E’ piuttosto curioso, ma in un articolo pubblicato su PUBMED contenente tutta la bibliografia medica online più aggiornata, si parla del perché le donne in gravidanza sono le vittime preferite dalle zanzare.
Sembra sia stato fatto un test nello stato del Gabon in Africa centrale, su un gruppo di donne che aspettavano un bambino ed un altro formato da donne non gestanti.
Quali sono le risposte del test?
Ebbene le donne in gravidanza avevano il doppio dei ponfi sul corpo rispetto alle altre.
I ricercatori hanno cercato di darsi una spiegazione ed hanno concluso che le donne col pancione “are more attractive” in virtù dei loro cambiamenti psicologici (ansia, gioia, sbalzi di umore…) e mutazioni nel loro comportamento giornaliero.
Tali ricercatori hanno altresì aggiunto che le zanzare erano particolarmente attratte da un misto di diossido di carbonio emesso dal loro respiro durante il sonno notturno.
Il secondo motivo sembra essere che alle zanzare piace il calore dell’addome delle donne col “pancione” e sono portate a pungere.
Un altro fattore è poi rappresentato dal fatto che le donne in gravidanza sono costrette ad alzarsi di più dal letto per le minzioni che diventano col passare dei mesi più frequenti (e si recano fuori dalla loro tenda).
Gli esperti ne sono così convinti che il loro prossimo obiettivo sarà quello di preparare saponi antibatterici per evitare o ridurre la produzione i batteri prodotti dalla pelle sia quando si dorme che quando si è fuori dai luoghi più protetti.
Quali misure si dovrebbero prendere quando si devono frequentare luoghi a rischio di zanzare?
Premettendo che ovviamente chi può, dovrebbe evitare di recarsi in zone ad alta concentrazione o ad alto rischio di zanzare, andrebbe anche detto che vi sono aree in cui magari si è nati, si vive o in cui si lavora dove le zanzare si riproducono con facilità trovando per esempio zone paludose o lagunari dove potersi annidare.
Le punture possono causare reazioni di due tipi:
- normoreattive,
- iperattive.
Nel primo caso si ha un prurito che dopo circa mezz’ora, che dà luogo al ponfo o ad un piccolo edema o infine un po’ di eritema con la conclusione del ciclo dopo circa 2 ore. Nel secondo caso, il ponfo un po’ più esteso che permane per più di 24 ore dando talvolta luogo a vescicole.
Dal momento che le zanzare prediligono non solo gestanti, ma anche preferibilmente quelle con un gruppo sanguigno “0” o “A” piuttosto che B e nulla può cambiare il nostro gruppo sanguigno, tutti coloro che appartengono a tali gruppi sanguigni devono cautelarsi di più.
Come prevenire le punture delle zanzare?
Per prevenire le punture delle zanzare un piccolo aiuto potrebbe venire, decidendo di porre zanzariere alle finestre o in prossimità dei letti.
In casa, se si hanno terrazzi, balconcini o giardini con vasi di piante o fiori è raccomandabile evitare ristagni di acqua dove le zanzare potrebbero deporre uova invisibili all’occhio umano. Si dovrebbe dosare l’acqua in modo tale da non farla ristagnare nei vasi, negli annaffiatoi e nei portavasi.
Da utilizzare esclusivamente all’aperto ovvero in giardino o fuori dalla finestra vi sono dei prodotti naturali che respingono le zanzare a base di citronella, catambra, agerato.
- La citronella si può coltivare piantando le piantine di Cymbopogon Nardus o Winterianus, anziché acquistare quei prodotti che emanano il profumo di citronella, ma non è puro.
- La catambra è una pianta che nasce nell’America Boreale ed è molo efficace contro le zanzare perché la sua azione repellente è più forte rispetto a quella della citronella. E’una pianta molto resistente al caldo e al freddo, ma bisogna fare attenzione a quando si acquista riconoscendo il timbro europeo brevettato, posto sull’etichetta attaccata al fusto.
- L’agerato è una pianta con azione repellente in quanto contiene la cumarina, che è una sostanza poco gradita dalle zanzare. Deve essere esposta al sole e non può essere messa direttamente sulla cute.
A queste piante si possono aggiungere creme o pomate, efficaci ma di solito sconsigliate in gravidanza. Queste dovrebbero essere sostituite dai cosiddetti “rimedi della nonna” per evitare problemi al nascituro come l’eucalipto e l’olio di geranio.
Per i più pigri ci sono soluzioni basate su apparecchi ad ultrasuoni che allontanano le zanzare, non ungono la pelle, non provocano allergie e soprattutto il loro suono è percepito solo dagli insetti.
Perché le zanzare possono essere pericolose in gravidanza?
Considerando che le punture sono per tutti fastidiose e potrebbero trasmettere malattie di tipo virale o batterico, in gravidanza le donne hanno meno difese e sono più facili ad ammalarsi.
Un occhio particolare andrebbe posto alle donne che soffrono di allergie poiché la sola puntura di insetti potrebbe portare a shock anafilattici da evitare in gravidanza.
Pertanto sono raccomandabili alcuni test, chiamati prick test contenenti particolari allergeni per verificare eventuale reazioni (con l’aggiunta di qualche esame ematico) per stabilire la quantità di immunoglobine presenti nel sangue.
Sarà l’allergologo o il virologo a suggerire le precauzioni da seguire in base alle risposte dei test.
La raccomandazione è sempre quella di prevenire i problemi, anche una puntura di zanzara, se si è in gravidanza, recandosi dal ginecologo, dall’allergologo o altri specialisti per poter escludere reazioni allergiche o complicanze al vostro bambino.
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov Copyright © 2000, British Medical Journal
Fonte: https://www.idoctors.it/blog/zanzare/
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