lunedì 24 ottobre 2016

Seriebelle. Cult degli anni ’80 +

Stranger Things è una serie tv dei fratelli Duffer, è alla prima stagione con 8 episodi e si trova su Netflix.
Ambientata nel 1983 in una cittadina dell’Indiana, questa serie tv thriller-fantascientifica ruota intorno alla scomparsa del dodicenne Will Byers, della serie di circostanze inquietanti in cui si imbattono gli amici e la famiglia di Will durante le ricerche e all’apparizione di una strana bambina fuggita da un laboratorio segreto.
Incuriosita dai commenti positivi di amici e di articoli condivisi sui social network, ho guardato Stranger Things tutto d’un fiato e me ne sono letteralmente innamorata, tanto da sentirne la mancanza una volta divorati i primi 8 episodi. Perché? Perché è una via di mezzo tra “Stand by me“, “I Goonies” ed “E.T.” (di cui potete sicuramente riconoscere dei tributi più che evidenti in quasi tutte le puntate); perché ci sono mostri ed esperimenti; perché c’è la musica dei Clash; perché i 4 ragazzini protagonsiti giocano a D&D, uno dei primi giochi di ruolo conosciuti a livello mondiale. In italiano Stranger Things si traduce con “Strane Cose”, ma in questa serie non c’è niente di così tanto strano, al contrario, tutto è familiare, così familiare che potrebbe benissimo essere un delle nostre avventure pre-adolescenziali un po’ romanzata!
Cosabella
Tra i protagonisti c’è Wynona Ryder, che interpreta la mamma disperata e un po’ instabile del piccolo Will, il bambino scomparso ed è un vera e propria piacevole ri-scoperta. L’attrice, icona degli anni ’80-’90 e da un po’ di tempo lontana da grandi ruoli, è perfettamente a suo agio nella realtà di una serie televisiva, in cui recita per la prima volta.
Cosabrutta
Il doppiaggio/trasposizione in italiano. La bambina protagonista in inglese è “Eleven” e viene soprannominata “Elle”, in italiano invece si chiama “Undici” e il diminutivo è “Undi”, termine abbastanza difficile e ostico.
Il nostro personaggio preferito
Undici. Il personaggio di Undici appare centrale fin dai primissimi episodi. Prima in fuga, poi nascosta agli adulti (il pensiero vola immediatamente all’alieno E.T. di Steven Spielberg, pietra miliare del cinema anni ’80) fino a diventare una coraggiosa eroina. La chicca: per convincere l’attrice dodicenne di Undici a rasarsi i capelli i registi le hanno mostrato delle fotografie di Charlize Theron in “Mad Max: Fury Road“, il paragone l’ha convinta.
Consigliata per
Chi vuole tornare bambino e pedalare su una bicicletta con E.T. nel cestino; per chi vuole sentirsi un perdente e colpire il pagliaccio It con una fionda; per chi vuole iniziare un’avventura camminando lungo i binari e per chi non vuole mai dire la parole “morte” come ne “I Goonies“.

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Fonte: http://www.cosebellemagazine.it/2016/10/24/seriebelle-cult-anni-80-stranger-things/

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