lunedì 9 settembre 2013

Le malattie della tiroide: ecco come riconoscerle


Milioni di italiani sono colpiti da malattie della tiroide ma solo 1 su 5 le conosce.

La tiroide ha un ruolo cruciale nello sviluppo del sistema nervoso e di quello sessuale, regola il metabolismo e la temperatura del corpo, interviene nello sviluppo dello scheletro, influisce sul ritmo sonno-veglia e persino sulla salute della pelle e dei capelli.
Gli ormoni che vengono prodotti da questa ghiandola, influenzano un po’ tutto l’organismo e sono capaci di agire anche a livello cerebrale modificando la produzione di neurotrasmettitori, sostanze prodotte dal cervello che regolano diverse attività, tra cui l’umore.
I disturbi legati al malfunzionamento della tiroide sono molteplici; tuttavia in tutti i casi ci si trova di fronte a sintomi vaghi che possono essere ignorati o confusi.
L'ipertiroidismo, causato da un eccesso di ormoni tiroidei, provoca perdita di massa muscolare e dimagrimento, intolleranza al caldo, insonnia, nervosismo, ansia e agitazione, sudorazione eccessiva, tachicardia, tremore alle dita e diarrea. 
L'ipotiroidismo, invece, dovuto alla ridotta produzione di ormoni tiroidei, è più diffusa e colpisce prevalentemente le donne e provoca sonnolenza e stanchezza anche se si riesce a dormire, calo dell'umore, perdita di memoria, rallentamento del battito cardiaco, sensibilità al freddo, aumento di peso e stitichezza.
Quando c'è il sospetto di un problema alla tiroide, il primo esame che viene prescritto è un'analisi del sangue che serve per misurare i valori degli ormoni tiroidei.
Se i risultati sono sballati, allora solitamente il medico consiglia un'ecografia per vedere la ghiandola e verificarne le dimensioni ed escludere l'eventuale presenza di noduli.

Se si soffre di ipertiroidismo ci vuole un medicinale che fa parte della famiglia dei cosiddetti tireostatici, mentre per l'ipotiroidismo viene prescritto un farmaco a base di ormoni tiroidei.

In tutti e due i casi, la dose di farmaco va personalizzata dallo specialista in base ai risultati delle analisi del sangue. 
E viene modificata nel corso dei mesi, man mano che ci sono i miglioramenti.

Le malattie della tiroide: ecco come riconoscerle

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