martedì 17 settembre 2013

Come riconoscere e curare l'alluce valgo



Si tratta di un fastidio assai comune, specie nelle donne che amano scarpine alla moda e tacchi alti, non esattamente salutari.

Il nostro piede, costretto in una posizione innaturale, comincia a deformarsi nella zona specifica dell’alluce, che gradualmente devia verso l’interno e causa fitte e dolori, spesso difficili da sopportare.

Oltre alla deviazione laterale, alla base del dito si forma una sporgenza ossea, che provoca arrossamento della cute e dolore, venendo a contatto con la superficie delle scarpe e costretta a continuo sfregamento.

Oltre all’acutizzarsi del malessere, ciò che risulta più preoccupante in tale patologia, è la costante e graduale deviazione della prima falange verso l’interno, che comporta posizioni innaturali anche per le altre dita, “spinte” costantemente e costrette a sopportare il carico dell’alluce.

In alcuni casi se il problema non viene risolto ai suoi stadi iniziali, può provocare deformazioni anche gravi, che al di là dell’aspetto antiestetico, possono compromettere la salute del nostro piede e della nostra postura, che risente degli sbilanciamenti provocati dalle variazioni nella pianta del piede.

E’ bene, perciò, riconoscere prima possibile i sintomi dell’alluce valgo, così da intervenire tempestivamente ed evitare interventi e soluzioni più “invasive”.



All’inizio il difetto è appena percettibile, con dolori saltuari e lievi arrossamenti della cute; successivamente si nota sempre più “l’accavallamento” verso il secondo e terzo dito, con un progressivo aumento del dolore e l’impossibilità di indossare determinate calzature.
E’ bene però specificare che non si tratta di un difetto congenito; c’è sicuramente una predisposizione al rilassamento delle articolazioni e dei muscoli, all’altezza della prima falange, che comporta uno sbilanciamento sul primo metatarso, ma ad aggravare la situazione è sicuramente l’uso di calzature troppo strette o errori di postura.
Come comportarsi, una volta riconosciuto il problema dell’alluce valgo?
Se siamo ancora agli stadi iniziali della patologia, possiamo utilizzare misure preventive, che consentono di mantenere una postura migliore per il nostro piede ed impediscono l’aggravamento della deforimità.
E’ importante evitare scarpe a pianta stretta, utilizzare calzature molto morbide, arricchite da un plantare che sostiene l’arco plantare ed evita di caricare tutto il peso sul primo dito.
In questo modo si blocca il processo di sublussazione, si evita che il piede si deformi sempre più verso l’interno.
Se, invece, lo stato di deformazione è già particolarmente avanzato, dovremmo intervenire con tecniche più marcate.

Al di là della classica operazione chirurgica, sotto consiglio dell’ortopedico, si può optare per una correzione con il laser della deformazione da alluce valgo o con un’incisione millimetrica, effettuata con la minifresa chirurgica.
Il decorso sarà assai breve, dato che a fine operazione avremo solo un cerotto ed un piccolo bendaggio che potremo eliminare dopo un paio di giorni.
Attenzione, però, a riconoscere il prima possibile i sintomi di tale patologia: solo con una diagnosi corretta e l’aiuto di un esperto, potremo comprendere la causa della deformazione, stabilire il trattamento più efficace e, soprattutto,evitare recidive, che potrebbero comportare nuovi interventi chirurgici.
Nel caso in cui avvertite lievi fastidi, localizzati alla base dell’alluce, consultate il vostro medico e, come buona norma per mantenere ottimale la salute del vostro piede, cercate di camminare il più possibile a piedi scalzi e scegliere calzature morbide, in armonia con la forma naturale del vostro piede.


Come riconoscere e curare l'alluce valgo

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