Si tratta di un apposito tag applicato sulle confezioni, che cambia colore in base alle condizioni di conservazione del cibo e potrebbe essere utilizzato, in futuro, anche per i medicinali e altri prodotti deperibili. È stato presentato al National Meeting & Exposition of the American Chemical Society (ACS) e come spiega Chao Zhang, leader del team che l’ha elaborato, “Ha la consistenza di un gel, è poco costoso, sicuro e può essere modificato mimando praticamente qualsiasi tipo di processo di deterioramento”. Una delle opportunità interessanti, oltre ai vantaggi per il consumatore, riguarda i rivenditori.
Taggare il cibo (no, non con Instagram)
http://oggiscienza.wordpress.com/2014/03/25/taggare-il-cibo-no-non-con-instagram/
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