venerdì 13 settembre 2013

Lo Stalking: conoscerlo e difendersi


Un problema diffuso che ha avuto una preoccupante escalation negli ultimi anni e che non accenna a diminuire

A diventare molestatore assillante  o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione, di breve o lunga durata, o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso.
Questi persecutori possono essere accecate dal desiderio di avvicinare una star e di accedere al suo mondo.

Per altri invece la loro ossessione può essere quella di recuperare il partner perduto, oppure di cominciare un nuovo rapporto d'amore o d'amicizia.
La vittima,  in principio, può avvertire soltanto un lieve fastidio. Talvolta può addirittura sentirsi lusingata dal torrente di attenzioni che le vengono rivolte. Ma col passare del tempo, il fastidio o il comportamento iniziali si trasformano in preoccupazione, forte senso di costrizione, paura.
Le statistiche evidenziano che il 70% sono uomini ed il 30% sono donne.
Diversi comportamenti possono essere considerati stalking: pedinare, inseguire, appostarsi fuori dall’abitazione o dal luogo di lavoro, telefonare, inviare sms, e-mail non gradite o dai contenuti osceni, minacciare verbalmente o fisicamente la vittima o suoi congiunti, danneggiare oggetti di proprietà della vittima o appropriarsene, ecc. 
È importante sapere che non sempre gli stalkers sono affetti da un disturbo mentale, dietro a comportamenti di molestia simili possono celarsi motivazioni anche molto differenti tra loro. 
A volte si tratta di persone normali che conducono una vita normale e che in virtù di certe esperienze si ritrovano comportarsi in modi che probabilmente non avrebbero neppure immaginato.

Altre volte si tratta di persone che hanno sempre avuto un qualche disagio
, e che per varie circostanze la loro attenzione si è focalizzata su una o più persone.
Ma cosa fare se siete vittima di uno stalker?
Se la molestia consiste nella richiesta di iniziare o ristabilire una relazione indesiderata, è necessario essere fermi nel “dire di no” una sola volta e in modo chiaro. 
Cambiate le abitudini, altrimenti siete prevedibili.

Uscite, se potete, in orari maggiormente affollati e in luoghi non isolati, magari adottando un cane addestrato alla difesa. 
Se le molestie sono telefoniche, non cambiate numero. In questo caso, le frustrazioni aumenterebbero la motivazione allo stalking.

È meglio prendere un secondo numero, lasciando che la vecchia linea diventi quella su cui il molestatore può continuare a telefonare, magari mentre azzerate la soneria e rispondete gradualmente sempre meno.
È utile tenere sempre a portata di mano un cellulare in più per chiamare in caso di emergenza.
Se si pensa di essere in pericolo o seguiti, non andare mai di corsa a casa o da un amico, ma recarsi dalle forze dell’ordine. 

Lo Stalking: conoscerlo e difendersi

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