martedì 17 settembre 2013

I 5 cibi che aiutano a contrastare la voglia di zucchero


Mangiare troppi cibi ricchi di zucchero può causare problemi di salute come il diabete, l’obesità e le malattie cardiache.

Quando assumiamo notevoli quantità di zucchero il nostro organismo continua a richiederne ancora, per interrompere questo ciclo malsano dobbiamo introdurre dei cibi che diminuiscano la voglia di zucchero.

I cibi che aiutano a combattere la voglia di cibo sono:  
1) Mela 
La mela è frutto che ha un sapore naturalmente dolce, il che la rende efficace  nel combattere la voglia di zucchero.
Uno dei migliori frutti che aiutano a combattere la voglia di zucchero è la mela.
La mela ha un sapore molto dolce e sono anche ricchi di fibre.
Fanno sentire lo stomaco pieno e aiutano a soddisfare le voglie di zucchero.
Inoltre, le mele sono facili da trasportare e non hanno bisogno di essere sbucciate o tagliate come gli altri frutti.
Inoltre la mela è ricca di proprietà.

2) Granturco dolce 
Il mais dolce è un altro alimento sano che può aiutare a combattere la voglia di zucchero.
Il mais dolce è originario dell’America centrale, ma è stato introdotto per il resto del mondo, dagli esploratori dalla Spagna.
Il mais dolce è diverso dal normale mais, è ottimo per combattere la voglia di zucchero perché ha un sapore dolce quando è cotto e aiuta a renderci sazi.
E' inoltre ricco di antiossidanti, vitamine, minerali e fibra alimentare.


I legumi alleati della prevenzione



Mangiare legumi 3-4 volte alla settimana significa ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari e di molte patologie degenerative

legumi (piselli, fave, fagioli, ceci, lenticchie, soia) sono i semi delle piante appartenenti alla famiglia delle Papilionacee e sono una miniera dal punto di vista nutrizionale.
Per alcune popolazioni per secoli i legumi hanno rappresentato l’unica alternativa proteica alla carne, ed è interessante notare che tra questi popoli le patologie cardiovascolari e il cancro non avevano un’incidenza rilevante come nei Paesi più ricchi e “carnivori”.
Perché i legumi fanno bene
- I legumi non affaticano il fegato.

Le proteine vegetali sono più leggere da assimilare di quelle animali.
- Aiutano a ridurre il colesterolo.

Le fibre e i sali presenti nei legumi liberano il sangue dal surplus di grassi.
- Evitano la stipsi.

Grazie alla cellulosa in essi contenuta favoriscono l’espulsione delle scorie tramite le feci.


Proprietà, usi e benefici dell'origano



Gli antichi greci erano una delle prime popolazioni a riconoscere l’origano per i suoi benefici per la salute e qualità medicinali.

L’origano fresco, cosi’ come l’olio essenziale di origano e’ noto per essere un potente antivirale, antibatterico, antimicotico, antiparassitario eantiossidante.
Un grammo di origano fresco, ha un attività antiossidante addirittura 42 volte più alto di quello delle mele.

Inoltre l’origano e’ ricco di il potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, ferro e zinco.
Le vitamine in esso contenute sono: Retinolo ( vitamina A), Riboflavina, Tiamina, Niacina e Acido folico( gruppo , vitamine C, D, E e K.
L’origano e’ un prodotto della natura con molte proprieta’ a difesa della salute.

Ad esempio e’ ottimo per:
Combattere le infezioni della pelleL’olio essenziale di origano può essere applicato direttamente sulla pelle con un olio vettore contro il prurito, le infezioni della pelle e sulle gengive contro le irritazioni, diluito con acqua.

Combattere i problemi digestivi
L’ olio essenziale di origano calma il dolore allo stomaco e accellera la digestione.
Diluito nell’acqua, un paio di gocce di olio di origano sono ottime per i problemi digestivi.

Dismorfofobia: la "malattia dello specchio"


Per chi ne soffre ogni difetto, anche minimo, si trasforma in un’ossessione.

Una vera e propria patologia che può portare a conseguenze anche molto gravi.
Non hanno nulla che non vada nel loro aspetto, eppure l’immagine che vedono riflessa nello specchio è piena di difetti, deforme.

È come se la loro mente li ingannasse. E non importa se gli altri dicono il contrario.
Loro continuano a fissarsi sui “difetti immaginari”.
Nella maggior parte dei casi si isolano, cercano di limitare i contatti sociali.


Fanno di tutto per correggere quelle insopportabili imperfezioni, anche ricorrendo in modo ossessivo alla chirurgia plastica.

Nei casi più gravi, arrivano persino a meditare il suicidio.
Colpa della dismorfofobia, meglio definita come Disturbo di Dismorfismo Corporeo, una vera e propria patologia che colpisce sempre di più, non solo gli adolescenti, ma anche gli adulti, in una società come la nostra in cui l’aspetto estetico è sempre più importante e i canoni sempre più “perfetti”.

Come riconoscere e curare l'alluce valgo



Si tratta di un fastidio assai comune, specie nelle donne che amano scarpine alla moda e tacchi alti, non esattamente salutari.

Il nostro piede, costretto in una posizione innaturale, comincia a deformarsi nella zona specifica dell’alluce, che gradualmente devia verso l’interno e causa fitte e dolori, spesso difficili da sopportare.

Oltre alla deviazione laterale, alla base del dito si forma una sporgenza ossea, che provoca arrossamento della cute e dolore, venendo a contatto con la superficie delle scarpe e costretta a continuo sfregamento.

Oltre all’acutizzarsi del malessere, ciò che risulta più preoccupante in tale patologia, è la costante e graduale deviazione della prima falange verso l’interno, che comporta posizioni innaturali anche per le altre dita, “spinte” costantemente e costrette a sopportare il carico dell’alluce.

In alcuni casi se il problema non viene risolto ai suoi stadi iniziali, può provocare deformazioni anche gravi, che al di là dell’aspetto antiestetico, possono compromettere la salute del nostro piede e della nostra postura, che risente degli sbilanciamenti provocati dalle variazioni nella pianta del piede.

E’ bene, perciò, riconoscere prima possibile i sintomi dell’alluce valgo, così da intervenire tempestivamente ed evitare interventi e soluzioni più “invasive”.


Tanoressia: quando l'abbronzatura diventa patologica



Quando l'abbronzatura rende schiavi sia in estate che in inverno, fino all'ossessione.


Passate ore e ore sotto il sole, magari senza usare creme protettive, alla ricerca della tintarella perfetta?
In inverno, frequentate assiduamente i solarium e non riuscite a rinunciare alle lampade solari? Siete disposte a tutto pur di abbronzarvi, costi quel che costi?
Attenzione! Siete probabilmente vittime della tanoressia - un comportamento che alcuni non esitano a definire patologico, caratterizzato da un bisogno quasi ossessivo di esporsi il più possibile ai raggi ultravioletti, naturali o artificiali che siano, per apparire sempre abbronzati.
Una percezione sbagliata di sé
La causa di questo problema? Innanzitutto una percezione distorta dell'immagine di sé, esattamente come accade nel caso della ben più nota anoressia.Infatti, così come l'anoressico è convinto di non essere mai sufficientemente magro, anche quando è ormai pelle e ossa, allo stesso modo il tanoressico pensa di non essere mai abbastanza scuro; è da qui a diventare abbronzatura-dipendenti il passo è breve.

Lavande intime naturali contro candida e cistite


A volte la medicina convenzionale si rivela poco efficace contro infezioni vaginali da candida o cistiti recidivanti

In natura esistono diverse piante dalle proprietà antimicotici, antisettiche, disinfettanti, battericide e fungicide e quindi attive contro candida albicans e altre micosi o infezioni come la cistite.

A partire da esse possiamo preparare le lavande intime naturali che ci aiuteranno a stimolare le difese immunitarie o a ristabilire l’equilibrio delle mucose vaginali.
Lavanda intima con bicarbonato
La lavanda intima con bicarbonato è utile contro la candida in quanto aiuta a ristabilire il giusto PH delle mucose vaginali e contribuisce ad alleviare la sensazione di prurito.
Ecco come prepararla: fate bollire mezzo litro d’acqua, aspettate che si raffreddi e versateci un cucchiaio di bicarbonato.
Inserite l’acqua con bicarbonato in un irrigatore vaginale che trovate in farmacia e utilizzatela la mattina successiva.
Ripetere per 4-5 giorni.

Lavanda naturale per la cistite
Una lavanda naturale per la cistite davvero efficace è quella a base di Tea Tree Oil (Malaleuca) che ha proprietà antibatteriche ed antifungine.
Si effettua come la lavanda intima con bicarbonato sostituendo allo stesso 3 gocce di olio essenziale di Tea Tree Oil nell’acqua.
Il Tea Tree Oil si può usare anche diluito in acqua per lavaggi esterni (circa 5 gocce per ogni litro di acqua).

Lavanda intima alla camomilla
La lavanda intima alla camomilla ha proprietà lenitive e antisettiche, in più ripristina la flora batterica per tanto risulta ideale in presenza di bruciore, irritazione o prurito intimo.Per prepararla fate bollire mezzo litro d’acqua e a questa aggiungete i fiori di camomilla, fate cuocere a fuoco lento per una decina di minuti, filtratela e usatela il giorno dopo.

Lavande intime naturali contro candida e cistite

Embolia polmonare: riconoscere i sintomi ed intervenire


L’embolia polmonare è una grave condizione patologica potenzialmente letale.

L’embolia polmonare è una condizione patologica estremamente grave, che se non riconosciuta e curata in tempo può avere anche esiti letali.
Viceversa, qualora il soccorso fosse immediato ed efficace, non lascerebbe nessuna traccia nell’organismo. L’embolia è un’ostruzione di vasi sanguigni importanti (in questo caso dei polmoni), provocata da un trombo (o embolo), ovvero un coagulo di sangue.
Come è facilmente intuibile, una eventualità del genere, sebbene teoricamente possibile per tutti, in realtà si verifica in presenza di alcuni fattori di rischio legati a difetti nella circolazione del sangue.
Infatti, l’embolia polmonare è quasi sempre collegata con un altro evento patologico, la trombosi venosa. 
Embolia polmonare: le cause
Come anticipato, l’embolia polmonare si verifica quando un embolo (che si può formare in qualunque parte del corpo) “migra” fino ad una delle arterie di questi organi della respirazione e la blocca.

Ma perché questo accade? In genere l’embolia viene anticipata da una trombosi venosa profonda, che a sua volta altro non è che la formazione di coaguli sanguigni per difetto di circolazione, negli arti inferiori.

Ma il trombo può formarsi anche in altre occasioni, ad esempio a seguito di interventi chirurgici di tipo ortopedico.

Quando si sostituiscono parti di ossa con protesi (ad esempio femore, bacino o ginocchio), frammenti di grasso, di tessuto, ma soprattutto di sangue, possono “staccarsi” e migrare verso altre aree del corpo fino a bloccare qualche arteria.

Poiché nella maggior parte dei casi l’embolia polmonare è però collegata con la trombosi delle gambe, a scatenarla può essere una prolungata immobilità degli arti inferiori, come durante i viaggi in aereo in soggetti a rischio e l’ingessatura di un arto.

Liquirizia: benefici, proprietà e controindicazioni


Ridurre la pressione non è il suo unico effetto, ma non tutti i suoi impieghi sono convalidati da prove sicure della sua efficacia.

La liquirizia è conosciuta soprattutto per due sue caratteristiche: il sapore inconfondibile e la capacità di alzare la pressione sanguigna.
La sua radice ha però anche altri effetti; in alcuni casi si tratta di benefici, in altri – soprattutto se assunta in dosi elevati – di veri e propri effetti collaterali.

A riprova del fatto che questa pianta è realmente in grado di esercitare delle azioni significative sull’organismo, non mancano nemmeno le controindicazioni al suo utilizzo, ad esempio in combinazione con l’assunzione di alcuni farmaci.

Una pianta dai molti benefici
Fra gli impieghi più diffusi della liquirizia c’è la riduzione dei sintomi di diversi disturbi che possono colpire l’apparato digerente, come le ulcere, i bruciori di stomaco, le coliche e la gastrite cronica.

I suoi benefici sembrano però estendersi anche alla cura del mal di gola, della bronchite, della tosse e delle infezioni causate da virus e batteri.

A volte, poi, le sue proprietà vengono anche sfruttate in caso di osteoartrite, lupus eritematoso sistemico, disturbi epatici, malaria, tubercolosi, intossicazioni alimentari e sindrome da affaticamento cronico.
L’efficacia di questi impieghi non è, però, sempre supportata da prove scientifiche.

Ciò che ipotizzano gli esperti è che la liquirizia aiuti a ridurre i gonfiori, fluidifichi il muco, contrasti la tosse e aumenti i livelli di molecole che aiutano a curare le ulcere.

L’uso più accreditato è quello pensato per ridurre i bruciori di stomaco, specialmente se associato all’assunzione di altri rimedi naturali, ma studi preliminari indicano anche che l’assunzione combinata di liquirizia e peonia aiuti aridurre i crampi muscolari in chi soffre di cirrosi epatica e nei pazienti sottoposti a dialisi.

Per tutte le altre applicazioni (dall’epatite alla perdita di peso, passando per la dermatite atopica, il cancro alla prostata e l’ovaio policistico) mancano ancora prove certe dell’efficacia di questo rimedio naturale.

Per quanto riguarda, invece, l’uso esterno, la liquirizia viene a volte utilizzata come ingrediente per shampoo contro i capelli grassi.

Effetti collaterali e controindicazioni

Il consumo di liquirizia è, in genere, sicuro quando si limita alle quantità presenti nei cibi.
Quando, invece, viene utilizzata come medicinale non mette a rischio la salute se l’assunzione si limita a brevi periodi.

Quando, però, se ne fa un impiego ad alte dosi e per più di 4 settimane i rischi per la salute non sono trascurabili.

Infatti superare i 30 grammi al giorno di liquirizia per diverse settimane può aumentare la pressione, abbassare i livelli di potassio nel sangue, indebolire, indurre paralisi e, in alcuni casi, causare danni cerebrale.

I rischi sono gli stessi, ma ne bastano 5 grammi al giorno, quando ad assumerla sono persone che mangiano troppo sale o che soffrono di malattie cardiache o renali o di ipertensione.

Fra gli altri possibili effetti collaterali sono inclusi stanchezza, assenza del ciclo mestruale, mal di testa, ritenzione idrica e, negli uomini, problemi della sfera sessuale.

Non deve essere assunta in gravidanza e durante l’allattamento, se si soffre di pressione alta o di disturbi cardiaci o renali, di malattie sensibili agli ormoni (come diverse forme tumorali e l’endometriosi), da chi soffre di ipertonia, se i livelli di potassio nel sangue sono bassi, in caso di disfunzione erettile e di un intervento chirurgico.

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Liquirizia: benefici, proprietà e controindicazioni

lunedì 16 settembre 2013

Scegli la pianta che ti somiglia


Romantica, indipendente, volubile... Ogni personalità ha il suo alter ego vegetale
Tenace: la beucarnea
Forte, energica, tra le specie più robuste nel mondo vegetale.

La 
beucarnea si presenta esattamente per quello che è: longeva e leale, una pianta di cui ci si può assolutamente fidare.

Chiede poco ma dona molto: l’ampio fusto (da cui il nome di "
Zampa d’elefante") e la corona di lunghe e forti foglie nastriformi la rendono perfetta per essere collocata negli ambienti domestici (è un depurante naturale) e trasferirvi energia positiva.

Cresce lentamente ma con perseveranza, senza farsi turbare da nulla, e può essere strapazzata senza subire conseguenze.

Per questo è la pianta-simbolo di chi possiede un 
carattere forte.

Predilige una posizione soleggiata e una temperatura tra i 5 e i 35 gradi.

Un po’ di attenzione e un’innaffiatura occasionale basteranno per mantenerla rigogliosa per molti anni.
Romantica: il lilium
Appartenente alla famiglia delle Liliaceae, il lilium ha un carattere forte ma con un cuore tenero, ed è sicuramente la pianta perfetta per gli animi romantici.

Che possono anche scegliere di regalarla: chi dona un fiore reciso, spiegano gli esperti, offre un sentimento intenso ma breve, pronto a sfiorire una volta spenta la fiamma della novità.

Chi regala una pianta, invece, regala se stesso.

Con un Lilium si possono trasmettere tanti 
messaggi (attualmente sono conosciute ben 100 varietà): il Lilium rosso risvegliare la passione, quello rosa simboleggia affetto, amicizia e dolcezza; bianco esprime purezza e femminilità; arancione fascino e indipendenza; giallo libertà, vivacità, allegria.



Lenti a contatto cosmetiche o Lac


Le lenti a contatto sono le nostre alleate per la correzione della vista, ma non solo

Dalla loro nascita, alla fine del 1800, hanno subito molte evoluzioni, fino ad arrivare ad oggi.
Le lenti a contatto non sono più, solo uno strumento di correzione della vista, ma anche un strumento che va inserito tra i cosmetici, grazie alle quali è possibile cambiare il colore degli occhi.
Si tratta di vere e proprie protesi oculari che aderiscono alla cornea, che possono correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

È importante utilizzare lenti a contatto giornaliere o “usa e getta”, che ci permettano un frequente ricambio, per evitare infezioni o reazioni allergiche.

Ovviamente il tempo di sostituzione dipenderà dal tipo di lente a contatto, che abbiamo acquistato, che a sua volta dipenderà dal materiale del quale sono costituite.

Possiamo notare sulla superficie delle lenti a contatto, la formazione di depositi proteici, che possono comportare l’insorgenza di intolleranze
Cosa sono le lenti a contatto cosmetiche:
Le ultime nate sono invece  delle speciali lenti a contatto, le lenti a contatto Lac, che sono da considerarsi un ausilio cosmetico.

Le lenti a contatto Lac possono essere utilizzate anche come strumento di seduzione, ma non sono solo lenti a contatto colorate.

Le lenti a contatto colorate sono idrofile (morbide), ed amplificano e rendono più intenso il nostro colore dell’iride.

Quali verdure in autunno e quali ricette preparare?



Le verdure devono essere consumate tutto l’anno, purché siano di stagione

E' sempre bene mangiare l’ortaggio del mese, che, di sicuro, sarà coltivato senza concimi e forzature.

Questo è il primo passo per mangiare sano, specie quando si parla di verdure.

In autunno, gli ortaggi tipici sono i broccoli, il cavolfiore, i finocchi, il radicchio.

Ognuno di questi ha caratteristiche nutritive particolari, che aiuteranno l’organismo ad attraversare la stagione in corso.

Il radicchio, ricco di fibre e sali minerali, aiuta a prevenire malattie cardiovascolari e ad alleviare reumatismi e artrosi.


Come conservare e cucinare i funghi in sicurezza


In commercio, soprattutto in questa stagione, si trovano sia funghi freschi (spontanei o coltivati), sia conservati (essiccati, surgelati o sott'olio)


Ecco i consigli per pulire, conservare e cucinare porcini, finferli & co in sicurezza e senza perdere valori nutrizionali

PULIRE I FUNGHI FRESCHI
Quando si usano funghi freschi, è importante sapere come pulirli«L'ideale è pulirli con un panno umido, raschiando la terra dei gambi con un coltellino, quindi tagliarli a fette sottili», spiega Antonio Dal Lago, chef stellato dello storico ristorante Casin del Gamba di Altissimo (Vicenza), dove i funghi sono una specialità

NEL FREEZER
Se ami gustare porcini e finferli anche nei mesi dell'anno in cui non sono di stagione, ricorri al freezer«L'importante è congelare i funghi già cotti, mai crudi, e consumarli entro tre-quattro mesi», suggerisce lo chef
Così si possono conservare in sicurezza e senza perdere gusto

Tutti i trend per l'autunno-inverno 2013-14


Ci siamo, una nuova stagione sta per cominciare e per ovviare alla fine dell'estate e al rientro in ufficio non ci resta che consolarci con nuovi trend e nuovo shopping!


Tante sono le nuove tendenze che ci aspettano, e tante anche le conferme che si ripropongono stagione dopo stagione più forti che mai.

Scoprite dunque cosa troverete nei negozi e scegliete i trend che fanno al caso vostro nel nostro ABC della moda.
A: AnarchyGrazie alla celebre mostra del Metropolitan Museum, il punk sta vivendo una seconda giovinezza tanto che molte collezioni per l'autunno-inverno 2013-14, tra cui quelle di Chanel e Versace, ne riflettono l'influenza.
Pelle, stivali e borchie incontrano poi dettagli più grunge nella sfilata di Saint Laurent, ma il messaggio è sempre e solo uno: I am an Anarchist!
B: Black LeatherLucida e avvolgente la pelle nera diventa morbida sotto le mani sapienti dei designer che la trasformano in eleganti trench come quello di Calvin Klein, abiti sensuali come quello di Jo No Fui o cappe come quella di Sonia Rykiel.
Da indossare rigorosamente in total look.
C: Cappotto PastelloCappotti come caramelle, questo inverno diventa soft grazie alle delicate tonalità dei coat dalle spalle arrotondate. Rosa come quello di Carven stretto in vita a vestaglia, verde come quello di Gimabattista Valli con tanto di appliques preziose e azzurro come l'elegante cappotto dal collo in pelliccia di Gucci. Welcome to the candy store!

I 10 cibi che fanno bene ai capelli!


La dieta può aiutarci ad avere delle chiome belle e morbide, scopri quali cibi devono assolutamente rientrare nei tuoi pasti!

Forse qualcuna si stupirà scoprendo che se i suoi capelli non sono belli, morbidi e lucenti come li vorrebbe, la colpa non è da imputare allo shampoo o al balsamo sbagliato, ma alla nostra dieta.

Esistono cibi infatti che funzionano meglio di qualsiasi trattamento! Ecco la top ten dei cibi che fanno bene ai capelli, se li inserite nella vostra dieta vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare!
CARNE ROSSA - Anche macinata va bene, purchè compaia ogni tanto in tavola, secondo alcuni studi evita la calvizie grazie alla presenza di ferro
UOVA - Sono ricche di biotina che favorisce la crescita del capello
BANANE - Sono ricche di silicio che aiuta il capello a diventare più forte e resistente


venerdì 13 settembre 2013

Lo Stalking: conoscerlo e difendersi


Un problema diffuso che ha avuto una preoccupante escalation negli ultimi anni e che non accenna a diminuire

A diventare molestatore assillante  o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione, di breve o lunga durata, o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso.
Questi persecutori possono essere accecate dal desiderio di avvicinare una star e di accedere al suo mondo.

Per altri invece la loro ossessione può essere quella di recuperare il partner perduto, oppure di cominciare un nuovo rapporto d'amore o d'amicizia.
La vittima,  in principio, può avvertire soltanto un lieve fastidio. Talvolta può addirittura sentirsi lusingata dal torrente di attenzioni che le vengono rivolte. Ma col passare del tempo, il fastidio o il comportamento iniziali si trasformano in preoccupazione, forte senso di costrizione, paura.
Le statistiche evidenziano che il 70% sono uomini ed il 30% sono donne.
Diversi comportamenti possono essere considerati stalking: pedinare, inseguire, appostarsi fuori dall’abitazione o dal luogo di lavoro, telefonare, inviare sms, e-mail non gradite o dai contenuti osceni, minacciare verbalmente o fisicamente la vittima o suoi congiunti, danneggiare oggetti di proprietà della vittima o appropriarsene, ecc. 
È importante sapere che non sempre gli stalkers sono affetti da un disturbo mentale, dietro a comportamenti di molestia simili possono celarsi motivazioni anche molto differenti tra loro. 
A volte si tratta di persone normali che conducono una vita normale e che in virtù di certe esperienze si ritrovano comportarsi in modi che probabilmente non avrebbero neppure immaginato.

Altre volte si tratta di persone che hanno sempre avuto un qualche disagio
, e che per varie circostanze la loro attenzione si è focalizzata su una o più persone.
Ma cosa fare se siete vittima di uno stalker?
Se la molestia consiste nella richiesta di iniziare o ristabilire una relazione indesiderata, è necessario essere fermi nel “dire di no” una sola volta e in modo chiaro. 
Cambiate le abitudini, altrimenti siete prevedibili.

Uscite, se potete, in orari maggiormente affollati e in luoghi non isolati, magari adottando un cane addestrato alla difesa. 
Se le molestie sono telefoniche, non cambiate numero. In questo caso, le frustrazioni aumenterebbero la motivazione allo stalking.

È meglio prendere un secondo numero, lasciando che la vecchia linea diventi quella su cui il molestatore può continuare a telefonare, magari mentre azzerate la soneria e rispondete gradualmente sempre meno.
È utile tenere sempre a portata di mano un cellulare in più per chiamare in caso di emergenza.
Se si pensa di essere in pericolo o seguiti, non andare mai di corsa a casa o da un amico, ma recarsi dalle forze dell’ordine. 

Lo Stalking: conoscerlo e difendersi

La coppettazione: un modo naturale per liberarsi dai dolori


Si tratta di una tecnica cinese che si basa sui principi dello yin e dello yang e dei meridiani

Cupping therapy, conosciuta in Italia con il nome di coppettazione, consiste nell’applicare dei vasetti in vetro, bambù o ceramica, di diverse misure, sulla pelle, creando un vuoto all’interno del contenitore e un conseguente effetto ventosa, che lo fa rimanere attaccato al corpo.
E' una tecnica utilizzata nel trattamento dei sistemi dolorosi originati dal freddo, dall'umidità o seguenti ad eventi traumatici.  
La finalità di questa pratica è quella di alterare i flussi energetici del corpo e di ristabilire l’equilibrio fisico.
Un altro efficace campo di applicazione è la cellulite e il trattamento delle adiposità localizzate.

Le coppette in questo caso creano un vero e proprio massaggio, aumentando la vascolarizzazione locale e favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso.
La coppettazione è anche un metodo efficace per rilassarsi e per trattare sindromi depressive con forti componenti ansiose.

Per effettuare questa pratica è consigliabile rivolgersi a figure sanitarie o parasanitarie esperte e riconosciute, come medici dello sport, fisioterapisti, chinesiologi, agopuntori e massoterapisti.
Per ottenere il vuoto d’aria, e quindi l’adesione alla cute del paziente, viene introdotto un fiammifero acceso all’interno della coppetta in modo che l’aria presente all’interno di essa riscaldandosi, si espanda, raffreddandosi e ricontraendosi poi allo spegnimento dello stesso e creando una bassa pressione  con un effetto di risucchio.

Un altro metodo utilizzato è quello di inserire all'interno della coppetta un batuffolo di cotone intriso di alcol che viene acceso e lasciato spegnere velocemente.
La coppettazione: un modo naturale per liberarsi dai dolori

giovedì 12 settembre 2013

Dimmi come fai l'amore e ti dirò chi sei


E’ possibile comprendere la personalità di un individuo prendendo in esame le sue abitudini sessuali?
Le cose starebbero così secondo C-Date, che ha pensato bene di commissionare uno studio ad hoc.
Scopriamo insieme i risultati dell’indagine

1) Doggy Style

Gli amanti del doggy style sono istintivi, curiosi e trasgressivi.Amano sperimentare e calarsi in nuove avventure.
Perennemente desiderosi di nuove emozioni e stimoli, hanno spesso il sorriso sulle labbra e sanno stare tra la gente.

2) Missionario

Una delle posizioni più gettonate rivela una personalità pacata, tradizionalista,amante dei rapporti duraturi e legata alle proprie origini.Gli uomini che prediligono questa posizione sessuale, tendono ad essere remissivi nella vita di tutti i giorni, mentre per quel che concerne le rappresentanti del gentil sesso, la preferenza per il missionario va ad indicare una personalità egocentrica.

3) Smorzacandela

Gli uomini che prediligono questa posizione tendono ad essere timidi ed impacciati, contrariamente, le donne che la praticano, in genere, presentano una personalità estroversa, forte e decisa, sempre pronta a fare scelte, anche difficili.

4) Fiore di loto

Una posizione romantica che rivela una personalità tenera, gentile, educata, profonda contraddistinta da una intensa gelosia verso i propri affetti.Gli uomini che prediligono questa posizione sessuale tendono ad essere romantici e protettivi, nelle donne, invece, questa posizione del sesso è strettamente legata ad un forte istinto materno.

Dimmi come fai l'amore e ti dirò chi sei

Carciofi per dimagrire e per curare l'organismo


Il carciofo è un ortaggio coltivato sia a scopo alimentare che per via delle relative proprietà benefiche

L'Italia è il Paese europeo in cui i carciofi vengono maggiormente coltivati ed un vero e proprio primato spetta a regioni come la Sardegna, la Sicilia e la Puglia.
L’estratto di carciofo è uno dei pochi rimedi erboristici che ha avuto il privilegio di essere approvato anche da studi clinici ed esperimenti, in merito ai suoi favorevoli effetti.
Come gran parte degli ortaggi, i carciofi sono costituiti principalmente da acqua e fibre vegetaliutili per stimolare il buon funzionamento dell'intestino, eliminando i rifiuti indesiderati e le tossine che sono presenti nel corpo.
Essi sono tra i cibi più efficaci per le loro proprietà  depurativeanti trigliceridi e anti colesterolo "cattivo", mentre aumenta quello "buono" che favorisce l'eliminazione di quello cattivo.
I carciofi inoltre contengono buone quantità di acido folico, biotina e manganese ed infine di niacina, tiamina, riboflavina e potassio.Date queste sue caratteristiche, il carciofo è un ottimo diuretico naturale.
Tra le ragioni del suo successo vi è la capacità di aiutare a risolvere problemi di diabete ed oltre ciò il carciofo è noto anche poiché offre un aiuto per la perdita di peso.
Il carciofo infatti contiene poche calorie ed alcun grasso: elementi che lo rendono idoneo per la sua introduzione in qualsiasi dieta.

Se il vostro obiettivo è quello di dimagrire, potete semplicemente consumare i carciofi, cucinati secondo la modalità che più vi aggradano, purché non vengano aggiunti grassi o olii.

Carciofi per dimagrire e per curare l'organismo

Riconoscere i sintomi della celiachia


La celiachia è una malattia autoimmunitaria nella quale vi è una intolleranza al glutine, una proteina contenuta in molti cereali.

Le persone affette da celiachia sono intolleranti al glutine, una proteina contenuta nel grano, nell’orzo e nella segale.
Un celiaco quindi non può mangiare il pane, la pasta, la pizza, i biscotti, ecc, in quanto il suo organismo non è in grado di digerire ed assorbire tale sostanza.
Quando le persone affette da celiachia assumono alimenti o usano prodotti che contengono glutine, il loro sistema immunitario reagisce danneggiando o distruggendo i villi intestinali, le piccole protuberanze che costituiscono la mucosa intestinale.
I villi, di solito, consentono l’assorbimento delle sostanze nutritive che attraversando la parete dell’intestino tenue vanno a finire nel sangue.
Celiachia: sintomi, fattori di rischio, diagnosi
Celiachia: sintomi, fattori di rischio, diagnosiSe non viene diagnosticata in tempo ed adeguatamente curata la celiachia può condurre a fenomeni molto gravi come infertilità, aborti ripetuti, arresto della crescita, ipotiroidismo, alopecia, diabete e tumori intestinali.
Le manifestazioni classiche della malattia sono: diarrea cronica con malassorbimento, dolori addominali, perdita o eccessivo aumento di peso, difficoltà di crescita (nei bambini >3 anni), anemia intrattabile, disturbi dell’umore.
Celiachia: sintomi, fattori di rischio, diagnosiUn semplice esame del sangue può aiutare la diagnosi.
In caso di positività solo la biopsia dell'epitelio intestinale potrà confermare l'effettiva presenza della patologia.


La malattia celiaca non guarisce. L’unico trattamento per evitare la comparsa dei sintomi è una dieta priva di alimenti che contengono glutine.

Riconoscere i sintomi della celiachia

mercoledì 11 settembre 2013

Lassativi naturali per combattere la stitichezza


L’intestino pigro rappresenta un disturbo che colpisce 4 milioni di italiani

Gonfiore, senso di pesantezza e dolori addominali, sono il più delle volte il biglietto da visita di uno dei disturbi più fastidiosi: la stitichezza, ovvero la difficoltà di liberare l’intestino espellendone le feci.
In commercio esistono moltissimi medicinali, indicati però solo per chi soffre di stitichezza occasionale.

Per curare la stipsi cronica è invece necessario rivolgersi ad uno specialista.

Per chi invece non vuole ricorrere ai farmaci, che spesso creano dipendenza e assuefazione, esistono anche molti rimedi naturali che possono aiutarci a superare questo problema.
La prima regola, per stimolare l’intestino, è quella di bere tanta acqua durante tutta la giornata (almeno due litri al giorno).L’acqua rappresenta, infatti, uno dei lassativi più potenti: pulisce lo stomaco, ammorbidisce le feci e stimola le contrazioni dell’intestino che servono all’evacuazione naturale. Per stimolare ulteriormente l'intestino pigro bevete un bicchiere di acqua naturale appena svegli.
La seconda regola è quella di imparare a mangiare bene, scegliendo gli alimenti più adatti.Consumate regolarmente frutta, verdura e alimenti integrali, che consentono di mantenere efficaci le contrazioni intestinali.
Tra tutti i frutti, particolarmente indicati sono le ciliegie, l'uva, le mele (da mangiare con la buccia, ricca di fibre), i kiwi e le prugne.

Tra le verdure più ricche di fibre ci sono le carote, le bietole, i porri e la cicoria.
 
Altri alimenti che combattono la stitichezza sono i cereali integrali, i legumi, i formaggi freschi e, come condimento l'olio di oliva crudo

Infine ci sono le erbe aromatiche che possono dare una mano all'intestino:  la salvia, l’alloro, il rosmarino, la menta e il prezzemolo combattono la fermentazione e stimolano la motilità intestinale. 

Lassativi naturali per combattere la stitichezza