lunedì 2 settembre 2013

Ortoressia: il nuovo disturbo alimentare


L'ortoressia sta colpendo molte persone provocando conseguenze, talvolta anche gravi sull'organismo

L’ortoressia si può riassumere come una vera e propria ossessione maniacaleper il mangiare sano e puro.
E’ un disordine comparabile con l’anoressia e la bulimia, con la differenza che mentre queste due patologie sono correlate alla quantità, l’ortoressia è correlata alla qualità del cibo.
L'ortoressia non è immediatamente e facilmente diagnosticabile in quanto l’intento della persona è positivo.

Ha inizio instaurando un cattivo rapporto con il cibo, da principio scartando i cibi trattati con pesticidi o con additivi artificiali, per arrivare ad avere esigenze sempre maggiori fino a seguire un’alimentazione povera a livello nutrizionale e potenzialmente dannosa se condotta per lungo tempo. 
 L’ortoressia non è stata ancora riconosciuta a livello scientifico internazionale come una vera “malattia” nervosa. 
Chi ne soffre, passa molto tempo a controllare le tabelle nutrizionali degli alimenti, a verificarne la provenienza e a valutare eventuali rischi di contaminazione.
Nei casi gravi, chi ne soffre, arriva a modificare il proprio stile di vita, vivendo in uno stato di costante pericolo e arrivando a isolarsi e a manifestare una vera e propria psicosi.
L'ortoressico elimina dalla propria alimentazione ampie categorie di alimenti ritenendoli “dannosi”, senza che questa dichiarazione corrisponda né ad un effettivo danno personale né a riscontri scientifici.
Per seguire un regime di questo tipo ci vuole una grande forza di volontà e questo fa sentire gli ortoressici estremamente sicuri delle loro convinzioni e superiori alle persone che non hanno un simile autocontrollo. 

Questo sbagliato comportamento alimentare può portare il fisico a debilitarsi, per la mancanza dei nutrimenti necessari, indebolendo quindi le ossa e la muscolatura, abbassando quindi di conseguenza le difese immunitarie e diminuendo le forze.

Ortoressia: il nuovo disturbo alimentare

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