martedì 22 ottobre 2013

Fitte al cuore: riconoscere se sono pericolose


Le fitte al cuore possono essere ovviamente il campanello d'allarme di un infarto e non vanno confuse con il classico dolore al torace, che può avere diversa natura.

Le fitte possono essere pericolose o almeno fungere da campanello d’allarme.

È bene però saperle riconoscerle.

Una fitta al cuore fa sempre paura, perché la prima cosa che ci viene in mente: forse ho un infarto.

Partendo dal presupposto che le malattie cardiache fanno più vittime di qualsiasi altra patologia in Occidente e degli incidenti stradale, è bene non confondere un dolore intercostaleun problema di digestione con un potenziale infarto.




Come mai fa male il cuore?
L’assenza di sangue crea un dolore simile al crampo ed è così forte da causare perdita di coscienza.

L’unico modo per farlo passare è che il cuore sia nuovamente irrorato.

Non bisogna preoccuparsi a prescindere, ma se la persona in questione ha già avuto problemi cardiaci, ha spesso il fiato eccessivamente corto o soffre di palpitazione è meglio fare attenzione.

Dietro a una fitta può esserci effettivamente l’angina o l’infarto.
Considerate che il dolore dovrebbe irradiarsi verso il braccio, la spalla, la mascella o la schiena.

Tenete comunque in considerazione anche un altro fattore importante, anche iproblemi polmonari, come embolia, pleuite, polmonite, posso dare questo disturbo, così come gli attacchi di panico, il fuoco di Sant’Antonio, banali strappi o l’infiammazione dei muscoli e dei tendini intercostali.

E come abbiamo accennato prima, il dolore toracico può essere causato da gastrite, reflusso gastrico, esofagite o calcoli biliari.

È bene quindi prestare attenzione e magari chiedere in consulto medico.

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