lunedì 22 luglio 2013

Imparare a respirare per vivere meglio

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Il gesto più spontaneo e naturale, quello che compi continuamente da quando sei nata, è denso di implicazioni e a molti livelli.

A livello fisico, respirare pienamente purifica, aumenta l’ossigenazione e migliora la funzione di molti organi.
A livello mentale, aiuta a rilassarti e ad allentare i pensieri.
A livello emozionale, può farti contattare blocchi e traumi e rilasciare emozioni represse. Facendoti vivere con più gioia.
Tutti i sistemi di meditazione e le arti di derivazione orientale si basano sulla respirazione.
Questo perché, quando porti attenzione al respiro, sei in contatto con il presente, nella dimensione del “qui e ora”. Alcune discipline più moderne enfatizzano invece il rapporto tra la respirazione e la tua parte più emotiva e inconscia, favorendo la soluzione di traumi e memorie del passato.
Zazen
La parola Zen, che è una delle forme del buddhismo, significa meditazione. Deriva dal termine cinese chan, che a sua volta viene dal sanscrito dhyana. Una delle tecniche principali dello Zen è Zazen, la meditazione seduta.
Per praticarla, mettiti nella classica posizione del loto, con la schiena ben dritta e volgi la tua attenzione al respiro. Semplicemente, osservi il respiro senza controllarlo o modificarlo in alcun modo.
Se è superficiale, lo noti e altrettanto fai se è affannoso oppure calmo, senza fare nulla per cambiarlo. 
Il metodo dell’osservazione costante, senza modificare niente, è molto potente: con il tempo allontana i pensieri dalla mente e pone in una profonda pace. E con la pratica, anche il respiro diventa quieto e impercettibile, più profondo e addominale: mentre normalmente respiri circa 18 volte al minuto, che diventano molte di più se sei impegnata in attività faticose, con la pratica puoi arrivare gradatamente a respirare solo 3-5 volte al minuto.
Imparare a respirare per vivere meglio

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