martedì 11 ottobre 2016

Nel Tumulto dell’amicizia

Non c’è un viaggio senza nostalgia, non c’è una moto senza del buon rock’n’roll e non c’è una Alice Milani senza una Silvia Rocchi per creare Tumulto, un lavoro a quattro mani portato nelle librerie da Eris Edizioni per vivere un autunno morendo dalla voglia che arrivi la primavera per partire. Dalla casa editrice vincitrice del premio Boscarato come Miglior Realtà Editoriale 2016, infatti, arriva questo graphic novel leggero ma non troppo, un on the road nei Balcani dove a far da protagonisti ci sono il vento a scompigliare i capelli e i paesaggi meravigliosi fra il verde e l’azzurro ad accompagnare due amiche in una nuova (ed ennesima) avventura.

tumulto alice milani silvia rocchiPerché loro, le due protagoniste, si conoscono da molto, forse troppo tempo. Hanno suonato insieme in una rock band, un genere musicale che continuano ad amare e che le rendono delle biker perfette. Ma i viaggi, si sa, non sono sempre così facili soprattutto quando si decide di non soggiornare in un villaggio turistico per lasciarsi coccolare: il viaggio in moto delle due amiche per raggiungere il fiume Drina è un’avventura alla scoperta dell’Ex Yugoslavia, di popoli che respirano ancora un’aria tutta particolare, in un equilibrio precario tra chi vorrebbe andarsene e chi invece vorrebbe restare per ricostruirsi una vita nel proprio paese, ma è soprattutto un modo per confrontarsi, ancora, e dare alla loro amicizia una prova da affrontare. Perché le persone cambiano ma come si dice del fiume che le nostre biker vogliono raggiungere, “non puoi raddrizzare le curve della Drina” e così nemmeno chi vuoi bene.

È in questo modo che Tumulto diventa anche tanta fiducia trasformandosi sostanzialmente nella decisione di prendere una strada che non si conosce, di affidarsi alla persona che si abbraccia mentre guida la moto sulla quale sei aggrappata.

Tumulto poi, dicevamo, è soprattutto paesaggi, strade fra la campagna che attraversano piccoli paesini con brevi pause alla stazione di servizio che tanto ricordano quel famoso quadro di Hopper che lo so bene che l’avete tutti in testa. I fili del telegrafo che inseguono veloci, invece, mi riportano alla mente una scena tra quelle finali di Stanno tutti bene, un film, tra l’altro, che è un’emozione dietro l’altra proprio come quelle che si inseguono in queste tavole.

Tumulto alice milani silvia rocchi

A costruire e a rendere meraviglioso Tumulto sono le pennellate dolci dell’acquarello insieme alle linee rabbiose del pastello che insieme costruiscono le figure di due amiche dall’animo forte, arrabbiate ma certe di volersi un bene dell’anima. E sono queste due tecniche, poi, a fondersi e rendere quest’opera di Alice Milani e Silvia Rocchi una meraviglia, un lavoro a quattro mani che se non la sai non lo penseresti mai che dietro a quest’opera si nascondono i tratti di due artiste che hanno pensato ai pastelli per disegnare la strada e agli acquerelli per creare l’effetto dell’asfalto bagnato, di quella magia che si crea quando ritorna il sole e il cielo gioca con il grigio e l’azzurro. Proprio lo stesso che accade quando un’amicizia, dopo una burrasca, si rafforza ancora di più. Proprio come quando la meta pare non arrivare e invece poi te la ritrovi sotto il naso.

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Fonte: http://www.cosebellemagazine.it/2016/10/11/nel-tumulto-amicizia/

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