domenica 5 febbraio 2017

Intolleranza al lattosio, 7 risposte per togliersi i dubbi

L’intolleranza al lattosio è uno degli argomenti di conversazione più diffusi, sui quali c’è però molta confusione: come capire se si è intolleranti? Che differenza c’è con l’allergia al latte? Quali alimenti non lo contengono? È vero che i latticini di capra si possono mangiare? Le risposte della nutrizionista

1. COS’E? IL LATTOSIO?

Il lattosio è un carboidrato semplice formato da due zuccheri, glucosio e galattosio, uniti insieme da un legame. A differenza dei carboidrati complessi è quindi molto veloce da digerire, basta spezzare solo un legame e abbiamo ottenuto due unità non più divisibili pronte per essere assorbite dall’intestino e usate come carburante dalle cellule del nostro corpo.

2. COS’E’ LA LATTASI?

L’importante però è avere l’enzima giusto che sappia tagliare questo legame, la lattasi; in caso contrario si è intolleranti al lattosio. Tutti noi da bambini producevamo questo enzima, ci serviva infatti per digerire il latte materno, crescendo però alcuni hanno smesso.  Negli Stati Uniti, fino al 22% degli adulti è affetto da carenza di lattasi mentre i Nord-Europei hanno la prevalenza più bassa (circa il 5%). Nell’Europa centrale la prevalenza è circa il 30% e nell’Europa del sud sfiora il 70%.

3. QUANDO SI È INTOLLERANTI?

Cosa succede quindi a chi non lo produce più? Principalmente gonfiore e meteorismo, ma anche crampi e diarrea sono sintomi comuni. Il motivo è semplice: se il nostro corpo non è in grado di digerire il lattosio se ne nutritrà volentieri la nostra flora intestinale producendo gas come prodotto di scarto.

4. CHE DIFFERENZA C’È TRA INTOLLERANZA E ALLERGIA?

Discorso diverso se invece si parla di allergia al latte: in questo caso non si tratta più di una cattiva digestione ma di un attacco da parte del nostro sistema immunitario che crede di avere a che fare con una minaccia. I sintomi saranno quindi più immediati e “violenti”, tipici dell’allergia: diarrea, crampi, sfoghi cutanei, vomito, dispnea… Come distinguere quindi tra allergia al latte e intolleranza al lattosio se l’unico sintomo è la diarrea?

5. COME SCOPRIRE SE SI È INTOLLERANTI?

Si può iniziare con un metodo empirico, basterà consumare latticini senza lattosio e osservare se i sintomi persistono, in caso affermativo si tratta probabilmente di allergia, se scompaiono saremo invece intolleranti solo al lattosio. Una volta provato il metodo empirico si può ricorrere ai test di laboratorio: breath test e test del Dna per l’intolleranza  e test allergologici (ad esempio prick test) per l’allergia al latte, tutti presenti al Centro Medico Santagostino.

6. QUALI PRODOTTI ESCLUDERE?

Oltre ai latticini industrialmente privati di lattosio come latte HD, mozzarelle o ricotte senza lattosio, alcuni formaggi sono “naturalmente” privi di lattosio, in particolare quelli stagionati. Un trucco per capire se un formaggio lo contiene è guardare la tabella nutrizionale: se alla voce “Carboidrati” c’è scritto 0 g vuol dire che non lo contiene. Un classico esempio è il parmigiano. I latticini di capra contengono comunque lattosio, ma risultano più digeribili perché ne contengono meno, così come lo yogurt. Alcune persone infatti producono sì l’enzima ma solo poche copie e quindi se ingeriscono troppo lattosio una parte non riusciranno a digerirla e manifesteranno i sintomi dell’intolleranza.

7. E SE VOLESSI UNA PIZZA AI 4 FORMAGGI?

In caso di confermata intolleranza la vita è in realtà più semplice di quello che si crede, sicuramente più semplice di chi è allergico al latte. Come già accennato prima esistono molti latticini privati o naturalmente privi di lattosio ma c’è anche un’altra possibilità: l’integratore di lattasi, una compressa che contiene gli enzimi che il vostro corpo non produce da assumere prima dei pasti contenenti lattosio. Nessun problema quindi se siete intolleranti e non volete rinunciare alla pizza ai quattro formaggi.

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Fonte: https://blog.cmsantagostino.it/intolleranza-al-lattosio-7-risposte/

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