lunedì 9 giugno 2014

Il vino: una bevanda dalle infinite proprietà benefiche

Sarà merito del clima o del suolo o anche, perché no, degli agricoltori dediti alla vigna. Fatto sta che, l’Italia è uno dei paesi più fruttuosi quanto a produzione di vino e anche champagne. Non a caso, in Italia, il vino è una vera e propria passione alla quale, dati alla mano, non si può, e non si vuole, rinunciare.

Si tratta, infatti, di una straordinaria bevanda talora delicata, tal altra decisa ma sempre, e comunque, elegante. Non a torto, infatti, il vino, dal punto di vista delle proprietà organolettiche, è una delle bevande più composite e affascinanti, decantata fin dalla notte dei tempi.
Addirittura, questa bevanda, sempre se assunta nelle dovute quantità, può avere degli effettidavverobenefici che variano a seconda che si parli di vino rosso o bianco. Con riferimento al primo, le innumerevoli sostanze benefiche che lo contraddistinguono sono da attribuire alla presenza di tannini e acidi organici deboli, quali il citrico e il malico che svolgono un’importante azione antimicrobica.
Il vino bianco, invece, secondo degli studi rigorosamente scientifici, avrebbe la capacità di difendere da eventuali danni di origine cardiovascolare. Tale attività benefica, sarebbe da attribuire alla contemporanea esistenza dell'acido shikimico nonchè della quercetina; sostanze queste, in grado di stimolare un blocco parziale dell’apoptosi, cioè della cosiddetta “autodistruzione”  da parte delle cellule cardiache.
Più in generale, il vino, contiene polifenoli e pigmenti naturali che vantano proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, infine, antivirali. Tra queste, vi sono senz’altro, il resveratrolo e la quercitina che compiono un’azione protettrice della mucosa gastrica, normalizzano il metabolismo lipoproteico e combattono altresì l'artrosi, l’arteriosclerosi, l’infarto insieme alle vene varicose.
In particolare, il resveratrolo sembra essere anche capace di impedire la proliferazione di cellule cancerogene; proprio per tale proprietà , oramai da svariati anni, è sotto osservazione dei ricercatori che ne studiano le caratteristiche, con il sogno di poter ideare, un giorno, delle cure a base di molecole naturali capaci di aggredire o, persino, prevenire le cellule tumorali.
Il vino, è, inoltre, una ricca sorgente di ferro e rame e, per tale motivo, sembrerebbe dotato di una certa validità nella composizione e sviluppo delle cellule del sangue; è per questo suggerito a coloro che sono affetti da anemia per carenza di ferro. Il vino, peraltro, è saturo di potassio, per cui stimola in maniera positiva l'attività cardiaca, favorendo il tono muscolare e stimolando la secrezione gastrica a favore di una più corretta azione diuretica.
Tornado alla differenza che passa tra vino rosso e vino bianco, spesso, anzi spessissimo, il primo è raccomandato con piatti a base di carni rosse e formaggi, mentre il secondo è consigliato con i piatti a base di pesce.
Questo perché, i tannini , di cui abbondano i vini rossi, sono soliti conferire la percezione del secco e dell’aspro e favoriscono lo scioglimento dei grassi; in tal modo, la bocca è liberata dal sapore della pietanza grassa. Mentre, il vino bianco, godendo di benefici effetti dissetanti e mineralizzanti, collabora a liberare la bocca dal gusto di pesce.#EK 

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