martedì 1 luglio 2014

Zanzare: la guerra è cominciata!

Con l’arrivo dei primi caldi il nemico volante è in agguato: impara a conoscerlo con l’aiuto degli esperti, a prevenire le invasioni a casa tua e a scegliere le armi più efficaci per difesa e contrattacco

Un inverno dalle temperature miti, piogge torrenziali neanche fossimo ai Tropici e un mese di febbraio caldissimo come non si ricordava da due secoli. Tutti fattori che inducono gli esperti a prevedere quest’estate una lotta più che mai agguerrita contro un fastidioso e odiato insetto, la zanzara. Di solito, con le basse temperature invernali, buona parte delle larve e degli esemplari in circolazione non sopravvive, ma la stagione alle spalle è stata anomala e, come molti si saranno resi conto, il banchetto del nostro sangue è già cominciato.
I rimedi in commercio per rendere la nostra pelle poco appetibile sono innumerevoli ma, come suggeriscono gli esperti, è importantissimo andare alla fonte del problema: «In primis eliminare i ristagni d’acqua, gli habitat perfetti per depositare le uova», spiega Claudio Venturelli, entomologo della Ausl della Romagna. Chi per esempio non ha mai dimenticato un po’ d’acqua nei sottovasi delle piante? Un recipiente o un innaffiatoio sotto la pioggia? È chiaro come basti veramente poco alle zanzare per moltiplicare il loro esercito. L’azione scatta in primavera. Nelle grandi città, come Roma e Milano, le ordinanze per la disinfestazione sono state emesse già a partire da metà aprile. In particolare si parla della zanzara tigre, una specie (Aedes albopictus) che ha fatto il suo debutto in Italia circa vent’anni fa. A differenza della nostrana Culex pipiens, la tigre (chiamata così per le striature bianche) attacca di giorno e soprattutto agli arti inferiori. Ama depositare le uova nei copertoni delle auto ed è forse proprio così che è giunta fino a noi dall’Asia. È soprattutto contro la Aedes albopictus che gli interventi delle municipalità sono mirati con prodotti insetticidi che devono essere rigorosamente regolamentati dalle normative europee.
Negli ultimi anni, però, non sono mancate critiche su questo tema. La crisi delle casse comunali ha abbassato la spesa destinata alla voce disinfestazione e il rischio è che si compiano interventi non adeguati o con prodotti addirittura tossici pur di risparmiare. L’attenzione degli assessorati all’ambiente verso i consorzi o le imprese a cui vengono affidate le bonifiche deve mantenersi quindi sempre alta. Ai cittadini, inoltre, le ordinanze chiedono di usare il buon senso e controllare lo stato del proprio giardino o terrazzo. Ma anche di non affidarsi ai rimedi fai da te con ricette chimiche improvvisate.#EK
http://starebeneitalia.com/component/content/article/173-news/2596.html

Nessun commento:

Posta un commento