete agire e più diventerà piccante. Filtrate l’infuso e bevetene tutto il giorno.

4. – Zenzero e limone

Se si aggiunge del succo di limone alla tisana allo zenzero, diventerà l’infuso ideale blocca-fame e allo stesso tempo renderà facile il transito di cibo e la sua azione digerente e quindi dimagrante ne risulterà moltiplicata.

5. – Aceto di sidro

Accertatevi ci consumare dell’aceto di sidro biologico fatto artigianalmente. Non solo contribuirà al vostro benessere generale eliminando i problemi intestinali (costipazione, spasmi, gas), ma distruggerà i grassi, favorendone il dimagrimento.

Diluito o meno, l’aceto di sidro procura una sensazione di sazietà. Bevetene un cucchiaio prima dei pasti, e due cucchiaini 2-3 volte al giorno.

6. – Tisana al cumino

Grazie alla tisana al cumino che da sollievo nelle digestioni difficili, il vostro ventre gonfio diventerà più piatto. Perché ? – Semplicemente perché il cumino ha il potere di diminuire i gonfiori e le flautolenze.

Ricetta

In una tazza versate dell’acqua bollente e aggiungetevi un cucchiaio di cumino. Lasciate agire con coperchio per 10 minuti. Bevetene una tazza dopo ogni pasto.

7. – Tisana al finocchio

Se soffrite di ritenzione idrica o di cattiva digestione, l’infuso al finocchio vi sarà di grande aiuto per dimagrire.

Ricetta

In una tazza versatevi dell’acqua bollente e un cucchiaio di grani tritati. Lasciate agire per 10 minuti. Bevetene una tazza al mattino a digiuno e una di decotto dopo i pasti principali.

8. – Yerba Maté

Originaria del Paraguay, Brasile, Argentina e Uruguay, è una pianta ricca di caffeina. Il maté, nominato Yerba Maté, stimola l’organismo e la combustione dei grassi, senza presentare gli effetti sgradevoli del caffè (nervosismo e perturbazioni del sonno).

Ricetta

In una tazza, versare dell’acqua bollente e 1,5 g – 2 g di foglie secche di Maté. Lasciate agire per 10 minuti, filtrate e bevetene 3 tazze al giorno.

9. – Tisana al timo

La tisana al timo che ha la reputazione di alleviare le digestioni difficili e i gonfiori di pancia, può aiutarvi a bloccare il vostro appetito e allo stesso tempo a meglio assimilare i vostri pasti.

Ricetta

In una tazza, versate dell’acqua bollente e un pugno di timo o due cucchiaini di timo. Lasciate agire l’infuso per 5 minuti (non di più altrimenti l’infuso rischia di diventare amaro). Si può rinforzare la sua azione aggiungendovi del limone. Bevetene 4 tazze al giorno, ma non di più.

10. – L’infuso al fucus

Il fucus è un’alga verde che si trova sulle coste dell’Atlantico e della Manica. Grazie all’azione che ha sulla tiroide e sul transito intestinale, il fucus, alga ricca di proteine, vitamine, sali minerali e povera di lipidi, può aiutarvi a dimagrire. Questa pianta ha anche la proprietà di ridurre la sensazione di fame.

Ricetta

In una tazza versatevi dell’acqua bollente e 1 cucchiaio di fucus. Fare agire per 10 minuti per eliminare lo iodio. Filtrate prima di bere. Bevete di tale infuso 4 tazze al giorno, prima e dopo i pasti principali.

Altri consigli su come dimagrire velocemente

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Cosa e’ e come funziona l’allenamento mentale (e perche’ e’ importante nel dimagrimento…)

Cominciamo a gettare le fondamenta su come funziona Dimagrire da Campioni per capire meglio perche’ e’ cosi’ efficace. Dimagrire da Campioni e’ un rivoluzionario metodo di dimagrimento basato sull’allenamento mentale dei campioni sportivi perche’ dimagrire e’ una questione di testa.

E penserai, si vabbe’, ma che vuol dire?

Il discorso sarebbe lungo e con mille sfaccettature, ti faccio un solo esempio per ora che rende bene l’idea.

Visto che stai leggendo questo articolo, immagino ti senti in sovrappeso. Molto probabilmente quando ti guardi allo specchio, ti dici che sei grassa, ti vedi grassa, ti lamenti con te stessa che non ti entrano i vestiti che portavi una volta e cosi’ via…

Poi vai avanti con la tua giornata e ci sono mille occasioni durante le quali ricordi a te stessa che sei in sovrappeso. Ti ricordi dell’immagine che hai visto allo specchio l’ultima volta, probabilmente con molta insoddisfazione. Hai fame e sei tentata a divorare tutto quello che c’e’ da mangiare, ti dici: no’, non devo…., combatti, a volte riesci a rinunciare, a volte non ci riesci e trasgredisci. Poi ti arrabbi ancora di piu’ con te stessa, l’immagine che hai in testa si fa’ sempre piu’ grossa, sempre piu’ grassa e stai ancora piu’ male.

Ci sono anche altri fattori che per ora tralascio perche’ ne parleremo piu’ avanti. Per ora rifletti un attimo su come l’immagine che hai di te in mente sia una sola, una che non ti piace, quella di come in realta’ non vorresti essere. E sull’immagine mentale di te stessa torneremo tra un momento.

L’allenamento mentale dei campioni.

Visto che la mia esperienza proviene dagli Stati Uniti, dove l’allenamento mentale dei campioni e’ stato concepito, sviluppato e perfezionato, molti degli esempi che ti faro’ saranno basati sugli studi americani. Oggi le tecniche mentali dei campioni sono usate in tutto il mondo anche perche’ senza l’allenamento mentale campioni non si diventa, ma e’ partito tutto da li’, allora andiamo direttamente alla fonte.

Prendi il basket per esempio e un semplice esercizio come il tirare la palla nel cesto da una certa distanza. Ti descrivo un esperimento che e’ stato fatto piu’ volte e che ormai non ripetono piu’ visto che i risultati sono stati assodati.

Dividiamo i giocatori in 4 gruppi. In ogni gruppo, gli atleti tirano la palla 100 volte nel cesto, dalla stessa distanza, stesse condizioni per tutti. I risultati li misuriamo in percentuale di canestri e il primo passaggio rappresenta il punto di partenza, o “baseline” come la chiamano gli americani.

Dopo che tutti hanno tirato 100 volte la palla e abbiamo misurato i risultati, prendiamo il primo gruppo e non gli facciamo fare niente.

Il secondo gruppo si allena in modo diciamo tradizionale (antiquato sarebbe una descrizione piu’ adeguata), e per tradizionale intendo solo fisicamente, tirando la palla nel cesto e basta.

Il terzo gruppo si allena solo mentalmente. Nel senso che immaginano di tirare la palla nel cesto come se lo facessero veramente ma lo fanno solo nella mente.

Il quarto gruppo si allena sia fisicamente che mentalmente usando una piccola parte delle tecniche dei campioni, in questo modo: tirano la palla nel cesto finche’ non fanno il canestro perfetto e a quel punto si fermano e ripassano mentalmente quella particolare prestazione piu’ volte. E poi continuano fisicamente fino al successivo canestro perfetto, si rifermano, ripassano mentalmente quella particolare prestazione e cosi’ via.

Risultato?

Il primo gruppo (nessun allenamento) peggiora leggermente e piu’ passa il tempo senza allenamento e piu’ peggiora.

Il secondo gruppo (allenamento fisico) migliora.

Il terzo gruppo (allenamento solo mentale) migliora piu’ del secondo, poi ti spiego perche’.

Il quarto gruppo migliora piu’ di tutti, e di tanto.

Ti starai chiedendo, perche? E soprattutto come e’ possibile che quelli che si sono allenati solo di testa hanno migliorato piu’ di quelli che si sono allenati solo fisicamente?

La spiegazione e’ semplice ed e’ proprio la ragione per cui l’allenamento mentale e’ cosi’ efficace anche e soprattutto per il dimagrimento.

C’e’ una parte del cervello che non distingue tra realta’ e fantasia, tra quello che e’ successo e quello che e’ immaginato. Esempio banale, se vai al cinema a guardare un film dell’orrore, ti spaventi quando niente di quello che appare sullo schermo sta succedendo veramente, eppure e’ tutta immaginazione…

La differenza tra il gruppo che si allena solo fisicamente e quello che si allena solo mentalmente e’ il fatto che nell’allenamento mentale gli atleti hanno continuato ad immaginare di fare canestro in continuazione, il 100% delle volte.

Quelli che si sono allenati fisicamente hanno fatto la loro percentuale di canestri e i loro sbagli, ma quelli che si sono allenati mentalmente hanno solo fatto canestro nella loro mente e hanno programmato il cervello in quel modo.

E per questo sono migliorati di piu’. Quelli poi che fanno entrambe le cose e hanno rafforzato mentalmente le prestazioni fisiche, hanno risultati eccezionali, di grandlunga superiori a tutte le altre alternative.

Come si traduce tutto questo per te e il perdere peso?

Torniamo all’immagine che hai di te stessa, quella di cui parlavamo prima. Se l’unica immagine che hai in mente e’ quella di te in sovrappeso e se ce l’hai davanti costantemente durante il giorno, la tua stessa mente ti porta automaticamente a rimanere in quella condizione.

E’ come se ti allenassi mentalmente a tirare la palla sugli spalti invece che nel canestro, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E se continui cosi’, puoi fare le diete che ti pare, ti puoi forzare in tutti i modi che vuoi, ma alla fine ritorni sempre al punto di partenza, all’immagine che hai di te stessa che non ti piace.

Se invece ti alleni mentalmente nel modo giusto, con tecniche semplicissime da usare, e per soli pochi minuti al giorno, crei nella tua testa una nuova possibilita’ e una nuova direzione. E un po’ per volta i tuoi comportamenti cambiano e, insieme a tutto il resto (questo e’ solo un piccolo esempio di Dimagrire da Campioni.), ti ritrovi a perdere peso senza tutte le rinunce e senza i sacrifici a cui sei abituata.

Le diete sono l’equivalente del modo tradizionale di allenamento che ormai e’ superato. C’e di molto meglio se vuoi veramente dimagrire.

E una delle ragioni per cui ti ho parlato dell’immagine mentale che hai di te stessa, e’ perche’ nel minicorso che sto preparando e che distribuiro’ gratis alle persone registrate, c’e’ proprio una tecnica studiata apposta per riprogrammare la tua immagine mentale. Se non cambi quella, puoi fare tutte le diete che vuoi, alla fine torni al punto di partenza per il semplice motivo che il cervello funziona cosi’. Niente di piu’ e niente di meno.

Perche’ dimagrire e’ una questione di testa…

Se ti vuoi prenotare al mini corso, gratis e senza nessun impegno, la pagina per la prenotazione e’ qui:

inserisci il tuo indirizzo mail nel modulo qui sotto e premi invia.

Ti arriva una mail dopo qualche minuto con la spiegazione di come funziona il mangiare emotivo e ti mando anche l’indirizzo del blog di Dimagrire da Campioni che negli ultimi anni ha ricevuto migliaia di commenti.

E quando inizia il mini corso riceverai 2 lezioni a settimana per 3 settimane che ti aiuteranno a capire come fare per dimagrire in modo molto diverso da come hai provato in passato :)

A presto :)

Walter



Fonte: http://dimagriredacampioni.it/dimagrire/cosa-e-e-come-funziona-lallenamento-mentale-e-perche-e-importante-nel-dimagrimento.html

In terapia intensiva bisogna… pedalare!

Praticare una blanda attività fisica a letto, ad esempio usando una cyclette motorizzata per la ginnastica passiva, aiuta i pazienti ricoverati in terapia intensiva a rimettersi in piedi prima del tempo. Lo dimostra uno studio canadese pubblicato dalla McMaster University sulla rivista Plos One.

Cyclette a letto

«La capacità di questi pazienti di pedalare nonostante le condizioni di salute critiche ha davvero superato le nostre aspettative», afferma la coordinatrice dello studio Michelle Kho, che insieme al suo gruppo di ricerca ha introdotto la cyclette da letto nella routine quotidiana di 33 pazienti maggiorenni della terapia intensiva che erano sottoposti a ventilazione meccanica e che prima del ricovero erano in grado di camminare da soli.

Fisioterapia fin dai primi giorni

Sotto la supervisione di un fisioterapista, i pazienti hanno cominciato a pedalare nei primi tre giorni di ricovero e lo hanno fatto per circa mezz’ora al giorno, sei giorni su sette, coprendo in media una distanza complessiva di 9 chilometri durante la loro permanenza nel reparto. Dal monitoraggio delle loro condizioni è emerso che pedalare già nei primi quattro giorni di ventilazione meccanica è sicuro e fattibile per quei pazienti che hanno una circolazione stabile.

Un aiuto per i muscoli

Presto verranno avviati nuovi studi per verificare se questa attività fisica assistita possa portare benefici significativi alle condizioni generali di salute, ma i ricercatori sono convinti che possa contrastare l’immobilità a cui sono costretti i pazienti allettati, aiutando a mantenere il tono muscolare e facilitando la deambulazione al momento delle dimissioni.

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Udito a rischio con troppi analgesici?

Udito a rischio con troppi analgesici? E’ una ricerca condotta dal Brigham and Women’s Hospital di Boston (e pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology) a trovare una correlazione tra un abuso di farmaci antidolorofici e problemi all’orecchio. Esagerare con alcuni tipi di farmaci, insomma, potrebbe rivelarsi pericoloso.

aspirina

(...)
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Ischemia miocardica: cinque esami che possono salvarti la vita

Ecco i cinque esami più importanti per l'ischemia miocardica: vota il tuo preferito e poi leggi l'articolo per scoprirne tutte le caratteristiche.

 
«Prevenire è meglio che curare», ma in questo caso sarebbe più opportuno dire «prevenire è meglio che morire». Dati statistici dicono che la mortalità per ischemia miocardica costitutisce il 46% delle cause di morte in Italia e il 20% di quelle in Europa.

Ma che cosa è questa ischemia miocardica? Qual è la sua origine? L’ischemia miocardica è uno stato di sofferenza del muscolo cardiaco (appunto il miocardio). La sua origine più comune è la stenosi coronarica, ovvero un restringimento del lume delle coronarie (vasi che si occupano della perfusione del miocardio) causato da accumulo di depositi di grasso e altre sostanze che viaggiano nel sangue e che vanno a formare la placca aterosclerotica.

La placca aterosclerotica

Questa placca impedisce il normale flusso del sangue nelle coronarie, con conseguente ridotto apporto di ossigeno nel muscolo cardiaco che quindi fa più fatica a contrarsi. In alcune situazioni, come nei cuori ipertrofici che richiedono grandi quantità di sangue e ossigeno per funzionare, anche in assenza di placca aterosclerotica si potrebbe verificare un’improvvisa contrazione del vaso coronarico con conseguente ischemia.

Quando ce ne accorgiamo? Se si percepisce un senso di costrizione o dolore al petto (angina pectoris) che tende a irradiarsi nelle aree circostanti durante una gara sportiva, mentre si prova una grande emozione o dopo un pasto abbondante, si potrebbe avere in corso un’ischemia. Questa tipicamente però ha una durata di 10-15 minuti (ischemia transitoria e irreversibile), oltre i quali non si parla più di ischemia ma di infarto (ischemia protratta e irreversibile). In questo caso bisogna chiamare immediatamente il 118.

Tipicamente il dolore aumenta con lo sforzo e diminuisce con il riposo. Durante lo sforzo infatti il cuore ha bisogno di una maggiore quantità di ossigeno per permettere la contrazione delle cellule miocardiche. Non arrivando però abbastanza ossigeno le cellule miocardiche si mettono a riposo, entrando in una fase detta stunning (stordimento), terminata la quale tutto torna alla normalità.


Leggi anche: I cinque paesi con la speranza di vita più alta del mondo

Attenzione, però: in alcuni pazienti, soprattutto in quelli diabetici, l’ischemia può essere silente, quindi potrebbe verificarsi senza che il paziente se ne accorga. In questi casi l’unico modo per accertarsene è quello di sottoporsi ad indagini specifiche, considerando la presenza di fattori di rischio come fumo, elevato livello di colesterolo nel sangue, vita sedentaria, obesità, pressione alta, appunto diabete e fattori genetici.

Cosa fare, dunque? Se si pensa di avere subìto un’ischemia miocardica transitoria o semplicemente si teme di avere qualche sofferenza cardiaca non bisogna sottovalutare il problema e, per prima cosa, si deve contattare il medico di base. È importante sottoporsi ad alcuni esami e nell’eventualità si può intervenire prontamente, per evitare che il progredire della malattia sfoci in una situazione irreversibile.

 

Elettrocardiogramma sotto sforzo

Per notare cose che sfuggono al normale ECG

L'elettrocardiogramma sotto sforzo, uno degli esami più importanti per l'ischemia miocardica
L’elettrocardiogramma sotto sforzo, uno degli esami più importanti per l’ischemia miocardica

L’elettrocardiogramma sotto sforzo non è un esame invasivo, non prevede la somministrazione di farmaci e dura circa 30-45 minuti. Il principio è lo stesso dell’ECG di base. Vengono posizionati 10 elettrodi sulla gabbia toracica e sugli arti in modo da ottenere 12 differenti derivazioni.

Cos’è una derivazione? È la differenza di potenziale che viene registrata, tramite un dispositivo che misura il voltaggio, tra due elettrodi. Ogni derivazione presenta 3 caratteristici tipi di onde: onda P, complesso QRS, onda T. L’obiettivo è quello di registrare una traccia dell’attività elettrica del cuore e di individuare eventuali anomalie.

Una corsetta

Lo sforzo è l’elemento principale che lo differenzia dal classico ECG. Il paziente deve infatti fare una corsa su un tappeto rotante o pedalare su una cyclette in modo da aumentare il fabbisogno del cuore. Questo permette di identificare patologie quali l’ischemia miocardica transitoria, che con l’ECG di base non potrebbero essere studiate in quanto si verificano solo in caso di aumentata richiesta di sangue e quindi di ossigeno da parte del cuore.

Il tracciato registrato può presentare delle anomalie. Alcune aree del cuore non adeguatamente perfuse potrebbero contrarsi in modo asincrono rispetto alle strutture controlaterali, in misura minore o addirittura potrebbero fermarsi. Lo sforzo è progressivo e viene modulato dal cardiologo che tiene sotto controllo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa del paziente tramite un monitor. L’esame viene svolto da personale altamente specializzato e al paziente viene fatto firmare un consenso informato ad eseguire la prova.

 

Ecocardiogramma sotto sforzo

Il primo esame di imaging diagnostico

Un ecocardiogramma effettuato dai medici dell'esercito americano
Un ecocardiogramma effettuato dai medici dell’esercito americano

Con l’ecocardiogramma sotto sforzo entriamo negli esami di imaging diagnostico. Infatti se prima, con l’elettrocardiogramma da sforzo, acquisivamo una traccia dell’attività elettrica del cuore, con l’ecocardiogramma da sforzo acquisiamo delle immagini del cuore secondo alcune proiezioni tipiche utili alla diagnosi.

L’ecocardiogramma sotto sforzo viene effettuato in caso di elettrocardiogramma da sforzo dubbio o non interpretabile. A differenza del primo, in questo caso non è però possibile valutare cosa succede al cuore durante il progressivo sforzo fisico. Dopo avere acquisito delle immagini a riposo tramite una sonda ecografica, il paziente è chiamato a correre su un tappeto rotante o pedalare su una cyclette per qualche minuto fino a raggiungere l’intensità massima.

Il confronto tra le immagini

Immediatamente dopo lo sforzo il paziente si sdraia su un lettino dove il medico acquisirà nuovamente le immagini che aveva acquisito a riposo, entro un minuto e mezzo dalla fine dell’esercizio. In questo modo il personale può fare un confronto tra le immagini acquisite a riposo e quelle rilevate subito dopo l’esercizio fisico e valutare le eventuali differenze.

Nel caso dell’ischemia miocardica, l’esame ci dà informazioni sulla contrattilità del cuore prima e dopo lo sforzo e ci permette di identificare quali sono le aree interessate, oltre a fornirci informazioni di flusso e portata che permettono di stabilire la gravità della coronaropatia.

Questi primi due esami vengono considerati di primo livello. Qualora risultino positivi o non conclusivi si prosegue quindi l’indagine diagnostica con esami di secondo livello, più specifici, come i due che seguono.

 

Risonanza magnetica da stress

Studiare il miocardio con un vasodilatatore

Un tecnico durante un esame di risonanza magnetica, uno dei più importanti per prevenire l'ischemia miocardica
Un tecnico durante un esame di risonanza magnetica, uno dei più importanti per prevenire l’ischemia miocardica

La risonanza magnetica da stress ci permette di ottenere immagini ad alta risoluzione per la caratterizzazione della contrattilità, della perfusione e del danno tissutale a livello miocardico. Lo studio viene eseguito in due momenti: il primo durante la somministrazione di un farmaco vasodilatatore (solitamente l’adenosina) e il secondo in condizoni di riposo. Lo scopo del farmaco è quello di determinare una vasodilatazione del lume vascolare delle coronarie sane, che non è possibile nelle sedi di un’eventuale stenosi coronarica.

In questo modo le aree di miocardio normalmente perfuse da coronarie in cui è presente una stenosi saranno ipoperfuse nelle immagini acquisite durante lo stress farmacologico, permettendo di identificare un’ischemia miocardica inducibile.


Leggi anche: Cinque ottimi alimenti che abbassano il colesterolo

È stata dimostrata inoltre l’utilità della RM da stress nella diagnosi d’ischemia nei pazienti con cuore ipertrofico. Né l’ECG né l’ecocardiografia danno risultati soddisfacenti in tal senso. Certo, qui c’è una certa invasività, che è legata alla somministrazione del farmaco vasodilatatore (l’adenosina tuttavia è caratterizzata da un buon profilo di sicurezza) e del mezzo di contrasto a base di gadolinio, che richiedono la presa di due accessi venosi.

Le controindicazioni

Durante l’esame il paziente rimane disteso sul lettino all’interno del gantry della RM ma in continuo contatto visivo e uditivo con i tecnici di radiologia. L’esame dura generalmente 45-60 minuti. C’è però qualche controindicazione, nel caso allergie note al mezzo di contrasto, di ipotensione arteriosa (PAS minore di 100 mmHg), di asma, di angor instabile.

Inoltre bisogna prestare attenzione anche ai casi di insufficienza cardiaca scompensata, di sindrome del QT lungo, di blocco atrioventricolare di grado 2 o 3, di broncospasmo, di trattamento con dipiridamolo. Infine bisogna tener presenti tutte le controindicazioni abituali alla RM, come la presenza di oggetti metallici all’interno del corpo e claustrofobia. È importante verificare l’assenza di tutte le controindicazioni prima di iniziare l’esame.

Un grande vantaggio della RM è il fatto che sfruttando i campi magnetici e i loro effetti negli atomi di idrogeno presenti nel nostro corpo (effetti momentanei e per nulla rischiosi) non si fa uso di radiazioni ionizzanti, come invece avviene nel prossimo esame.

 

TAC coronarica

Radiazioni per salvare dall’infarto

Una moderna macchina per TAC
Una moderna macchina per TAC

Diciamo subito che la TAC coronarica fa uso di radiazioni ionizzanti. È vero però che la dose di radiazioni erogate può essere dimezzata utilizzando protocolli adeguati e tecnologie all’avanguardia. Per questo è importante rivolgersi a centri ad alta specializzazione. In ogni caso è bene avere chiaro che il beneficio che si può trarre da questi esami è senz’altro superiore al rischio a cui si va incontro.

Come avviene l’esame? Dopo avere accertato l’assenza di controindicazioni, anche in questo caso al paziente viene preso un accesso venoso per la somministrazione del mezzo di contrasto. Una volta in sala d’esame il paziente viene dotato dei sistemi di protezione dalle radiazioni ionizzanti e fatto distendere sul lettino che durante l’esame scorre in avanti e indietro all’interno dello scanner.

Valutare la predisposizione all’infarto

La TAC dura pochi minuti e al paziente viene richiesto di trattenere il respiro durante le acquisizioni in modo che il movimento respiratorio non interferisca nella qualità dell’immagine. Il grande vantaggio della TAC coronarica sta nella sempre più elevata risoluzione spaziale e nella presenza di numerosi software che permettono di quantificare il deposito di calcio nelle coronarie e di misurare il flusso a monte e a valle in modo da identificare una eventuale caduta del flusso e fare una valutazione quanto più accurata possibile della predisposizione all’infarto del miocardio.

Se a valle viene riscontrata una caduta del flusso di sangue nelle coronarie molto probabilmente vuol dire che qualcosa all’interno del vaso impedisce al sangue di scorrere normalmente. La precisione e l’accuratezza di questi esami è importantissima per ridurre al minimo la necessità di sottoporsi all’esame più invasivo, ovvero la coronarografia, che permette di individuare il trattamento più idoneo.

 

Coronarografia

Un catetere nell’arteria femorale

Un moderno laboratorio di cateterismo (foto di Glitzy queen00 via Wikimedia Commons)
Un moderno laboratorio di cateterismo (foto di Glitzy queen00 via Wikimedia Commons)

La coronarografia è considerato un test di routine, anche se in realtà, essendo un esame invasivo, dovrebbe essere praticato solo quando è strettamente necessario. Viene svolto da cardiologi interventisti affiancati dal tecnico di radiologia. Il paziente viene sedato per favorire il rilassamento ma comunque mantenuto cosciente. Viene inserito un catetere nell’arteria femorale e una volta raggiunto il cuore si somministra il mezzo di contrasto. Con un apparecchio a raggi X si visualizza in tempo reale il flusso di sangue nelle coronarie tramite un monitor.

Se il test è positivo, in base alla gravità dell’ostruzione, si può decidere di intervenire contestualmente effettuando un’angioplastica (inserimento di stent) o, nei casi più gravi, un bypass coronarico. Qualora invece il rischio di ischemia miocardica sia molto ridotto, generalmente si procede con farmaci mirati come betabloccanti, calcioantagonisti, antiaggreganti e nitrati.

Quindi, richiamando il detto citato all’inizio del «prevenire è meglio che curare», facciamo le indagini giuste e mettiamoci il “cuore” in pace!

 

Segnala altri esami che possono salvarti la vita nel caso dell’ischemia miocardica nei commenti.

Il post Ischemia miocardica: cinque esami che possono salvarti la vita è apparso su Cinque cose belle.



Fonte: https://www.cinquecosebelle.it/ischemia-miocardica-cinque-esami-che-possono-salvarti-la-vita/

Differenza tra farmaco e parafarmaco: qual è?

Farmaci e parafarmaci

Differenza tra farmaco e parafarmaco: qual è?

Proprio come esiste una distinzione tra farmacia e parafarmacia, è presente una sottile differenza anche tra farmaci e parafarmaci.

Nonostante la distinzione ti metta un po’ di confusione, è molto importante riuscire a capirla bene per poter individuare facilmente cosa è meglio utilizzare a seconda delle necessità. È pur vero che spesso la scelta è segnata dal medico che prescrive un farmaco o indirizza verso un preciso dispositivo medico, ciò non toglie che riuscire a distinguere le differenze ti permetta di essere consapevole su cosa stai assumendo.

Ecco quindi quali sono le differenze tra farmaco e parafarmaco.

Farmaco e parafarmaco: è solo una questione di ricetta?

Il primo istinto è quello di pensare che la distinzione sostanziale sia legata esclusivamente alla ricetta. Per meglio dire, i farmaci hanno bisogno di una ricetta medica per essere rilasciati, mentre i parafarmaci possono essere venduti anche senza. Sebbene sia una delle differenze principali, non è l’unica.

Approfondiamo l’argomento FARMACI.

Iniziamo subito col dirti che in Italia, sono considerati farmaci tutti quei medicinali registrati dal Ministero in un’apposita lista. Per distinguerli si fa riferimento a una questione di “rimborsabilità” dei farmaci. In questo senso di suddividono in:

  • Farmaci di fascia A, anche detti farmaci essenziali poichè si tratta di medicinali usati per curare patologie gravi acute o croniche. È evidente che questi hanno l’obbligo di ricetta e sono interamente rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale.
  • Farmaci di fascia B, ovvero quei farmaci parzialmente rimborsabili e che attualmente sono stati ricollocati nella fascia A e in quella C. Infatti oggi la fascia B non esiste più.
  • Farmaci di fascia C, che contiene i farmaci non essenziali e utilizzati per la cura di patologie lievi e quindi considerate minori. Questi medicinali sono interamente a carico del paziente e hanno bisogno della ricetta medica per essere venduti.
  • Farmaci SOP, ovvero Senza Obbligo di Prescrizione, sono medicinali che non prevedono il rimborso e non hanno bisogno della ricetta medica.
  • Farmaci OTC, anche conosciuti come farmaci da banco, non rimborsabili e che non necessitano di ricetta. Per questi medicinali, a differenza dei SOP, è consentita la pubblicità diretta al pubblico, come ad esempio sulla stampa e in TV.

Oltre alla ricetta e alla rimborsabilità del farmaco, esiste un altro elemento che li distingue: il foglietto illustrativo. Tutti i medicinali sopra descritti sono caratterizzati dal celebre “bugiardino”. Ovvero quel documento essenziale che descrive il farmaco in ogni sua forma: dalle caratteristiche farmacologiche, alle indicazioni terapeutiche, il dosaggio, le avvertenze e il suo utilizzo. Questo è rilasciato dal Ministero che lo compila in base alla registrazione ministeriale.

A proposito, hai bisogno di un’app che ti permetta di ricordare facilmente quando prendere le medicine? Ne abbiamo trovato una per te! Si chiama Medisafe ed è disponibile sia su iTunes che sul Play Store.

Farmaci online

Riepilogando: i farmaci si differenziano in base a RICETTA, RIMBORSABILITÁ e FOGLIO ILLUSTRATIVO

Veniamo ora ai parafarmaci.

I parafarmaci sono tutti quei prodotti acquistabili in farmacia, anche omeopatici, che non sono considerati medicinali da un punto di vista legale e che non contengo il foglietto illustrativo.

Possono essere integrati da un foglietto rilasciato dal produttore, che ne spiega le caratteristiche e l’impiego, ma non è obbligatorio e soprattutto non è previsto dal Ministero.

I parafarmaci, una situazione più complessa

Detta in questi termini può sembrare che la definizione dei parafarmaci sia bella che fatta. In realtà non è così!

Come avrai notato leggendo un precedente articolo sulle parafarmacie online, è evidente che alcuni di quelli che vengono classificati dal Ministero come farmaci, possono essere venduti dalle parafarmacie senza alcuna restrizione.

Per evitare una ulteriore confusione: per convenzione raggruppiamo nella categoria dei parafarmaci tutti quei medicinali che non hanno obbligo di ricetta e non hanno il foglietto illustrativo.

La distinzione si fa più complessa quando lo stesso principio attivo è venduto sia come farmaco, che come parafarmaco. In realtà, in questi casi, dipende molto da come è stato registrato. Quindi se è presente una registrazione dello stesso al Ministero, questo va considerato come farmaco. In caso contrario come parafarmaco.

A cosa ti serva conoscere questa distinzione?

Immagina di voler scegliere la tua farmacia online di fiducia. Il primo aspetto che vorrai considerare è la sua affidabilità. Affideresti mai la scelta di un prodotto per la tua salute a un rivenditore poco affidabile? Pensiamo proprio di no! In questo senso, conoscere le categorie di farmaci e la loro regolamentazione, ti può aiutare a capire chi rispetta le regole e chi no.

Ecco alcuni prodotti che puoi trovare in una farmacia online legale e autorizzata:

Quindi, trovare online una farmacia onlin che vende anche un farmaco che richiede la ricetta dovrebbe metterti in allarme. Si tratta di una FARMACIA ILLEGALE!

Per una maggiore sicurezza, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sui 10 aspetti di cui tener conto per capire che una farmacia online è sicura.

Farmaci e parafarmaci acquistabili in una farmacia online

Vediamo ora nel dettagli cosa puoi trovare in una farmacia online affidabile.

  • FARMACI DA BANCO

Dal 1 Luglio 2015 anche in Italia è possibile acquistare online Farmaci senza obbligo di prescrizione, detti anche farmaci da banco, ovvero tutti quelli acquistabili senza ricetta medica.

Gli e-commerce per avviare questo tipo di vendita devono rispettare le Linee Guida Ministeriali e ottenere il bollino dell’Unione Europea da esibire in tutte le pagine del sito ed in particolare sulla scheda prodotto di ogni farmaco SOP in vendita.

Inoltre, cliccando sul Logo si accede alla lista ufficiale delle farmacie online autorizzate alla particolare tipologia di farmaco.

Logo Farmacie online autorizzate

Logo Farmacie online autorizzate

  • INTEGRATORI ALIMENTARI

Oltre ai farmaci da banco, all’interno delle Farmacie online si può trovare anche una vasta scelta di integratori alimentari. Consigliamo di diffidare da altri siti web, che pur essendo autorizzati alla vendita di tali coadiuvanti possono risultare poco affidabili perchè poco controllati.

Integratori alimentari

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Anche su Clickfarma puoi trovare tanti tipi di integratori per ogni esigenza, da quelli specifici per la gravidanza a quelli classici a base di Vitamine e Minerali.

  • DISPOSITIVI DI SALUTE E BENESSERE 

Infine una categoria che riscuote molto successo, non solo per la quantità dei prodotti tra cui scegliere, ma soprattutto per la qualità, è quella degli articoli sanitari. Bilance, aerosol, misuratori di pressione, ogni dispositivo medico utile per valutare in autonomia il proprio stato di salute e rendere facile l’assunzione di farmaci per la cura di particolari patologie.

Articoli sanitari

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Sei curioso di scoprire le altre categorie presenti nella nostra Farmacia online? Visita subito il nostro e-commerce farmaceutico, scopri il nostro ampio catalogo ricco di sezioni e offerte e trova la soluzione medica più adatta alle tue esigenze!

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Fonte: http://blog.clickfarma.it/2016/10/differenza-tra-farmaco-parafarmaco/

Impianti al seno ALCL potrebbero non essere un’entità separata

La malattia al seno associata all’impianto linfoma anaplastico a grandi cellule (BIA-ALCL) può essere attendibilmente diagnosticata e trattata chirurgicamente con una buona prognosi, secondo una nuova ricerca presentata al Chirurgia Plastica Il Meeting 2015 a Boston.

“Questo studio suggerisce che avanzati ALCL non è un’entità clinica distinta, ma può essere una conseguenza di un ritardo nel trattamento o un trattamento non ottimale della malattia”, spiega l’autore dello studio Charles E. Butler, MD, Houston chirurgo plastico e presidente eletto della la Fondazione Chirurgia plastica. La Chirurgia Plastica Foundation (PSF) è il braccio di ricerca della American Society of Plastic Surgeons (ASPS).

“La chirurgia definitiva con la rimozione dell’impianto e capsulectomia totale sembra essere il trattamento primario ottimale per i pazienti con BIA-ALCL. Nel complesso, questo è un messaggio positivo per la rarità e la trattabilità della malattia “, aggiunge.

La revisione retrospettiva di 27 pazienti con avanzate individui comprese BIA-ALCL con malattia bilaterale (n = 3), metastasi linfonodali (n = 24), e la morte correlata alla malattia (n = 6). Sessantacinque pazienti sono stati inclusi nel gruppo di controllo. Una revisione retrospettiva di tutti i casi pubblicati dal 1997 al 2015 e casi inedite presso il nostro istituto di BIA-ALCL è stata eseguita, e sono stati selezionati pazienti con malattia avanzata e gli autori corrispondenti sono stati contattati per aggiornare follow up clinico.

tipi di trattamento per i pazienti BIA-ALCL avanzati inclusi intervento chirurgico definitivo, n = 16 (59,3%); chirurgia limitata, n = 19 (70,4%); chemioterapia, n = 24 (88,9%); salvare la chemioterapia, n = 11 (40,7%); radiazioni, n = 15 (55,6%); e trapianto autologo di cellule staminali, n = 5 (18,5%). Nessuno dei pazienti che sono morti da BIA-ALCL sono stati trattati con la chirurgia definitiva.

I risultati per i pazienti aggressivo-variante erano remissione completa, n = 18 (66,7%); morte di ALCL, n = 6 (22,2%); morte di malattie non correlate, n = 2 (7,4%); e vivo con ALCL, n = 1 (3,7%). I tassi di remissione completa per il gruppo di controllo, gruppo bilaterale, e la linfa gruppo metastasi linfonodali sono stati: 63/65 (97%), 2/3 (67%, p <0,001), e 16/24 (67%, p = 0,128 ), rispettivamente.

I pazienti con aggressivo-variante ALCL avuto il tempo significativamente più lungo dalla diagnosi alla chirurgia definitiva, il confronto al gruppo di controllo (21 contro 8 mesi, p = 0,039), e un tasso più basso di un intervento chirurgico definitivo (59% vs 88%, p = 0,004) rispettivamente. Il vantaggio di chemioterapia adiuvante e radioterapia per i pazienti con avanzata ALCL non è ancora chiaramente definita, osservano i ricercatori.



Fonte: http://salute-bellezza.mg-freewebsite.net/chirurgia-estetica/mastoplastica/impianti-al-seno-alcl-potrebbero-non-essere-unentita-separata/

MEETmeTONIGHT. Faccia a faccia con la ricerca

A Milano, quello del 30 settembre-1 ottobre 2016 sarà un weekend di incontri e talk su temi d’attualità scientifica, laboratori interattivi, ricerca, innovazione, e molto altro ancora.

Nei due giorni si svolgerà infatti MEETmeTONIGHT, l’edizione lombarda della Notte Europea dei Ricercatori, promosso da Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi Milano-Bicocca, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e Comune di Milano.

L’appuntamento annuale, giunto alla sua quinta edizione, si propone di diffondere la cultura scientifica e far conoscere dal vivo i professionisti della ricerca, attraverso iniziative divertenti e stimolanti, rivolte anche ai bambini.

Le sedi dedicate all’iniziativa sono i Giardini “Indro Montanelli” in via Palestro (venerdì e sabato dalle 11 alle 22) e il Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia in via San Vittore (venerdì dalle 18 alle 24).

Più di 500 i ricercatori coinvolti, che animeranno gli eventi relativi a due aree tematiche principali: Salute e Società e Tecnologia e Ambiente.

Moltissime le esperienze e gli approfondimenti a disposizione del pubblico, tutti a ingresso gratuito: dalla prova sul campo di una reazione chimica alla creazione di allenamenti personalizzati, ma si parlerà anche di cibo e salute, di energie rinnovabili e di lavoro; di AIDS, di vaccini e di costo dei farmaci.

 

MeetmeTonight è online all’indirizzo meetmetonight.it

 

e sui social con l’hashtag #mmt16

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youtube.com/mmetonight

 

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Mal di denti, mal di testa e dolore alla mandibola: una soluzione potrebbe essere il bite!

Avere un bel sorriso smagliante e solare dona bellezza a tutte le età, fa sembrare più giovani, rafforza l’autostima, aumenta la sicurezza e la consapevolezza di sé. Ovviamente alla base di un bel sorriso vi è una dentatura perfetta, ecco perché è estremamente importante risolvere immediatamente i problemi legati alla bellezza dei denti e, naturalmente, alla loro salute. Avete mai sentito parlare di bruxismo? Questo disturbo nervoso, solitamente causato da stress, si manifesta con il digrignamento e il serramento dei denti: gli episodi più frequenti si registrano principalmente durante il sonno. In questo caso, non essendo una fase cosciente, il paziente non si rende conto del disturbo, ma al risveglio accusa dolore alla mandibola e ai muscoli interessati, perché durante la notte sono stati sottoposti ad uno sforzo continuo. Il paziente avverte altresì dolori cervicali, dovuti alla scorretta posizione dei denti durante tutta la notte: la visita odontoiatrica potrebbe aiutare a diagnosticarne la causa evidenziabile anche con l’usura dello smalto dei denti. Una soluzione potrebbe essere il bite dentale: di cosa si tratta? Il termine “Bite” deriva dalla lingua inglese e significa “morso”: si tratta di un dispositivo mobile trasparente che si applica tra le arcate dentarie, è simile al paradenti usato dagli sportivi che però, in quel caso, non svolge funzione terapeutica. E’ costituito da materiali termoformati e da resine acriliche. Il bite può essere definito anche con altri nomi: bite plane, ortotico, placca di michigan. Il Bite è un apparecchio dentale costruito individualmente sul paziente, in modo da essere perfettamente adattato alla sua arcata dentaria, al fine di proteggere i denti dall’usura derivanti da abitudini viziate e favorire il rilassamento muscolare e dell’articolazione temporo mandibolare. A cosa serve il bite dentale? L’applicazione del bite dentale è il toccasana che garantisce immediatamente svariati benefici al paziente, infatti elimina i malesseri dovuti al bruxismo, quali dolori cervicali e infiammazione del trigemino, inestetismi facciali derivati dalla scorretta e continua contrazione dei muscoli del viso e disturbi a carico delle gengive. Secondo recenti studi sembrerebbe che un disturbo a livello dentale possa riflettersi anche con tensioni muscolari, a livello del rachide cervicale e delle spalle. Quali modelli di bite esistono attualmente? Esistono due tipologie di bite con funzioni diverse: il modello morbido e quello duro. Il primo, detto anche bite-plane, si applica per intervenire in patologie muscolo tensive, per favorire il rilassamento dei muscoli masticatori. L’altra versione, il bite duro, è indicato per correggere la tendenza a tenere i denti serrati o a mordersi le labbra. I bite sono apparecchi molto pratici che si applicano durante il giorno nei momenti più stressanti, in cui si può manifestare il bruxismo, oppure di notte se il problema si manifesta durante il sonno. Si possono lavare tranquillamente in acqua fredda o con spazzolino e dentifricio, seguendo le regolari norme di igiene dentale personale: nei momenti in cui non si adopera, il bite si ripone nell’apposito contenitore assolutamente igienico. Che interazione esiste tra bocca e postura? Per quale motivo una disfunzione che nasce dalla bocca in alcuni casi può interessare anche altre parti del corpo? Il legame tra occlusione-deglutizione in diversi casi può arrivare a condizionare anche l’atteggiamento posturale. Parlando dei problemi dell’articolazione temporo-mandibolare ad esempio, bisogna dire che questa articolazione è strettamente collegata alla postura della lingua, e che la lingua inserendosi sull’osso joide (ndr l’osso ioide è una struttura lunga poco più di 5 cm e si trova nella parte anteriore della gola nel punto di passaggio dal cranio al collo. Serve a collegare stabilizzandoli i muscoli del pavimento della bocca con quelli anteriori del collo): ne condiziona la sua fisiologia, il tutto ripercuotendosi sulla postura. Ad esempio, un problema di ipomobilità linguale, dovuto ad un frenulo linguale corto (non tanto grave da rendere necessario l’intervento chirurgico) si accompagna ad un disequilibrio dell’articolazione temporo-mandibolare e quindi ad una malocclusione che puo’ modificare la postura sul piano sagittale (di profilo). Come il fisioterapista può aiutare a risolvere questo problema ? Il disturbo si può risolvere andando ad agire manualmente sull’insieme articolazione temporo-mandibolare, lingua ed osso joide agendo in questo modo si può, in molti casi, modificare la postura della persona e quindi ridurre le conseguenti tensioni muscolari, i dolori nella zona cervicale, lombare, alle spalle, migliorare l’appoggio plantare ecc… Presso il Centro Medico Spallanzani è presente un team qualificato di odontoiatri: Roberto Acquistapace, medico chirurgo, Specialista in Odontostomatologia Calestani Francesco, Specialista in Odontoiatria Carlo Raguso, medico chirurgo, Specialista in implantologia Onorato Marco Natale Cribiù, Specialista in Ortodonzia   Invece, per problemi a livello di cervicale, a carico del rachide e in un raggio più ampio anche a livello posturale, è possibile rivolgersi al Dott. Matteo Fochi, fisioterapista e personal trainer presso Level Metropolitan (per informazioni e consulenze potete chiamare il front office della palestra Level Metropolitan al numero 0521 – 247626).

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Dimagrire con due alimenti!

Vuoi sapere come dimagrire velocemente?

Ecco il potente brucia grassi dagli effetti incontestabili!

 

Come dimagrire velocemente!
Come dimagrire velocemente!

Se si vuole dimagrire velocemente, la miglior soluzione è quella di creare le condizioni nel nostro organismo per far accelerare il metabolismo. Ciò è possibile usando diversi alimenti che troviamo in natura.

Si è notato, infatti, che certi cibi se associati ad altri alimenti specifici creano una combinazione particolare che ci può far perdere peso in modo sorprendente. Una di queste combinazioni è data dall’associazione del cumino con lo yogourt.

Assumendo 3 gr di cumino con 140 gr di yogourt, infatti, si sono avuti risultati sorprendenti. Questo test è stato effettuato su diverse donne obese che hanno consumato ogni giorno tale combinazione di alimenti per 3 mesi. Il risultato è stato quello della perdita di 14 kg.

Il motivo di tale risultato è che il cumino contiene fitosteroli. I fitosteroli hanno un effetto ipercolesterolemizzante. Infatti viene raccomandato a coloro nei quali viene riscontrato un livello eccessivo di colesterolo LDL. Il cosiddetto colesterolo cattivo.

In pratica, il cumino ha un effetto termogenico, che è quella proprietà che fa innalzare il livello del calore corporeo. In questo modo la spesa metabolica del corpo viene aumentata e l’organismo brucia più calorie del solito. Se non ne trova in circolo, le va a cercare direttamente nei depositi adiposi. Ed è proprio questa la ragione per cui fa perde peso.

Controindicazioni

Attualmente non è noto alcun effetto collaterale negativo concernente l’assunzione del cumino. Persone di tutte le età possono assumerlo tranquillamente. 

Se però vogliamo essere cauti, è bene limitarne l’uso per le donne in stato di gravidanza o per chi è prossimo ad un intervento chirurgico. Questo perché l’assunzione del cumino fa abbassare la pressione sanguigna. 

A parte tali raccomandazioni, possiamo dire che le proprietà benefiche del cumino sono innumerevoli. Esse fanno bene sia al corpo che alla mente, e ci aiutano a tornare in forma rapidamente.

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Come abbassare il colesterolo!
Come abbassare il colesterolo!
cellulite-mai-piu
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Lookbook inverno 2017: mi preparo con voi 8 giorni e vi mostro 8 looks diversi!!

Lookbook inverno 2017

Lookbook inverno 2017. Un nuovo video tutto per voi :) Mi preparo con voi 8 giorni e vi mostro 8 looks diversi. Come vestirsi per una cena fuori con il fidanzato? Come vestirsi per un party (Con idee per Capodanno)? Come vestirsi per il giorno? Come vestirsi per la sera? Come vestirsi per un appuntamento? Ecco i miei 8 looks!

Lookbook inverno 2017: mi preparo con voi 8 giorni e vi mostro 8 looks diversi!!

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Gli ultimi video pubblicati su Youtube:

Lookbook inverno 2017: 8 looks per 8 giorni!

Vlogmas: mercatini di Natale e avventure strane! 7 giorni in montagna con me! | Vlog

Tendenze inverno 2017 da indossare ORA…e in primavera! |  Tutorial Moda

Vlog 1#. così non mi avete mai vista: 6 ore con me! | Video diario da Firenze

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Dimagrire da Campioni e la storia di Anna

Anna e’ una delle prime persone che ha usato Dimagrire da Campioni per perdere 32 chili in modo completamente diverso. E quello che e’ ancora piu’ importante dei 32 chili persi e’ il fatto che Anna era in sovrappeso da piu’ di 20 anni (piu’ o meno 30 chili in piu’). E in questi 20 anni, Anna le aveva provate tutte, dall’ultima dieta di moda a Weight Watchers, alle pillole, alla palestra e gli attrezzi ginnici. Perdeva fino ad un certo punto poi riprendeva tutto quello che aveva perso e spesso di piu’. La solita storia…

La prima volta che ho parlato con Anna e gli ho chiesto come mai aveva cambiato molte diete ma non era mai riuscita a raggiungere il suo peso ideale, la sua risposta e’ stata (letteralmente):

“Prima di tutto Walter mi piace mangiare e purtroppo ho il metabolismo lento e non smaltisco. Poi non credo che sia giusto che la gente mi giudichi per quanto peso e quindi non mi interessa piu’ di tanto dimagrire”

E io ho onestamente pensato: tutte scuse. Ovviamente non ho detto niente al momento perche’ poi la gente e’ convinta delle scuse che si crea. E di scuse ce ne sono tante altre per chi le cerca… (non ho tempo, mangio sempre fuori per lavoro, geneticamente sono destinata ad essere sovrappeso, metabolismo lento, stress…. e potrei andare avanti per ore).

E Anna poteva pure continuare a giustificarsi e rimanere sovrappeso. Invece Anna ha deciso di provare un metodo nuovo visto che quello che aveva fatto in 20 anni non ha mai funzionato. Perche’ in fondo se fai una cosa e non funziona, fare la stessa cosa ti portera’ solo agli stessi risultati. Se vuoi dimagrire veramente, fai qualcosa di diverso (e Dimagrire da Campioni e’ un metodo completamente diverso).

Perche’ dopo il training con Dimagrire da Campioni, Anna ha perso 32 chili in poco piu’ di 6 mesi e a tutt’oggi mantiene il suo peso ideale con il minimo impegno e soprattutto senza gli sforzi, la fame e le rinunce tipiche delle diete. Ed e’ piu’ di tre anni che Anna mantiene il suo peso ideale.

Ad Anna piace mangiare adesso come le piaceva prima ma ha cambiato il suo rapporto con il cibo. Il metabolismo di Anna non era lento come lei pensava ma era tutto nella testa…

E la cosa piu’ bella e’ che non solo Anna e’ dimagrita molto ma molto piu’ di quanto avrebbe mai creduto, Anna oggi sa con certezza che non riprendera’ mai piu’ i 32 chili che ha perso, per niente al mondo.

Ormai il suo rapporto con il cibo e’ cambiato, le sue convinzioni su se stessa sono cambiate, il tornare grassa come prima non e’ piu’ una possibilita’, non esiste proprio. E’ tutto diverso, salutare, equilibrato, giusto.

E questa e’ una lettera direttamente da lei, corredata di foto e date.

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Caro Walter,

Ho pensato fosse giusto scrivere un po’ della mia storia e della mia esperienza con Dimagrire da Campioni soprattutto per le persone che si trovano come stavo io un anno e mezzo fa, quando pensavo di averle provate tutte e mi stavo rassegnando completamente a rimanere grassa per sempre.

Ti mando anche le foto e credimi, quando ho rivisto la foto dell’anno scorso mi e’ preso un colpo! Non trovo le parole per spiegarti come non mi riconosco assolutamente piu’ nella fotografia di quando ero grassa e sovrappeso. Non ci posso credere che quella ero io poco piu’ di un anno fa ed ero cosi’???da piu’ di 20 anni! Mamma mia che differenza e soprattutto che differenza adesso nel mio rapporto con me stessa e con il cibo. E’ incredibile ma e’ proprio cosi’!

Ann prima e dopo

Da Agosto 2006 a Gennaio 2007 (e a tutt’oggi nel 2011)

Mi ricordo all’inizio, quando ero molto scettica. In fondo le avevo provate tutte e sempre senza veri risultati, soprattutto a lungo termine. Per piu’ di 20 anni sono stata in sovrappeso di almeno 25 chili, spesso 30-35 chili. Ho provato praticamente tutte le diete, ogni volta speranzosa che risolvessero il mio problema.

E per le prime settimane perdevo anche qualche chilo ma poi le rinunce che mi richiedevano, lo stress di fronte al cibo, i problemi stressanti non necessariamente correlati al peso prendevano il sopravvento e finivo immancabilmente per riguadagnare tutto, e a volte finivo per pesare di piu’ di quando ero partita piena di speranze.

Quando mi hai parlato di Dimagrire da Campioni ho pensato che in fondo le avevo provate tutte, tanto valeva provarne un’altra. Devo dire che effettivamente quello che dicevi aveva senso anche se erano cose molto diverse da quelle a cui ero abituata a pensare. E ho deciso di provare, tanto quello che comunque facevo io non funzionava, non avevo nulla da perdere se non i chili in piu’!

E con Dimagrire da Campioni, per la prima volta nella mia vita, ho capito che potevo realmente dimagrire senza gli sforzi e i sacrifici tipici delle diete. Ho cambiato il mio rapporto con il cibo perche’ e’ vero che dimagrire e’ una questione di testa, l’ho sperimentato sulla mia pelle. E’ piu’ di un anno che sono finalmente al mio peso ideale, una cosa che non avrei mai creduto possibile prima di Dimagrire da Campioni.

E la cosa che piu’ mi stupisce e’ che so bene che non tornero’ mai piu’ ad essere grassa. Quello che penso di me stessa e’?totalmente cambiato in meglio e la mia vita e’ adesso molto diversa. Ed e’ la certezza che la mia perdita di peso e’ finalmente e inequivocabilmente permanente che mi ha spinto a scriverti oggi.

Quando ero sovrappeso avevo il costante pensiero di dover dimagrire, di cosa mangiare, di dover rinunciare a mangiare quello che piu’ mi piaceva perche’ ero grassa. E questi pensieri, mi sono poi resa conto, occupavano la maggior parte della mia giornata, creandomi stress, insoddisfazione, sofferenza. Costantemente.

Per farti capire come mi sento adesso, immagina di non doverti piu’ preoccupare di cosa mangiare, di quando mangiare, di quanto mangiare. Pensa a quando questo problema del peso, che ti ha accompagnato per tutto questo tempo, e’ risolto, finito, sparito. Immagina quanta energia, quanto tempo, quante risorse mentali libereresti se il problema del peso fosse risolto e diventasse una cosa del passato, un semplice ricordo mentre ti godi un fisico in forma, giusto e in perfetta salute.

Pensa ad un corpo finalmente snello, a guardarti nello specchio con piacere e con soddisfazione, pensa ad indossare orgogliosa quel costume che ti piace tanto e che hai sempre pensato di non poterti mai permettere.

Ed e’ cosi’ che mi sento, finalmente, dopo piu’ di 20 anni di frustrazioni e sofferenze. Non so neanche bene come descrivere le mie sensazioni per quanto sono incredibili. E ringrazio te e Dimagrire da Campioni per tutto questo e anche per il fatto che so, con assoluta certezza, che non ingrassero’ mai piu’ nella mia vita.

E onestamente all’inizio ero molto scettica perche’ e’ un metodo cosi’ diverso che non sembra vero tutto questo sia possibile. Ma dopo che ho lasciato ben 32 chili che mi portavo appresso tutti i giorni, e soprattutto dopo che ho lasciato tutte le conseguenze che l’essere in sovrappeso causava soprattutto al mio benessere mentale, mi sono dovuta ricredere.

Ed e’ inutile dire che sono estremamente soddisfatta di quello che ho fatto, di quello che ho imparato, di come mi sento. E sono anche stupita di quanto sia stato facile e capisco adesso che il fatto sia stato facile e’ anche la ragione per cui ci sono riuscita. Perche’ in fondo le diete richiedono sacrifici enormi e le diete partono dal presupposto che la gente possa seguirle quando in realta’ e’ molto difficile se non praticamente impossibile, specialmente a lungo termine.

Il mio rapporto con il cibo e’ cambiato, totalmente. E?sedersi a tavola non e’ piu’ una serie di rinunce e sacrifici. E’ diventato un vero piacere e mi godo il tempo a tavola con la giusta moderazione e soprattutto con tanta soddisfazione.

In piu’, i complimenti della gente intorno a me mi fanno sentire incredibilmente bene e il tutto e’ stato in realta’ veramente molto semplice. Mio marito ancora stenta a crederci visto che mi ha sempre visto in sovrappeso, sin da quando ci siamo conosciuti, e quando dico sovrappeso intendo con almeno 25 chili di piu’ di adesso.
Mi sento in modo totalmente diverso da come mi sentivo prima, quando non sono mai stata capace in 20 anni di raggiungere il mio peso ideale, tanto meno mantenerlo a lungo termine. E ripeto, la cosa incredibile ma assolutamente vera e’ che non faccio piu’ gli sforzi a cui le diete mi costringevano per un minimo (e temporaneo) guadagno.

Ma soprattutto, devo dire che con Dimagrire da Campioni ho finalmente trovato un sistema che funziona veramente e che mi ha aiutato a cambiare il mio approccio mentale con il mangiare invece che semplicemente ordinarmi quello che potevo mangiare o meno come fanno le diete.

A chi legge questa lettera posso solo dire di provare per credere. Capisco un po’ di scetticismo, conosco bene in che situazione ti trovi e so anche i tanti fallimenti che hai avuto in passato. E sono proprio quei fallimenti che ti fanno capire che se vuoi veramente dimagrire hai bisogno di un metodo totalmente diverso. E visto che l’ho provato in prima persona con risultati che credevo impossibili, sono felice di testimoniare che Dimagrire da Campioni e’ un sistema molto diverso da qualsiasi altra cosa che hai provato prima perche’ ti insegna a cambiare il tuo rapporto con il cibo.

Walter grazie ancora, Dimagrire da Campioni non ha solo cambiato il mio corpo, ha cambiato la mia vita e spero che molte altre persone possano avere la mia stessa esperienza.

Anna Ryan

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E Anna e’ vero che e’ dimagrita ben 32 chili ma quello che e’ piu’ impressionante e’ che ci aveva provato PER 20 ANNI senza successo, ascoltando dietologi, dottori, leggendo giornali e facendo le stesse classiche cose che fanno tutti SENZA SUCCESSO. Perche’ poi se quello che hai fatto fino adesso avesse funzionato, non stavi a leggere questa pagina, non credi?….. :)

Anna ha iniziato con il mini corso, se ti vuoi prenotare al mini corso, gratis e senza nessun impegno, la pagina per la prenotazione e’ qui:

inserisci il tuo indirizzo mail nel modulo qui sotto e premi invia.

Ti arriva una mail dopo qualche minuto con la spiegazione di come funziona il mangiare emotivo e ti mando anche l’indirizzo del blog di Dimagrire da Campioni che negli ultimi anni ha ricevuto migliaia di commenti.

E quando inizia il mini corso riceverai 2 lezioni a settimana per 3 settimane che ti aiuteranno a capire come fare per dimagrire in modo molto diverso da come hai provato in passato :)

A presto :)

Walter



Fonte: http://dimagriredacampioni.it/dimagrire/dimagrire-da-campioni-e-la-storia-di-anna.html