martedì 17 settembre 2013

Liquirizia: benefici, proprietà e controindicazioni


Ridurre la pressione non è il suo unico effetto, ma non tutti i suoi impieghi sono convalidati da prove sicure della sua efficacia.

La liquirizia è conosciuta soprattutto per due sue caratteristiche: il sapore inconfondibile e la capacità di alzare la pressione sanguigna.
La sua radice ha però anche altri effetti; in alcuni casi si tratta di benefici, in altri – soprattutto se assunta in dosi elevati – di veri e propri effetti collaterali.

A riprova del fatto che questa pianta è realmente in grado di esercitare delle azioni significative sull’organismo, non mancano nemmeno le controindicazioni al suo utilizzo, ad esempio in combinazione con l’assunzione di alcuni farmaci.

Una pianta dai molti benefici
Fra gli impieghi più diffusi della liquirizia c’è la riduzione dei sintomi di diversi disturbi che possono colpire l’apparato digerente, come le ulcere, i bruciori di stomaco, le coliche e la gastrite cronica.

I suoi benefici sembrano però estendersi anche alla cura del mal di gola, della bronchite, della tosse e delle infezioni causate da virus e batteri.

A volte, poi, le sue proprietà vengono anche sfruttate in caso di osteoartrite, lupus eritematoso sistemico, disturbi epatici, malaria, tubercolosi, intossicazioni alimentari e sindrome da affaticamento cronico.
L’efficacia di questi impieghi non è, però, sempre supportata da prove scientifiche.

Ciò che ipotizzano gli esperti è che la liquirizia aiuti a ridurre i gonfiori, fluidifichi il muco, contrasti la tosse e aumenti i livelli di molecole che aiutano a curare le ulcere.

L’uso più accreditato è quello pensato per ridurre i bruciori di stomaco, specialmente se associato all’assunzione di altri rimedi naturali, ma studi preliminari indicano anche che l’assunzione combinata di liquirizia e peonia aiuti aridurre i crampi muscolari in chi soffre di cirrosi epatica e nei pazienti sottoposti a dialisi.

Per tutte le altre applicazioni (dall’epatite alla perdita di peso, passando per la dermatite atopica, il cancro alla prostata e l’ovaio policistico) mancano ancora prove certe dell’efficacia di questo rimedio naturale.

Per quanto riguarda, invece, l’uso esterno, la liquirizia viene a volte utilizzata come ingrediente per shampoo contro i capelli grassi.

Effetti collaterali e controindicazioni

Il consumo di liquirizia è, in genere, sicuro quando si limita alle quantità presenti nei cibi.
Quando, invece, viene utilizzata come medicinale non mette a rischio la salute se l’assunzione si limita a brevi periodi.

Quando, però, se ne fa un impiego ad alte dosi e per più di 4 settimane i rischi per la salute non sono trascurabili.

Infatti superare i 30 grammi al giorno di liquirizia per diverse settimane può aumentare la pressione, abbassare i livelli di potassio nel sangue, indebolire, indurre paralisi e, in alcuni casi, causare danni cerebrale.

I rischi sono gli stessi, ma ne bastano 5 grammi al giorno, quando ad assumerla sono persone che mangiano troppo sale o che soffrono di malattie cardiache o renali o di ipertensione.

Fra gli altri possibili effetti collaterali sono inclusi stanchezza, assenza del ciclo mestruale, mal di testa, ritenzione idrica e, negli uomini, problemi della sfera sessuale.

Non deve essere assunta in gravidanza e durante l’allattamento, se si soffre di pressione alta o di disturbi cardiaci o renali, di malattie sensibili agli ormoni (come diverse forme tumorali e l’endometriosi), da chi soffre di ipertonia, se i livelli di potassio nel sangue sono bassi, in caso di disfunzione erettile e di un intervento chirurgico.

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