giovedì 29 agosto 2013

Forfora: da cosa dipende e come si può curare

La forfora è uno degli inestetismi più odiati dalle donne, in quanto è fonte di grande imbarazzo e di disagio, soprattutto se si ama vestire di scuro.

Uno dei miti da sfatare, innanzitutto, è che la forfora si combatte lavando spesso i capelli.
Purtroppo, la forfora deve essere considerata una vera e propria malattia del cuoio capelluto, e per questo i lavaggi frequenti non possono essere un rimedio.
La forfora consiste in un'eccessiva desquamazione del cuoio capelluto, attraverso piccole scaglie bianche e secche, che compare e si manifesta per diverse cause.
Una delle cause più comuni è una disfunzione delle ghiandole sebacee che si infiammano facilmente, causa legata soprattutto a disturbi di tipo alimentare, a problemi di digestione, ma anche a periodo in cui si fortemente sotto stress o ansia.
Un'altra causa è la poca igiene dei capelli, oppure l'utilizzo di prodotti che causano secchezza, non adatti al tipo di cuoio capelluto che si ha.
La forfora può essere "secca" (appare in inverno ed ha, come sintomo principale, un grande prurito), oppure "grassa" (quando la cute è grassa non riesce a liberarsi delle squame della forfora).
Alcuni rimedi naturali
Tra i rimedi naturali c'è quello di frizionare il cuoio capelluto, almeno un paio di volte a settimana, con aghi di rosmarino in polvere e sale fino mischiati.
Una maschera efficace: preparate un impasto con un cucchiaio di olio di jojoba, tè, rosmarino e due gocce di eucalipto, ed applicatelo sui capelli tenendolo in posa per una ventina di minuti. Potete anche affidarvi al classico rimedio, sempre ottimo, degli shampoo a base di ortica, o quelli a base di zolfo, catrame e solfuro di selenio.

Forfora: da cosa dipende e come si può curare

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