martedì 30 settembre 2014

Calo del desiderio femminile: cause e soluzioni


Il calo del desiderio femminile è una delle disfunzioni sessuali più comuni. A soffrirne, stando ai dati di un recente studio, è un terzo della popolazione di età compresa tra i 18 e i 59 anni.

A differenza della disfunzione erettile, il disturbo della sfera intima più diffuso tra gli uomini, la perdita d’interesse per il sesso che affligge le donne è causata da un insieme di fattori fisici e psichici e non può essere curata semplicemente con una pillola.

Contrariamente alle credenze comuni, la frequenza dei rapporti sessuali non ha nulla a che vedere con il desiderio e la soddisfazione.
Nella vita intima di una coppia non esistono rapporti che possono essere considerati “normali” per numero e durata.

Il legame affettivo e sessuale si evolve nel tempo e dà luogo a situazioni uniche.
Quello che funziona per una coppia potrebbe non essere valido per un’altra.

Se con il tempo si avverte meno spesso il desiderio di fare l’amore con il partner, ma i rapporti sono soddisfacenti per entrambi, non bisogna preoccuparsi.

Quando invece il calo del desiderio femminile è generalizzato e causa sempre più angoscia, è il caso di risalire alle cause scatenanti del problema per poter intervenire tempestivamente e ritrovare l’intesa con il partner.


Il desiderio sessuale scatenato da fattori biologici diminuisce gradualmente con l’età.

A influenzare la voglia di avere rapporti sessuali intervengono però anche fattori psicologici e relazionali.

La presenza di tensioni irrisolte nella coppia, ad esempio, potrebbe spegnere il desiderio, malgrado l’eccitazione sia presente.
In questo caso è bene risolvere i conflitti fuori dalla camera da letto per ritrovare l’intesa.

Tra le cause più comuni della perdita del desiderio sessuale femminile figurano:
Fattori interpersonali quali prestazioni insoddisfacenti del partner; tensioni nella coppia; la nascita di un bambino; l’assistenza a una persona cara malata.

Influenze socioculturali: stress eccessivo sul lavoro; pressioni da amici e familiari; un’idea falsata della sessualità così come è rappresentata dai media e dalla cultura dominante.

Bassi livelli di testosterone, un problema comune a uomini e donne.
Il picco di testosterone viene raggiunto dalla donna intorno ai 25 anni.
Il declino progressivo dei livelli di testosterone negli anni accelera vertiginosamente prima e dopo la menopausa.

Malattie e disturbi psicofisici: depressione; endometriosi; fibromi; disfunzioni della tiroide.

Farmaci: antidepressivi; ipertensivi; contraccettivi orali e tutti i principi farmacologici che possono ridurre i livelli di testosterone o modificare l’afflusso di sangue.

Età: i livelli di androgeni nella donna diminuiscono sensibilmente con l’avanzare degli anni.

Spesso la perdita del desiderio sessuale nella donna dipende da un insieme di questi fattori.
Pertanto sarà necessaria l’adozione di più terapie per risolvere il problema.

Tra le cure più efficaci figurano:

- La terapia di coppia per ritrovare il dialogo e l’intesa con il partner.

- L’interruzione della somministrazione di eventuali farmaci o anticoncezionali che interferiscono con il desiderio sessuale femminile.
Il medico di base può sostituirli con principi farmacologici meno invasivi.

- La risoluzione dei problemi medici che impediscono di godere di una vita sessuale soddisfacente, ad esempio la rimozione di fibromi o la cura degli stati depressivi.

Trattamenti a base di testosterone, tramite pillole o cerotti in grado di aumentarne i livelli nel flusso sanguigno.

Creme a base di estrogeni in grado di alleviare la secchezza vaginale e rendere meno dolorosa la penetrazione.

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