sabato 31 maggio 2014

Come diventare (e sentirti) sexy

Seduzione, seducenti, sexy... ognuna di queste magiche paroline ci porta alla mente situazioni idilliache nelle quali uomini belli e gentili cadono ai nostri piedi inebriati dal nostro fascino. Sapete la novità? Questo può benissimo NON RIMANERE un sogno, ovvero se siete brave con i contrari, può trasformarsi in realtà.
Sapete perchè ragazze (ma anche ragazzi) che, sinceramente non sono nulla di speciale dal punto di vista fisico, hanno un sacco di "spasimanti" mentre le classiche "brave e carine" non "battono chiodo"? Siete sicure che non si possa imparare l'arte della seduzione? Sì che si può, basta essere seducenti ogni giorno e non solo quando ci interessa esserlo per un motivo specifico (ovvero per rimorchiare qualcuno, parliamoci chiaro). Per diventare sexy bisogna esserlo con tutti: dall'edicolante, al barista, al ragazzo che ti affianca al semaforo mentre stai in motorino. E poi devi esserlo con te stessa, con il tuo specchio.
Difficile? Allora proviamo a schematizzare la cosa in qualche suggerimento pratico.
- In qualsiasi situazione, la prima cosa da fare è guardarsi intorno per scegliere chi più ci attrae. Dopodiché in genere escogitiamo un modo per stabilire un contatto con lo sguardo che sembri casuale. Fissare gli estranei può apparire un atteggiamento di minaccia, pertanto è necessario aggirare il problema. Possiamo segnalare il nostro interesse con un sorriso oppure con uno sguardo. Guardare negli occhi è una regola che vale anche in molte altre situazioni. Non per nulla guardiamo in faccia le persone con cui vogliamo parlare: chi rifiuta di guardarci o è troppo timido o proprio rifiuta la conversazione.
- Un segno di accettazione è il permesso di toccare. Inizialmente è un contatto senza particolari significati: si sistema la sciarpa al collo del partner, gli si scostano i capelli dal viso, gli si prende la mano con la scusa di aiutare, anche una semplice stretta di mano più lunga del solito durante le presentazioni può avere lo stesso significato. Il primo contatto fisico tra due persone che si attraggono a vicenda assume spesso un'intensità enorme. Anche se dura pochi attimi e riguarda parti del corpo poco erogene. Il passo successivo è il braccio intorno alla spalla, seguito dal braccio intorno alla vita, che implica maggiore intimità: i corpi si avvicinano e i fianchi si toccano.
- Essere spiritosi e brillanti può servire per conquistare una persona, vi rende simpatici alla gente, e vi fa affrontare con spirito sereno gli eventi della vita. Sbagliano coloro che credono che l'ironia sia qualcosa che è scritto nel nostro codice genetico.Il senso dell' umorismo si acquisisce. Imparate a vedere il lato comicodelle situazioni, tutte le cose ne hanno uno. L'umorismo è un meccanismo di difesa, ci aiuta a difenderci dall'ansia, ci fa sdrammatizzare le situazioni. Quando non vi resta più niente, vi resta sempre l'umorismo. Sviluppate la vostra fantasia. Per essere spiritosi, bisogna essere fantasiosi, notare il lato paradossale delle cose. Sforzatevi in ogni occasione di trovare qualche battuta. Se è di cattivo gusto tenetevela per voi, perchè voler essere spiritosi per forza è un grosso difetto. Le persone davvero brillanti, sanno anche auto-censurarsi.
- Tieni a mente una cosa: le amiche e il gruppo sono confortevoli e rassicuranti, ma se la tua “preda” è un’anima libera o fa parte di un altro clan ogni tanto prendi le distanze e mettiti in condizione di essere avvicinata, senza che lui debba farsi spazio a gomiti o sgusciare fra i tuoi “guarda spalla”: questa manovra potrà farti sentire a volte esposta, ma alla lunga il gioco vale la candela (eccome)!
- Il potere di sedurre è strettamente connesso a un buon uso dei sensi: dopo la vista allora sarà necessario allenare la propria capacità di ascoltare, annusare e assaporare. Per imparare a sedurre è fondamentale prima ascoltare con attenzione e cercare di impossessarsi del filo nascosto che c'è tra le parole di chi vi parla, cogliendo le frasi non dette ma solo pensate e i sottintesi che spesso si perdono nel discorso. L'erotismo si sprigiona anche attraverso gli odori: per questo bisogna sia lavorare sul proprio profumo, che deve essere caldo e avvolgente ma soprattuttoleggero e più naturale possibile, in modo tale che si insinui poco per volta nella memoria olfattiva maschile.
- Spesso non ci facciamo nemmeno caso ma la voce stridula e alta, oppure quella monocorde, non risultano per niente sensuali, e possono compromettere una relazione agli inizi. Per alzare il proprio quoziente seduttivo bisogna imparare a modularla, alternando toni alti a toni bassi, e gestendo pause e silenzi in maniera naturale e spontanea.
- L'andatura di una donna è fonte di attrazione per gli uomini. Per questo il passo non deve essere insicuro o aggressivo ma aggraziato, deciso senza essere volgare. Ideale sarebbe imparare a camminare bene sui tacchi alti qualche volta, dato che snelliscono la figura e consentono un'andatura decisamente sexy. magari se proprio non ci riuscite riservateli alle occasioni speciali
Davanti allo specchio guardatevi senza essere troppo autocritiche. Dopo aver imparato a guardarvi allo specchio imparerete a farlo anche negli occhi degli uomini, e il meccanismo sarà altamente seduttivo per entrambi.
Mentre mangi 
- Quando è possibile serviti delle mani per mangiare, magari la pizza, masticando lentamente e gustando ogni boccone

In auto, moto, motorino con lui 
- In macchina, quando vi fermate, accarezza la sua nuca, fai lo stesso anche appoggiando la tua mano sulla sua mentre cambia marcia
- Se siete in una strada poco trafficata dove lui non ha bisogno di troppa concentrazione, appoggia la testa sulla sua spalla per qualche minuto
- Sulle due ruote non fare la coraggiosa tendendoti solo dietro ma stringiti a lui aderendo al suo con il tuo corpo. Lo farai impazzire
- Ai semafori lascia scivolare le tue mani sulle sue cosce e massaggialo lentamente
- Al momento di toglierti il casco, se hai i capelli lunghi scuotili da una parte e dall'altra poi butta la testa in giù e in su... di scatto
A lezione 
Con nonchanance gioca con i tuoi capelli mentre ascolti cosa dicono i prof e all'occorrenza accarezza una penna o una matita con le labbra, lentamente
Con tutti 
- Sorridi, sii propositiva, prendi il bello della vita anche se si tratta solo di un giorno di sole o di un caffè all'aperto
Qualche emerito teorema altamente scientifico su seduzione e dintorni. 
Per riderci un pò su (perchè ridere e sorridere è il primo passo per piacere)
Tutte le possibilità sono al 50 per cento. O una cosa succede o non succede. Questo è particolarmente vero quando si ha a che fare con le donne.#EK

Semi di lino: 10 utilizzi come rimedi naturali

I semi di lino sono un alimento che presenta particolari caratteristiche benefiche per l'organismo. Essi possono essere considerati come un semplice ingrediente da utilizzare in cucina. E' sufficiente tritare i semi di lino, che devono essere consumati crudi, per ottenere un nuovo condimento per i propri piatti, ma i loro utilizzi vanno ben oltre le ricette più semplici.

1) Impacco per capelli ai semi di lino

Utilizzando i semi di lino è possibile preparare unimpacco per capelli da applicare sulla chioma umida prima dello shampoo. Si tratta di unimpacco nutriente che prevede l'aggiunta di alcune gocce di olio d'oliva, di mandorle dolcio di germe di grano, per donare ai capelli maggiore lucentezza.
Procedete nella preparazione dell'impacco versando in un pentolino due cucchiai di semi di linoinsieme a 250 ml di acqua di rubinetto. Portate ad ebollizione a fuoco lento e lasciate riposare per tutto il giorno o per tutta la notte. Filtrate dunque il liquido ottenuto e aggiungete alcune gocce dell'olio prescelto. L'impacco, una volta pronto, deve essere utilizzato al momento.

2) Gel ai semi di lino

Dai semi di lino è possibile ricavare un gel che potrete utilizzare come fissativo nutriente per i vostri capelli in sostituzione dei prodotti commerciali. Vi basterà riporre in un colino a maglia fitta – ma è ancora più pratico utilizzare uno o più infusori per il tè richiudibili - 30 grammi di semi di lino ed inserirlo in un pentolino dove avrete portato ad ebollizione 200 ml d'acqua.
Lasciate sobbollire per 5 minuti e fate riposare il tutto per almeno un'ora, o fino alla formazione del gel.Estraete il colino o l'infusore ed aggiungete al vostro gel due cucchiai di succo di limone. Trasferite il gel ai semi di lino in un barattolo di vetro o in un dispenser con dosatore. Si conserva in frigorifero fino ad una settimana. Il gel di semi di lino può essere profumato con l'aggiunta di poche gocce di olio essenziale.

3) Germogli di semi di lino

Utilizzate dei semi di lino biologici se volete ottenere dei germogli salutari e ricchi di nutrientibenefici per l'organismo. Se non disponete di un germogliatore, servitevi di un normale piatto fondo, dove disporre i semi di lino dopo averli sciacquati accuratamente con l'aiuto di un colino.
Coprite il piatto con un telo da cucina pulito, possibilmente non lavato utilizzando un detersivo industriale. Sciacquate i germogli due o tre volte al giorno, ricordandovi ad esempio di effettuare tale operazione una volta al mattino e una volta alla sera, utilizzando un colino ed evitando che nel piatto si formino dei ristagni d'acqua.
germogli saranno pronti in 4 o 5 giorni e potranno essere conservati in frigorifero in un contenitore senza coperchio o nello stesso piatto per altrettanto tempo. Devono essere consumati crudi affinché i nutrienti essenziali che essi contengono non si alterino a causa del calore della cottura.

4) Infuso lassativo ai semi di lino

Con i semi di lino può essere preparato un infuso a freddo dall'effetto lassativo. La sua efficacia si esplica meglio se esso viene bevuto al mattino a digiuno. E' sufficiente ricordarsi la sera prima di versare in un bicchiere un cucchiaio di semi di lino, di riempire normalmente il bicchiere con dell'acqua di rubinetto e di coprirlo con un piattino o con un telo. Sarà poi sufficiente filtrare l'infuso prima di berlo. I semi di lino avranno sprigionato delle mucillagini che faciliteranno il transito intestinale.

5) Cataplasma di farina semi di lino

semi di lino possono essere macinati fino ad ottenere una farina da utilizzare per la preparazione di cataplasmi. Allo scopo è possibile utilizzare un macinacaffè. I semi di lino non dovranno essere lasciati in ammollo prima di essere macinati e dovranno risultare ben asciutti. Soltanto una volta ottenuta la farina, che altrimenti può essere acquistata già pronta in erboristeria, si può passare alla preparazione del cataplasma.
E' necessario portare ad ebollizione in un pentolino 200 ml d'acqua, in cui devono essere versati due cucchiai di farina di semi di lino. Bisogna dunque mescolare fino ad ottenere una consistenza cremosa, lasciare intiepidire ed avvolgere il composto in un fazzoletto da tenere appoggiato sul petto il più a lungo possibile per calmare la tosse.

6) Sostituire le uova

I semi di lino possono essere utilizzati in cucina come legante alimentare in sostituzione delle uova nella preparazione di biscotti, muffin e torte. Seguite il procedimento per la preparazione del gel di semi di lino da utilizzare per i capelli come descritto al punto 2, ma non aggiungete nessun altro ingrediente. Utilizzate tre cucchiai di gel di semi di lino per ogni uovo da sostituire.

7) Maschera per capelli ai semi di lino

Se l'impacco ai semi di lino del punto 1 non è sufficiente a nutrire in profondità i vostri capelli, poiché appaiono particolarmente secchi o rovinati, potenziatelo trasformandolo in una maschera per capelli, da realizzare aggiungendo al composto mezza banana ben matura accuratamente frullata o mezzo bicchiere di yogurt al naturale o di soia. Lasciate in posa l'impacco su capelli umidi per almeno 30 minuti prima di passare allo shampoo.

8) Cuscinetti termici ai semi di lino

I semi di lino possono essere impiegati per la realizzazione casalinga di cuscinetti termici da utilizzare insostituzione della borsa dell'acqua calda o del ghiaccio. E sufficiente creare una federa di piccole dimensioni e di forma quadrata o rettangolare utilizzando della stoffa o del tessuto di recupero, proveniente ad esempio da una vecchia t-shirt. Il cuscinetto dovrà essere imbottito con i semi di lino e chiuso con delle cuciture. Potrà essere riscaldato nel forno o sul termosifone, oppure conservato in freezer per utilizzarlo come borsa del ghiaccio al momento del bisogno.

9) Integratore di omega3

I semi di lino possono essere considerati come un'importante fonte vegetale per l'integrazione di acidi grassi omega3 nella propria dieta, soprattutto nel caso in cui si segua una dieta vegetariana o vegana. Altre fonti vegetali di omega3 sono l'olio di semi di lino e le noci, che possono essere abbinati ogni giorno in modo da ottenere un apporto corretto di omega3, come spiegato nelle "Linee guida per soddisfare il fabbisogno di acidi grassi omega 3 in vegetariani e vegani" della dottoressa Michela De Petris.

10) Rimedio naturale contro la stitichezza

Un rimedio naturale contro la stitichezza ed utile per facilitare il transito intestinale consiste nel consumare una volta al giorno due cucchiai di semi di lino interi. Subito dopo dovrà essere bevuto un bicchiere di acqua tiepida o a temperatura ambiente, in modo che nell'intestino i semi di lino possano formare delle mucillagini dall'effetto coadiuvante per il transito intestinale ed emolliente per le pareti intestinali.#EK

venerdì 30 maggio 2014

Combatti la cellulite con l'automassaggio

Eseguire correttamente un automassaggio è molto utile per combattere la cellulite. Ecco i movimenti giusti per far penetrare meglio i principi attivi dei cosmetici anticellulite
La sera o la mattina (se non vai troppo di fretta), ritagliati 10 minuti per le tue gambe. Dopo 2 settimane ti stupirai dei risultati.
Se ci si abitua ad eseguire un corretto automassaggio alle gambe, si stimola la microcircolazione periferica, ildrenaggio dei liquidi di scarto e l'assorbimento dei cosmetici anticellulite. L'obiettivo dei movimenti è infatti quello di ridurre la ritenzione idrica che causa la cellulite.
È bene chiarire che i risultati non sono immediati, ma per notare un certo miglioramento sono necessarie almeno 6 settimane: l'importante è eseguire l'automassaggio con una certa costanza. Solo in questo modo si otterrà una pelle più liscia e compatta su gambe, cosce e glutei.
La tecnica dell'automassaggio serve per prevenire e ridurre la cellulite alle prime comparse, mentre per lo stato più avanzato bisogna associare una dieta e una serie di esercizi mirati.#EK

Mamma, voglio un cucciolo

"Ti prego, ti prego, mamma, prendiamo un cucciolo?". Quante volte avete già sentito questa domanda? E' il più grande desiderio di qualsiasi bambino. Vi presentiamo i pro (e i contro) dei principali animali domestici adatti ai più piccoli.

Criceti

Sono considerati gli animali domestici più adatti per i bambini. Sono dei gran giocherelloni ed è molto semplice prendersene cura. Diversi i lati positivi. Sono piccoli, quindi non hanno bisogno di molto spazio. E sono anche molto socievoli. Ci sono tuttavia un paio aspetti che non bisogna dimenticare. Prima di tutto, il criceto è un animale notturno: passa dormendo gran parte della giornata, mentre è molto attivo durante la notte. Quindi, il tempo a disposizione per giocare con il vostro bambino sarà limitato. Secondo, è sconsigliato per i più piccoli, dato che il criceto corre veloce e rischia di cadere di mano procurandosi delle fratture. Possono vivere fino a due anni.

Porcellini d’India

Talvolta confusi con i criceti, in realtà i porcellini d’India sono più adatti a diventare i nuovi amici dei vostri bambini. Leggermente più grandi in dimensioni (quindi meno fragili) e più socievoli, le cavie vivono anche più a lungo, da quattro a sette anni. Il rovescio della medaglia è che, rispetto ai criceti, i porcellini d’India necessitano di una gabbia più spaziosa. Non dimenticate, che nella loro dieta hanno bisogno di una dose regolare di vitamina C.

Conigli

Particolarmente amati dai bambini, questo animaletti apparentemente docili e paurosi non amano essere presi in braccio. Il rischio, se non sterilizzati, è che possano diventare aggressivi e mordere. Meglio lasciarli tranquilli, pur assicurandogli un contatto umano. Il modo migliore per renderli felice è alloggiarli in casa in uno spazio sufficiente per muoversi. Possono vivere fino a sette anni.

Pesci rossi

Chi di voi non ha mai tenuto in una boccia un pesce rosso, magari vinto ai carrozzoni di una giostra? Amati dai bambini, sono tra gli animali che richiedono minori cure. Non è infatti necessario avere un acquario altamente tecnologico per adottare un piccolo Nemo e garantirgli una lunga sopravvivenza. E’ sufficiente tenere pulita la boccia e dargli poco cibo. Amano la compagnia, quindi meglio adottarne almeno due. Che ci crediate o no, un pesce rosso può vivere fino a 25 anni.

Tartarughe d’acqua

Quelle che acquistiamo sono piccole perché da poco uscite dall’uovo: in un paio di anni però raggiungono tranquillamente dimensioni di 25-35 cm. Se tenute bene, possiedono una longevità leggendaria, possono vivere fino a 50 anni. Quando acquistate una tartaruga dovete essere consapevoli che rimarrà con voi molto tempo. Non abbandonatela mai in fiumi, laghi e stagni. In caso di difficoltà è meglio garantirgli un futuro in un centro specializzato oppure in un rifugio.

Quale animale pensi che possa essere più adatto per il tuo bambino?

Se è da un po' di tempo che stai pensando quale animale regalare al tuo bambino, sfoglia la galleria fotografica "Mamma, voglio un cucciolo" e leggi i pro e i contro.#EK
http://starebeneitalia.com/component/content/article/174-cane-e-gatto/2550-mamma-voglio-un-cucciolo.html

giovedì 29 maggio 2014

Come togliere la muffa dai muri. Consigli della nonna

La muffa sui muri è un problema abbastanza comune che si presenta nelle case e che, generalmente, viene considerato come un semplice “inestetismo”. In realtà la muffa sui muri è estremamente dannosa per la salute, per questo togliere la muffa dai muri è importante non solo per riportare la casa “all’antico splendore” ma anche per proteggerci da malattie e disfunzioni.

Prima di vedere come togliere la muffa dai muri, cerchiamo di capire di cosa parliamo e quali sono i rischi che corriamo.
Come noto la muffa si compone di microorganismi come batteri e spore che, a loro volta, si nutrono di acqua e di altri tipi di sostanze. Inizialmente la muffa sui muri si presenta come una serie di piccoli puntini neri che nel tempo si trasformano in vere e proprie macchie.
Come detto, la muffa non è solo un problema estetico, in quanto le spore che la compongono si disperdono nell’aria che respiriamo, esponendoci a potenziali danni al sistema immunitario e al sistema nervoso.
Da quanto detto si comprende come togliere la muffa dai muri sia prioritario per assicurarci di vivere in un ambiente salutare.
Come togliere la muffa dai muri: i metodi naturali
La muffa tende a formarsi prevalentemente negli angoli tra soffitto e parete a causa dell’umidità degli ambienti che ne favoriscono la proliferazione soprattutto nelle zone più fredde. In alcuni casi, il diffondersi della muffa può essere favorito anche dal cattivo funzionamento dei riscaldamenti domestici che causa uno sbalzo di temperatura da una stanza all’altra della casa.
Uno degli aspetti più importanti per togliere la muffa dai muri è ovviamente la prevenzione, il che significa che per risolvere il problema è indispensabile eliminare l’umidità dalla nostra casa, non solo monitorando il corretto funzionamento del riscaldamento, ma anche adottando una serie di piccoli accorgimenti. E’, ad esempio, sconsigliato asciugare i panni all’interno dell’abitazione, esagerare con il numero delle piante o con l’innaffiamento delle stesse, mentre si consiglia sempre di montare delle cappe di aspirazione per la cucina e di evitare armadi a muro troppo ingombranti.
Ovviamente, fondamentale è anche tinteggiare le pareti con vernici  calde che impediscono la formazione delle spore, mentre nel caso di pareti con mattonelle, come quelle del bagno o dell’area di cottura in cucina, si suggerisce di posizionate accuratamente le mattonelle, cercando di evitare la formazione delle fessure tra le stesse. Per quanto riguarda il bagno e la cucina, si consiglia di istallare una ventola, così da evitare che il vapore si depositi dopo che abbiamo cucinato o fatto una bella doccia calda.
Nell’ipotesi in cui la muffa si sia già formata sulle vostre pareti, esistono alcuni metodi fai da te per eliminarla, evitando così l’utilizzo di prodotti chimici o dannosi.
Ci sono, infatti, delle sostanze molto comuni davvero efficaci per togliere la muffa dai muri.
Uno di questi è il bicarbonato di sodio che se viene diluito in acqua e poi strofinato con una spugnetta sulla parete permette di eliminare la macchia e di annientare le spore e i batteri evitando la riformazione della muffa. Molto efficace è anche l’acqua ossigenata che però risulta utile per togliere la muffa dai muri solo se dotata di una gradazione di 40 volumi. Infine, il sale grosso: vi basterà posizionare un barattolo pieno di sale grosso nelle prossimità delle zone umide per evitare la formazione della muffa in quanto il sale ingabbia l’umidità.#EK

martedì 27 maggio 2014

Mal di schiena: il massaggio può aiutare

Non tutte le tecniche sono indicate e solo alcune possono veramente dare sollievo dal dolore.

Alcune forme di massaggio, come ad esempio la digitopressione, possono alleviare un mal di schiena che duri da più di alcune settimane. Oltre ad alleviare il dolore, il massaggio potrebbe migliorare di molto la mobilità, soprattutto se il trattamento viene accompagnato da esercizio o stretching.
Il dolore alla parte inferiore (lombare) della schiena è la forma più comune di mal di schiena. A volte è chiamato lombalgia. Nella maggior parte dei casi, il dolore alla schiena migliora da solo nel giro di poche settimane così che la persona può tornare alle normali attività quotidiane, ma in alcuni casi il mal di schiena può diventare molto invalidante, trasformandosi in un’inabilità cronica sia fisica che psicologica.
Il dolore alla schiena (in qualsiasi parte sia localizzato) può essere causato da problemi alle ossa, ai muscoli od ai nervi della colonna vertebrale. Ad esempio, i muscoli tesi possono irritare i nervi e portare a dolore: tale dolore irradiarsi anche in altre parti del corpo, come alle gambe (dolore allo sciatico). Una cattiva postura o il danneggiamento di un disco spinale può causare forti mal di schiena.
Ma molto spesso però la causa non è chiara. Questo tipo di dolore viene chiamato “mal di schiena non specifico”. Il mal di schiena è una questione molto personale e può avere molte cause. Le persone possono non avere alcun segnale usure articolari o tensioni muscolari e tuttavia soffrire di un dolore intenso – mentre altri possono mostrare agli esami radiografici segni di usura alle spalle e tuttavia non avere alcun dolore.
Il mal di schiena viene classificato a seconda della durata:
  • Mal di schiena acuto – meno di 6 settimane
  • Mal di schiena sub-acuto – tra 6 e 12 settimane
  • Mal di schiena cronico – più di 12 settimane
In rari casi, il mal di schiena può essere un segnale di problemi di salute più gravi. In questi casi il dolore può essere accompagnato da altri sintomi, come intorpidimento, paralisi, debolezza, sensazione di formicolio o problemi alla vescica o di movimento alle viscere. Se avete uno di questi sintomi, è importante consultare un medico al più presto.#EK

Come arredare e decorare il balcone con i fiori

Per trasformare il balcone o il terrazzo in un coloratissimo giardino fiorito basta scegliere le piante giuste: tutti i consigli utili.

COME ARREDARE IL BALCONE CON I FIORI - Avere un giardino in cui far crescere i fiori e coltivareun piccolo orto è senza dubbio il sogno di tutti. Anche chi vive in città e ha poco spazio a disposizione però, non è detto che debba per forza rinunciarvi. La soluzione è semplice:trasformare il balcone o il terrazzo in un bel giardino fiorito.
IDEE PER TRASFORMARE IL BALCONE IN UN GIARDINO FIORITO - Ecco alcuni consigli utili su quali piante scegliere per arredare il balcone con i fiori:
  • Per cominciare, scegliete le piante in base al grado di esposizione del balcone al sole:ci sono infatti determinate tipologie di piante che per crescere richiedono tanto sole e altre che invece non lo tollerano.
  • Anche il colore delle piante è fondamentale: per un effetto rilassante scegliete fiori dai colori più tenui come Felci, Ficus e Rose. Per un balcone o un terrazzo in cui vi piace organizzare spesso cene all’aperto insieme agli amici optate invece per piante dai colori più vivaci come ad esempio Margherite, Bouganville e Ibiscus.
  • In alternativa, per avere un balcone sempre fiorito, anche d’inverno, puntate sulle piante sempreverdi.
  • Per creare delle colorazioni uniche provate invece ad accostare fra loro piante di varietà e tonalità differenti: vedrete che effetto decorativo.
  • Sul muro appendete dei vasi pensili, sulle ringhiere ponete invece dei portavasi: fate attenzione che siano stabili in modo da evitare eventuali cadute.
http://starebeneitalia.com/component/content/article/206-giardinaggio/2545-come-arredare-e-decorare-il-balcone-con-i-fiori.html

3 abitudini per imparare a risparmiare

La recente crisi economica ha insegnato a tutti quanto sia importante imparare a risparmiare. Una buona quota di risparmi possono essere il tuo salvagente in un mare burrascoso, ed il tuo trampolino di lancio quando le acque si sono calmate. Ma risparmiare è un’attitudine, e per imparare bisogna instaurare buone abitudini: ecco 3 abitudini per iniziare.

1. Registra le tue spese

Il primo passo per istaurare una buona abitudine è avere consapevolezza dei propri errori.
Hai idea di quanto spendi in un mese? Quali sono le tue spese maggiori? Quante rate stai pagando? Quali spese eccezionali dovrai affrontare nei prossimi 90 giorni?
Se hai risposto NO alla maggior parte delle domande, registrare le tue spese è il primo passo per imparare a gestire meglio le tue finanze. Annotare le tue spese ha infatti 2 vantaggi immediati:
  • Prendi coscienza di quanto spendi e dove spendi.
  • Ti rompi le balle di dover scrivere ogni spesa ed inizi ad evitare le spese inutili (eh no, se smetti di segnarle non sei furbo).
Paradossalmente quindi registrare le tue spese deve essere abbastanza noioso e fastidioso. Ma visto che non sono proprio un masochista, voglio suggerirti qualche esempio pratico per annotare le tue spese:
  • Taccuino + Excel. Porta in giro sempre con te un taccuino e scrivici sopra le tue spese, la sera trasferisci le tue spese in un foglio Excel con due semplici colonne, cosa hai comprato e quanto hai speso.
  • Cellulare + Excel. Tutti hanno un cellulare, e se ti vergogni di tirare fuori un taccuino ogni volta che spendi soldi, puoi sempre far finta di mandare un sms e annotare quanto hai speso. Anche in questo caso ti consiglio di copiare tutto in un bel foglio Excel per avere un resoconto mensile.
  • Pennies per iPhone. Se hai un iPhone puoi utilizzare Pennies. L’interfaccia è molto intuitiva, puoi assegnare categorie di spesa in modo immediato ed avere un resoconto mensile molto efficace stile “serbatoio di benzina”.
  • Moneytrackin’. Se ami le webapp Moneytrackin’ fa per te. Si tratta di un’applicazione gratuita online, tradotta in italiano, che ti permette di tenere traccia di tutte le tue spese, utilizzando sia il cellulare sia il computer. Uno dei punti di forza di Moneytrackin’ è la suacommunity dove puoi trovare decine di consigli pratici per gestire le tue finanze.
Come ripeto sempre, lo strumento non è importante: scegline uno e comincia ad annotare ogni tua spesa per i prossimi 30 giorni, ti attendono sorprese interessanti.

2. Dividi le tue spese in necessarie e superflue

Una volta che avrai imparato a registrare le tue spese, il passo successivo per imparare a risparmiare è quello di capire meglio come spendi i tuoi soldi. Puoi inventare tutte le categorie che desideri per classificare le tue spese, ma il mio consiglio è di utilizzarne soltanto due:
  • Spese necessarie.
  • Spese superflue.
Se vuoi veramente imparare a risparmiare, devi saper distinguere tra l’essenziale ed il superfluo. Arrivare a fine mese e renderti conto di aver speso 500 € in cazzate, quando avresti potuto risparmiarli per realizzare un tuo sogno o per iniziare a costruirti un capitale, ti fa scattare qualcosa nella testa.
Pensi veramente di ripetere quella spesa dopo averla annotata come superflua?
Distinguere tra spese necessarie e superflue ti permette inoltre di capire quanto potresti riuscire a risparmiare in un mese, e se vuoi iniziare a risparmiare questo può essere molto motivante.

3. Rendi il risparmio la tua prima spesa

Adesso che hai preso consapevolezza di quanto spendi e dove spendi è arrivato il momento di agire.
Registrando le tue spese sai esattamente quanto spendi in un mese, e sai anche quanto potresti risparmiare eliminando quelle che hai classificato come spese superflue. L’ultima abitudine che ti rimane da istaurare è quella di rendere il risparmio la tua prima spesa: appena accreditato lo stipendio, o le altre entrate che puoi avere, metti da parte la quota di soldi che hai deciso di dedicare al risparmio. Automatizza il processo il più possibile.#EK

lunedì 26 maggio 2014

In palestra, che corso scelgo per allenarmi?

Tonificare, dimagrire o divertirsi. In base all'obiettivo c'è un'attività fisica per te. Guida alla scelta "su misura" del corso fitness perfetto.


I buoni propositi ci sono tutti: iscritta in palestra, ti prometti costanza e impegno per mesi. Già, ma qualecorso frequentare? Da un lato l'offerta è tanta, dall'altro non sempre è chiara la tipologia diattività fisica che il centro fitnesspropone.
Una scelta sbagliata potrebbe portare direttamente alla rinuncia e far sentire l'allenamento come una fatica noiosa, quando invece andrebbe preso come divertimento. Il miglior modo per restare in forma con tenacia.
Ecco una guida alla scelta dei tradizionali corsi delle palestre, con la suddivisione in cosa fanno, come si svolgono e per chi sono indicati. Senza dimenticare le calorie bruciate.#EK

sabato 24 maggio 2014

Olio d’oliva e insalata: un toccasana per la pressione alta

Mescolare olio d’oliva e insalata è uno dei segreti della salute per la Dieta Mediterranea. Secondo uno studio condotto dal Prof. Philip Eaton del King’s College London insieme a un gruppo di ricercatori della University of California l’unione di questi due elementi fornirebbe preziosi acidi grassi in grado di controllare la pressione alta.

Nello specifico gli acidi grassi contenuti nell’olio d’oliva si unirebbero al nitrito proveniente dalle verdure inibendo nei topi l’azione di un enzima, l’epossido idrolasi, il cui blocco produrrebbe un arresto dell’innalzamento della pressione sanguigna. Come spiega il Prof. Eaton:Gli esseri umani possiedono lo stesso enzima, così pensiamo che lo stesso effetto possa riprodursi sull’uomo. Questo spiegherebbe perché la Dieta Mediterranea sia così salutare nonostante il suo contenuto di grassi.Nei grassi contenuti nella Dieta Mediterranea, se assunti insieme a nitrati e nitriti, si verifica una reazione chimica e queste combinazioni formano nitro-acidi grassi. È un meccanismo protettivo naturale. Se possiamo padroneggiarlo potremmo realizzare nuovi farmaci in grado di trattare la pressione alta e prevenire i disturbi cardiaci.
Secondo i ricercatori un beneficio pari a quello dato dalla combinazione tra olio d’oliva e verdure è dato anche dall’eventuale combinazione di verdure e frutta secca col guscio come noci, pistacchi, mandorle e nocciole.#EK
http://starebeneitalia.com/component/content/article/142-news/2541.html

venerdì 23 maggio 2014

Le proprietà del basilico e i benefici per la salute

Ingrediente indispensabile in tante ricette della dieta mediterranea, il basilico posside, oltre ad un profumo e un gusto unici, tante proprietà benefiche per la salute

Il basilico è una pianta coltivata da tempi remoti nel bacino del Mediterraneo, ma le cui origini sono piuttosto orientali, probabilmente indiche. In Occidente, e in particolare in Italia, il basilico (dal greco basilicòs, regale) giunse forse proprio dall’Oriente al tempo delle dominazioni bizantine.
Esiste anche una suggestiva leggenda che narra come sia stata la madre dell’imperatore Costantino – sant’Elena – che trovando questa bella e profumata piantina spontanea nel punto del monte Calvario dove venne crocifisso Gesù, la considerò sacra e la portò con sé contribuendo alla sua diffusione.
Leggende a parte, è indubbio che fin da subito la pianta del basilico venne utilizzata non solo ingastronomia, diventando, come sappiamo, un ingrediente importantissimo nella dieta mediterranea, ma anche in fitoterapia. In effetti, nonostante la diffusione in tutte le case, levirtù benefiche e curative del basilico sono decisamente meno note di quelle organolettiche, che ne hanno decretato il successo in cucina. Cosa contiene questa piantina? Davvero tantissime proprietà nutritive importanti, soprattutto minerali e vitamine, tra cui:
  • Calcio
  • Potassio
  • Fosforo
  • Ferro
  • Magnesio
  • Zinco
  • Vitamina A
  • Vitamina C
  • Vitamina B
  • Vitamina E
Nel basilico, e nelle sue belle foglie, sono inoltre presenti molti aminoacidi essenziali (le sostanze che nel nostro organismo si trasformano in proteine ma che devono esser assunte dall’esterno), tra cui il triptofano, coinvolto nella produzione dell’”ormone della felicità”, ovvero la serotonina. Il mix unico di sostanze benefiche contenute nel basilico lo rende particolarmente utile nel trattamento di numerosi disturbi della sfera fisica e psichica, ecco una lista dei principali:
  • Raffreddore
  • Tosse con catarro
  • Dispepsia, digestione lenta, stitichezza
  • Inappetenza
  • Ansia e agitazione
  • Insonnia
Come assumere il basilico? In tutti i modi, mangiandolo fresco in insalata o aggiungendolo alle normali ricette come erba aromatica, oppure assumendolo tramite infusi e decotti (in questo caso useremo l’estratto secco), o usando l’olio essenziale per l’aromaterapia e i suffumigi (ad esempio in caso di raffreddore e congestione nasale).
Ultimo consiglio utile, dal momento che il profumo del basilico tiene lontani gli insetti, soprattutto le zanzare, tenere qualche vaso in casa, vicino alle finestre o su balconi e terrazzi è un ottimo modo naturale per disinfestare la zona in estate.#EK