lunedì 20 gennaio 2014

Pasta nella dieta dimagrante, tra verità e falsi miti

Si può mangiare pasta nella dieta dimagrante? I consigli per il consumo e i falsi miti sulla pasta che fa ingrassare e che andrebbe eliminata del tutto.

Pasta nella dieta dimagrante: sì o no? E in che quantità? Molte persone che si mettono a dieta si pongono almeno una volta queste domande e tanti si lasciano influenzare dalla demonizzazione della pasta, del pane e degli altri carboidrati, tipica di molte diete lampo, e che spesso è frutto di una cattiva informazione sull’argomento.

Eliminando drasticamente pasta e pane si dimagrisce soltanto apparentemente e si sottopone l’organismo a delle privazioni inutili ed eccessive che non possono essere tollerate a lungo.

Perdendo l’acqua che si lega alle molecole dei carboidrati, di cui sono composti principalmente la pasta e il pane, si ha l’illusione di aver perso peso ma per dimagrire davvero bisogna perdere massa grassa e trasformare l’adipe in massa magra, per bruciare sempre più calorie e avere un metabolismo attivo.



Quando ci si mette a dieta senza avviare allo stesso tempo un’attività fisica adeguata ed eliminando bruscamente pane e pasta, il risultato è che ci si sente nervosi, di cattivo umore, privi di energia e la motivazione per seguire la dieta dimagrante svanisce insieme ai morsi della fame.

Anche chi riesce a resistere e ad eliminare completamente la pasta dalla dieta dimagrante, si ritroverà a fare i conti, non appena ricomincia a mangiarne, con un organismo affamato di carboidrati che sopperirà alla lunga privazione accumulando scorte, leggi chili in più, per altri periodi di carestia simili.

Il 55-60% del fabbisogno calorico quotidiano dovrebbe provenire dai carboidrati.

La pasta nella dieta dimagrante rientra dunque a pieno titolo perché ha un basso indice glicemico, un alto potere saziante ed è composta da carboidrati complessi come l’amido, che proteggono dai fattori di rischio del diabete.

Sì dunque alla pasta nella dieta dimagrante a patto di mangiarne con moderazione e seguendo alcuni piccoli accorgimenti: - Preferite la pasta integrale biologica di alta qualità.

Le pasta prodotte con semole ricche di fibre hanno un alto potere saziante, ci fanno incorrere in un rischio minore di intolleranze, sono più digeribili e dunque favoriscono il transito intestinale delle scorie e sono leggermente meno caloriche.

- Se consumate pasta fresca optate per la versione base con acqua, farina e sale, senza aggiunta di uova, burro o olio d’oliva.

- Provate anche altri tipi di pasta a base di farina di farro, di soia, di kamut per variare e scoprire gusti nuovi, rendendo la dieta dimagrante più piacevole e meno monotona.

- Non esagerate con le porzioni e accompagnate la pasta con legumi, ortaggi e verdure che favoriscono il senso di sazietà e garantiscono un pasto completo con il loro apporto di antiossidanti, fibre, proteine vegetali e vitamine.

Il rapporto tra verdure e pasta deve essere di 2:1.

- Occhio a non esagerare con i condimenti.

La pasta integrale ha 335 calorie per 100 grammi, se non utilizzate burro, formaggio fuso, formaggio grattugiato ed altre salsine ipercondite per arricchirla, potrete inserirne ogni giorno dai 60 ai 100 grammi nella dieta dimagrante senza rischio di ingrassare o di non perdere peso.

A volte sono i condimenti eccessivi a raddoppiare le calorie di un piatto di un pasta, proprio come avviene con le calorie della pizza.

- Per condire la pasta meglio optare per una salsa al pomodoro o dei pomodorini freschi, del peperoncino, del basilico e un cucchiaino di olio extravergine d’oliva bio spremuto a freddo.

- Attingete alla tradizione mediterranea del piatto unico per un pasto completo e dietetico.

Pasta integrale e fagioli, riso integrale e lenticchie, minestroni con poca pasta e molti cereali e verdure, pasta fresca con farine di legumi, gnocchi di patate e spinaci, sono solo alcune idee sane, nutrienti e dietetiche se non si esagera con le porzioni e con gli altri condimenti.

Scolate la pasta al dente.

La pasta meno cotta ci spinge a masticare di più, aumenta il senso di sazietà e viene digerita più facilmente.


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