Con l’arrivo dell’estate, del caldo e delle temperature elevate inizia a manifestarsi una patologia multiforme comune a molte donne che porta a caviglie gonfie, piedi dolenti nelle scarpe, sensazione di gambe pesanti e stanche. Quando gli arti inferiori tendono a gonfiarsi si parla, dal punto di vista medico, di edema: uno dei motivi più frequenti è la ritenzione di liquidi, quando il sangue ristagna nei capillari e la linfa tra gli spazi delle cellule, ma le cause possono essere molteplici e per la maggior parte si riscontra una combinazione di ragioni anatomiche e funzionali, dalle più semplici, come lo stare in piedi troppo a lungo, indossando calzature inadatte, o per contusioni, traumi, fino a rappresentare problemi più complessi, come l’insufficienza cardiaca, renale, nutrizionale, ecc. Quali sono le patologie più frequenti per questo tipo di problema? Insufficienza venosa e/o linfatica cronica: le vene delle gambe non sono più in grado di far risalire il sangue al cuore a causa della dilatazione e di un cattivo o del tutto assente funzionamento delle valvole. In soggetti predisposti, comportamenti come stare molto in piedi, a sedere, in ambienti surriscaldati o sottoporre le vene periferiche a brusche contrazioni muscolari (sport agonistico, professioni particolari) a lungo andare possono alterare irreversibilmente le valvole e causare il cosiddetto “reflusso”. Infezione/infiammazione cutanea: a seguito di un piccolo taglio, di una lesione provocata grattandosi, di una vescica causata da una scarpa, di una puntura di insetto, alcuni germi patogeni (stafilococchi e streptococchi) penetrano nella pelle, si sviluppano e provocano un’infezione. La cute circostante va incontro ad infiammazione, che si accompagna a dolore, calore e gonfiore. Se la circolazione è ottimale, il processo può guarire da solo, ma se una qualche piccola disfunzione è già presente, il processo si prolunga e si autoalimenta. Gambe a “salame”: è il tipico effetto collaterale di alcuni farmaci impiegati per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, i calcio-antagonisti, che agiscono sulla muscolatura delle arterie con un’azione rilassante. Se le arterie si dilatano, la pressione al loro interno diminuisce, ottenendo lo scopo curativo, cioè facendo abbassare la pressione. Il problema però è che anche altre strutture si rilassano, per esempio le vene e i capillari. Trattamento con diuretici: l’uso dei diuretici è utile per eliminare i liquidi che si accumulano a seguito di un’insufficienza cardiaca o renale. Il loro uso prolungato può però far perdere troppi sali minerali ed indurre gli ormoni che regolano gli elettroliti a provocare l’edema invece che ad eliminarlo. Troppo tempo seduti o in piedi Linfedema: l’accumulo di acqua nei tessuti che occorre eliminare. Periartrite: spesso le caviglie possono essere gonfie per motivi legati a problemi ortopedici delle articolazioni del piede. In presenza di un’infiammazione articolare, il gonfiore è determinato per lo più dalla condizione reumatologica, anche se i tessuti circostanti compartecipano indubbiamente al fenomeno del gonfiore. Per la cura del gonfiore agli arti, specialmente in estate, e per un parere medico idoneo al riguardo, vi consigliamo di contattare il Centro medico Spallanzani che, in collaborazione, con il centro estetico Level Beauty potrà consigliarvi al meglio su quale trattamento medico- estetico sia più adatto al vostro caso.
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