- Introduzione
- Gozzo
- Ipertiroidismo
- Ipotiroidismo
- Cancro tiroideo
- Noduli tiroidei
- Tiroidite
- Tiroidite post-partum
Introduzione
Si sente parlare spesso della tiroide, senza necessariamente conoscerne la funzione. Di solito, non si pone attenzione a questa ghiandola, finché qualcosa non va. I disturbi tiroidei possono causare una varietà di problemi, apparentemente svincolati l’uno dall’altro, come
- cambiamenti drastici di peso,
- mancanza di energia,
- difficoltà di digestione,
- alterazioni dell’umore.
Imparare a riconoscerne i sintomi è utile per potersi fare curare in caso di bisogno.
La tiroide è una ghiandola piccola ma potente a forma di farfalla, posta sul davanti del collo. Controlla parecchie funzioni essenziali dell’organismo. La ghiandola produce ormoni che regolano
- il respiro,
- il battito cardiaco,
- la digestione,
- la temperatura corporea.
Questi sistemi aumentano di velocità quando si alza il livello degli ormoni tiroidei. Se la tiroide produce troppi o troppo pochi ormoni, iniziano i problemi.
Negli USA, dai 12 anni in poi circa 1 soggetto su 20 ha una tiroide ipofunzionante (ipotiroidismo). Se la tiroide non produce ormoni a sufficienza, molte funzioni corporee rallentano. Un numero minore di individui (circa 1 su 100) ha una tiroide iperattiva (ipertiroidismo). In questi soggetti, la tiroide produce troppi ormoni.
I problemi tiroidei sono più frequenti nelle donne o dopo i 60 anni. Anche un’anamnesi familiare di disordini tiroidei rappresenta un fattore di rischio.
I problemi tiroidei sono spesso causati da disturbi autoimmunitari, ossia situazioni in cui il sistema immunitario attacca e distrugge per errore le cellule del proprio organismo. Per esempio, il morbo di Basedow-Graves è una malattia autoimmunitaria che può causare iperattività della tiroide, mentre il morbo di Hashimoto può renderla ipoattiva.
I disturbi possono essere difficili da diagnosticare, perché i sintomi sono simili ad altre condizioni.
I pazienti con tiroidi ipofunzionanti possono essere curati con ormoni tiroidei artificiali. Le tiroidi iperfunzionanti sono spesso trattate con farmaci che riducono i livelli ormonali.
Nel caso di segni di disturbo tiroideo, consultare un medico. In base all’anamnesi familiare, ai sintomi e all’esame obiettivo, il medico può raccomandare ulteriori esami o un trattamento.
Gozzo
Il gozzo è una ghiandola tiroide di dimensioni abnormi. Può essere transitorio e sparire da solo senza trattamento; può però anche essere sintomatico di altri disturbi tiroidei che richiedono un trattamento. Il gozzo è più comune nelle donne che negli uomini, specialmente prima della menopausa.
Alcune cause frequenti di gozzo:
- Morbo di Hashimoto
- Morbo di Basedow-Graves
- Noduli tiroidei
- Tiroidite
- Cancro tiroideo
In genere, il gozzo si manifesta solo con il gonfiore del collo. Può essere abbastanza grosso da diventare visibile o percepibile alla palpazione. Un gozzo molto grosso può anche dare sintomi di compressione sulla gola, tosse o problemi di deglutizione o respiro.
Ipertiroidismo
Se la tiroide è troppo attiva, produce quantità di ormoni in eccesso rispetto al fabbisogno dell’organismo. Questa condizione si chiama ipertiroidismo.
È più comune nelle donne, in soggetti con altri problemi tiroidei e dopo i 60 anni. Il morbo di Basedow-Graves, un disturbo autoimmunitario, ne è la causa più frequente. Tra le altre cause, si annoverano i noduli tiroidei, le tiroiditi, l’eccessivo consumo di iodio e l’assunzione di quantità eccessive di ormoni tiroidei.
I sintomi variano da soggetto a soggetto. Possono includere:
- Nervosismo o irritabilità
- Sbalzi di umore
- Stanchezza o debolezza muscolare
- Intolleranza al caldo
- Disturbi del sonno
- Tremori delle mani
- Polso accelerato e irregolare
- Scariche intestinali frequenti o diarrea
- Perdita di peso
- Gozzo, ossia ingrossamento della tiroide causante un gonfiore del collo
Ipotiroidismo
Se la tiroide non produce abbastanza, gli ormoni tiroidei sono insufficienti a coprire il fabbisogno dell’organismo. Questa condizione è detta ipotiroidismo.
È più comune nelle donne, in soggetti con altri problemi tiroidei e dopo i 60 anni. Il morbo di Hashimoto, un disturbo autoimmunitario, ne è la causa più frequente. Tra le altre cause, ci possono essere noduli tiroidei, tiroiditi, ipotiroidismo congenito, rimozione chirurgica di parte o di tutta la tiroide, radioterapia della tiroide e alcuni farmaci.
I sintomi variano da soggetto a soggetto. Possono includere:
- Stanchezza
- Aumento di peso
- Faccia gonfia
- Intolleranza al freddo
- Dolore articolare e muscolare
- Stipsi
- Pelle secca
- Capelli secchi e fini
- Sudorazione ridotta
- Perdite mestruali abbondanti o irregolari e problemi di fertilità
- Depressione
- Riduzione della frequenza cardiaca
Cancro tiroideo
Esistono vari tipi di cancro tiroideo. I fattori di rischio sono:
- Età 26-65 anni
- Sesso femminile
- Etnia asiatica
- Consanguinei con disturbi tiroidei
- Radioterapia della testa o del collo
Consultare il medico in caso di massa o gonfiore nel collo. Molti soggetti con cancro tiroideo hanno un nodulo che non causa alcun sintomo. In caso di sintomi, si tratta eventualmente di un gonfiore o di una massa nel collo. La massa può dare problemi alla deglutizione. In alcuni casi, si sviluppa raucedine.
Il medico prescriverà determinati esami per capire se la massa o il nodulo sono cancerosi. La maggior parte dei noduli tiroidei è benigna.
Noduli tiroidei
Questi noduli sono masse in una sezione della ghiandola tiroide. Il nodulo può essere solido o pieno di liquido o sangue. È possibile avere un nodulo isolato o tanti.
I noduli tiroidei sono frequenti; colpiscono le donne quattro volte più spesso degli uomini. Non sono chiari i meccanismi di formazione di noduli in tiroidi altrimenti normali.
La maggioranza dei noduli non causa sintomi e non è cancerosa. Alcuni secernono eccessive quantità di ormoni, causando ipertiroidismo. Talvolta, i noduli crescono così tanto da rendere difficile la deglutizione o il respiro. Circa un terzo dei noduli viene scoperto dal paziente, un terzo dal medico e l’altro terzo tramite un esame di diagnostica per immagini del collo.
Un soggetto può sentire o vedere da sé un nodulo. Stando in piedi di fronte a uno specchio, alzare leggermente il mento. Cercare una protuberanza di lato alla trachea sotto il pomo di Adamo. Se la protuberanza si sposta con la deglutizione, può trattarsi di un nodulo tiroideo. Consultare il medico al riguardo.
Tiroidite
Tiroidite è il termine generico che indica un’infiammazione della ghiandola tiroide. Include un gruppo di diversi disturbi all’origine di un’infiammazione tiroidea che però si presentano con modalità differenti.
Le tiroiditi non hanno sintomi omogenei. Se la tiroidite causa danni e distruzioni cellulari lenti e cronici, tali da determinare una riduzione dei livelli ormonali nel sangue, i pazienti avranno sintomi di ipotiroidismo. I sintomi tipici di questa condizione sono
- la stanchezza,
- l’aumento di peso,
- la stipsi,
- la cute secca,
- la depressione
- la scarsa tolleranza all’esercizio.
Sono le conseguenze tipiche di una tiroidite di Hashimoto. Se la tiroidite causa distruzioni e danni cellulari rapidi, gli ormoni immagazzinati nelle cellule possono venire rilasciati in circolo, aumentando i livelli ematici. Si avranno così i sintomi della tireotossicosi, simili all’ipertiroidismo. Questi sintomi spesso comprendono
- l’ansia,
- l’insonnia,
- le palpitazioni (battito cardiaco accelerato),
- la stanchezza,
- la perdita di peso
- l’irritabilità.
Vengono osservati in soggetti con la fase tossica di tiroiditi sub-acute, indolori e post-partum. I sintomi di tireotossicosi e ipertiroidismo sono determinati da livelli elevati di ormoni tiroidei nel sangue; nella tireotossicosi, però, la ghiandola non è propriamente iperattiva. Nella tiroidite sub-acuta, indolore e post-partum, la ghiandola spesso si svuota di ormoni con il procedere dell’infiammazione, con una conseguente caduta dei livelli ormonali in circolo e regressione della sintomatologia. I pazienti con tiroidite sub-acuta possono accusare dolore alla tiroide.
Tiroidite post-partum
Questa tiroidite, ossia la tiroidite che insorge dopo un parto, interessa il 10% delle donne. Spesso non viene diagnosticata perché i sintomi sono molto simili al “baby blues” che può insorgere in questa fase. Le donne con tiroidite post-partum possono sentirsi molto stanche e lunatiche.
La tiroidite post-partum si manifesta tipicamente in due fasi, anche se non tutti i casi evolvono da una fase all’altra.
- La prima inizia 1-4 mesi dopo il parto e dura tipicamente 1-2 mesi. In questa fase, è possibile avere segni e sintomi di ipertiroidismo perché la tiroide danneggiata rilascia gli ormoni tiroidei nel sangue.
- La seconda inizia 4-8 mesi dopo il parto e dura tipicamente 6-12 mesi. Questa fase può essere associata a segni e sintomi di ipotiroidismo perché la tiroide ha perso la maggior parte degli ormoni o perché l’attacco immunitario è cessato; la tiroide può recuperare in seguito.
Fonti:
- nih.gov
- MedLinePlus, ipertiroidismo
- WomensHealth.gov
- MedLinePlus, ipotiroidismo
- MedLinePlus, tumore alla tiroide
- thyroid.org
L'articolo Tiroide, i sintomi a cui prestare attenzione è stato inizialmente pubblicato su Farmaco e Cura.
Fonte: http://www.farmacoecura.it/malattie/tiroide-i-sintomi-a-cui-prestare-attenzione/
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