lunedì 28 novembre 2016

Malattia di Parkinson: ecco tutti i sintomi

La malattia di Parkinson

La malattia di ParkinsonÈ una malattia neurodegenerativa, che si evolve lentamente ma in maniera progressiva. Coinvolge soprattutto le funzioni che sono alla base del controllo dei movimenti e dell’equilibrio. Il Parkinson colpisce sia uomini sia donne, anche se ha una piccola prevalenza tra i maschi. L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5% dei pazienti ne è colpito da giovane, tra i 21 e i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara. Sopra i 60 anni colpisce l’1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l’età è superiore agli 85. Le cause non sono ancora note. Ci sono alcuni fattori di rischio come l’esposizione ad alcuni pesticidi, come il Paraquat o a idrocarburi-solventi, come per esempio la trielina. Tra le professioni più colpite quella dei fabbri e dei saldatori che espongono i lavoratori a metalli pesanti – ferro, zinco, rame. L’esposizione al fumo di sigaretta riduce probabilmente la comparsa di malattia di Parkinson. Il fumo sembra essere cioè un fattore protettivo, anche se com’è noto è molto nocivo alla salute umana. Ecco quali sono i sintomi:

Tremore a riposo


tremore-essenzialeLa maggior parte dei pazienti, anche se non tutti, tremano quando sono a riposo. Questo tremore spesso interessa la mano, ma possono essere colpiti anche i piedi o la mandibola. Il tremore può essere un sintomo d’esordio di malattia, ma, spesso, non presenta un’evoluzione nel corso degli anni. In genere non è invalidante. Molti pazienti lamentano anche quello che è stato definito il “tremore interno“: questa sensazione è avvertita dal paziente ma non è visibile.

Rigidità

RigiditàSpesso è il primo sintomo della malattia. Può manifestarsi agli arti, al collo e al tronco. La riduzione dell’oscillazione pendolare degli arti superiori durante il cammino è un segno di rigidità, associata a lentezza dei movimenti.

 

Lentezza dei movimenti

Lentezza dei movimentiBisogna distinguere in bradicinesia e acinesia. La prima è un rallentamento nell’esecuzione dei movimenti e dei gesti, mentre la seconda è una difficoltà a iniziare i movimenti spontanei. La bradicinesia può interferire con la maggior parte delle attività della vita quotidiana, come lavarsi, vestirsi, camminare, passare da una posizione all’altra (per esempio da seduti ad in piedi), girarsi nel letto. L’acinesia è percepita solo come malessere generale e diffuso.

Disturbo dell’equilibrio

Disturbo dell'equilibrioNon compare subito ed è causato da una riduzione dei riflessi di raddrizzamento, per cui il soggetto non è in grado di correggere spontaneamente eventuali squilibri. Si nota quando si cammina o si cambia direzione. È un sintomo rischioso, perché si può cadere facilmente.

Disturbo del cammino

Disturbo del camminoIl passo diventa più breve, la postura diventa fissa e si riduce il movimento pendolare delle braccia. Può comparire anche la festinazione, ovvero il paziente tende a trascinare i piedi a terra e ad accelerare il passo, come se inseguisse il proprio baricentro, per evitare la caduta. In questo modo la camminata diventa simile ad una corsa a passo molto breve. Per il paziente con festinazione diviene difficile arrestare il cammino una volta che è arrivato a destinazione.

Possono verificarsi anche episodi di “freezing gait” o congelamento della marcia: il paziente mentre cammina si blocca all’improvviso come se i suoi piedi fossero incollati alla strada.

Postura Curva

Postura CurvaIl tronco è flesso in avanti, le braccia sono flesse e mantenute vicino al tronco, anche le ginocchia sono flesse. Questo atteggiamento è detto “camptocormia“. A volte si manifesta un atteggiamento posturale detto “sindrome di Pisa”, in cui il tronco pende da un lato.

La voce

La voceLa voce può essere più flebile (ipofonica) oppure può presentare una perdita di tonalità e di modulazione, che porta il paziente a parlare in modo piuttosto monotono. A volte compare una palilalia, cioè la continua ripetizione di sillabe e c’è la tendenza ad accelerare l’emissione dei suoni e a “mangiarsi” le parole. In alcuni casi, si osserva una sorta di balbuzie che può rendere difficile la comprensione.

 

Deglutizione

DeglutizioneLa disfagia può comparire quando la malattia è già manifesta. La deglutizione è un movimento automatico complesso, che coinvolge i muscoli della gola e della lingua, che devono muoversi in modo coordinato per spingere il cibo dalla bocca all’esofago. Quando questa coordinazione è compromessa, il paziente può avere la sensazione che il cibo si fermi in gola.

Saliva

SalivaProprio per i problemi di deglutizione, anche la saliva può accumularsi in bocca. In questo modo, può verificarsi una perdita di saliva (scialorrea).

Stipsi

StipsiLa funzionalità gastro-intestinale può essere rallentata in tutte le fasi della malattia, sia all’esordio che nelle fasi più avanzate. La stipsi rappresenta proprio uno dei sintomi non motori che si possono presentare anni prima della comparsa dei sintomi motori.

Disturbi urinari

Disturbi urinariSi va molto spesso in bagno, perché la vescica non si svuota completamente dopo la minzione. Possono anche verificarsi disturbi quali ritardo nell’iniziare la minzione o lentezza nello svuotare la vescica.

 

Disfunzioni sessuali

Disfunzioni sessualiLa libido può diminuire o aumentare. Negli uomini la difficoltà a raggiungere l’erezione o l’impossibilità a mantenerla possono far parte del quadro clinico della malattia.

Disturbi della pressione arteriosa

Disturbi della pressione arteriosaLa pressione arteriosa può essere alterata. Ci possono essere episodi d’ipotensione arteriosa durante la posizione eretta e d’ipertensione arteriosa durante, quando si è sdraiati. Il cambio di posizione da “sdraiato/seduto” a “in piedi” può determinare episodi di caduta pressoria cioè di “ipotensione ortostatica”.

Disturbi dell’olfatto

I geni che modellano naso e mentoMolti pazienti riferiscono di perdere la capacità di avvertire gli odori, che si manifesta anche molti anni prima degli altri sintomi.

Disturbi del sonno

Disturbi del sonnoI disturbi del sonno sono frequenti e possono coinvolgere fino al 70% dei pazienti. Si manifestano sia all’esordio di malattia che durante il suo decorso.

Disturbi dell’umore

Disturbi dell'umoreLa depressone è un sintomo molto frequente nella malattia di Parkinson, in tutte le fasi di malattia, sia iniziale che avanzata. Spesso si manifesta anni prima dell’esordio dei disturbi motori. Il disturbo d’ansia è un sintomo molto comune riferito dai pazienti come un senso di apprensione, paura, preoccupazione. L’ansia può precedere di anni i disturbi motori. Anche l’apatia è un sintomo piuttosto frequente e spesso si associa a depressione. Il paziente lamenta uno stato d’indifferenza emotiva, con mancanza di volontà a svolgere od intraprendere una qualunque attività.

Disturbi cognitivi

Disturbi cognitiviI disturbi cognitivi si manifestano in tutte le fasi della malattia, ma soprattutto nello stadio avanzato della malattia e negli anziani. Quando si riscontrano precocemente nel decorso della malattia (cioè entro un anno dall’esordio dei sintomi motori) si può parlare di malattia da corpi di Lewy (DLB). Nella DLB si manifestano allucinazioni visive e fluttuazioni delle prestazioni cognitive.

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Fonte: http://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/malattia-di-parkinson-ecco-tutti-i-sintomi/

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