venerdì 4 aprile 2014

Cronoterapia, il momento giusto per ogni farmaco



Assumere medicinali nell'orario ideale aumenta l'efficacia della cura

Dici cronoterapia e pensi subito a qualche nuova e improbabile forma di trattamento terapeutico dal sapore new age.
In realtà, la cronoterapia indica uno studio finalizzato a stabilire la massima efficacia di un farmaco sulla base dell'orario in cui lo stesso viene assunto.
È noto infatti che la funzionalità del corpo umano è soggetta a una serie di variabili che mutano i parametri fisiologici di ognuno di noi in base ai momenti della giornata, per cui l'orario in cui si assume un medicinale risulta fondamentale per il buon successo della terapia.
Uno degli ambiti più promettenti per la cronoterapia è l'oncologia, in quanto il cancro può essere considerato come lo sconvolgimento dell'orologio interno che regola la proliferazione delle cellule.



Partendo dal concetto che le cellule tumorali si differenziano da quelle sane, si può intervenire sfruttando tale diversità e rendere meno nocivi gli effetti collaterali della chemioterapia.
La cronoterapia si scontra con la difficoltà di determinare un comportamento di abitudini ormai consolidate e dell'atteggiamento dei pazienti, i quali rispettano con grande fatica una disciplina basata su un orario di assunzione del farmaco ben determinato e costante nel tempo.
A mo' d'esempio, si possono citare alcune categorie di farmaci e la loro giusta assunzione nel corso della giornata:

1) Antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici: da assumere a stomaco pieno la sera, prima di coricarsi;
2) Lassativi: la sera prima di andare a letto;
3) Antigastrici: dopo i pasti;
4) Antistaminici: la sera prima di andare a letto;
5) Aspirina: se usata come antinfluenzale, la sera dopo cena.

Se usata come agente di prevenzione di ictus e infarti, al mattino perché mantiene più bassi i fattori di coagulazione.

Uno dei maggiori e più recenti successi della cronoterapia riguarda l'assunzione di cortisone, in particolare se usato per il trattamento delle patologie reumatiche.
I cortisonici compensano infatti il deficit di cortisolo derivante da malattie in cui è presente uno stato infiammatorio.
L'organismo produce la risposta immune e infiammatoria durante la notte; di conseguenza, l'effetto più alto si avrà se il cortisone entrerà in circolo attorno alle tre di notte, nel momento in cui è attiva la fase di secrezione del Tnf e del cortisolo.
Spiega Maurizio Cutolo, responsabile dell’Unità di Reumatologia del Dipartimento di Medicina Interna dell’università di Genova e presidente dell'ultimo congresso dell'European League Against Rheumatism (Eular), che si è svolto nei giorni scorsi a Roma:
gli 'orologi interni' del nostro organismo influenzano costantemente i cambiamenti biologici che avvengono nel corpo umano, tra cui la secrezione degli ormoni.

Così, le carenze a ciclo giornaliero del metabolismo degli ormoni glucocorticoidi possono contribuire alla comparsa dei sintomi infiammatori caratteristici al momento del risveglio”.
A questo scopo, sono stati progettati dei cortisonici che, assunti alle dieci di sera, cominciano a produrre i propri effetti alle tre di notte, diminuendo così la possibilità di sovradosaggi e di spiacevoli effetti collaterali.
I sistemi a rilascio modificato riducono l'indolenzimento delle articolazioni al mattino, oltre a dare gli stessi benefici terapeutici delle formulazioni classiche – spiega Cutolo – Numerosi studi hanno confermato l'efficacia dei cortisonici nell'artrite reumatoide, sia in monoterapia che soprattutto in associazione con altri farmaci.

La cronoterapia ci insegna che è possibile migliorare ulteriormente il trattamento dei pazienti con i cortisonici semplicemente rispettando i ritmi biologici della produzione di ormoni da parte dell'organismo.

Perché non dovremmo mai dimenticare che il anche il cortisone è un ormone”.
La cronoterapia ha l'innegabile vantaggio di esaltare al massimo le proprietà terapeutiche dei farmaci, consentendone un uso più equilibrato e soprattutto inferiore per quantità, fattore senz'altro significativo e positivo per l'intero organismo.




Cronoterapia, il momento giusto per ogni farmaco

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