martedì 23 settembre 2014

Nomofobia: la smartphone dipendenza che causa ansia e panico


Gli smartphone sono diventati dei dispositivi insostituibili per molte persone, talmente insostituibili da creare una nuova fobia legata alla paura di rimanerne senza

Si chiama nomofobia, dall’inglese “no mobile phone fobia”, ovvero la paura irrazionale di rimanere senza batteria, senza rete o di perdere il proprio smartphone.

Di questa nuova sindrome, capace di causare ansia e attacchi di panico, si è iniziato a parlare già da qualche anno, da quando cioè i telefoni di ultima generazione hanno iniziato a penetrare nelle nostre vite, divenendone parte sempre più integrata.

La nomofobia, che secondo un recente sondaggio colpirebbe oltre la metà dei possessori di smartphone, è più diffusa tra i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, che manifestano tendenze ossessive verso il dispositivo, tenendolo sempre acceso e controllando le notifiche in continuazione.


Interessante la spiegazione scientifica che è stata data al fenomeno.

Secondo gli scienziati la compulsività nei confronti dello smartphone dipenderebbe da una disfunzione della dopamina, il neurotrasmettitore cerebrale implicato nei meccanismi di azione e ricompensa, che spinge a compiere una determinata azione per la gratificazione che ne deriva.

In questo meccanismo contorto, SMS e notifiche sarebbero la ricompensa che ci attendiamo e che, non sapendo quando arriverà, ci spinge a controllare di continuo il cellulare.

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