Il bruxismo notturno è un disturbo molto frequente nei bambini, ne soffrono circa 3 bambini su 10 in età prescolare.
Generalmente scompare spontaneamente con il tempo, ma, se si manifesta in modo intenso, gli esperti, consigliano di indagare sulle cause spesso legate a stati di ansia e stress del bambino.
Bruxismo notturno: come si manifesta
Il termine “bruxismo” deriva dal greco “brychein” che significa “far stridere i denti” a seguito di una contrazione della muscolatura masticatoria.
Il bruxismo notturno si manifesta con il digrignare dei denti durante la notte, un movimento involontario che difficilmente comporta gravi conseguenze.
In alcuni casi però, questo movimento può andare a rovinare lo smalto dei denti del bambino, a scheggiarli, a creare dolori muscolari all’articolazione della mandibola, e mal di testa.
Nei casi in cui i sintomi si manifestano in modo più intenso e comportano particolari fastidi, si dovrebbe richiedere un consiglio al proprio pediatra per valutare l’eventuale necessità di una visita specialistica, per approfondire sulle cause di questo disturbo.
Bruxismo notturno: le cause
Le cause del bruxismo notturno non sono del tutto chiare.
Alcuni esperti lo collegano ad un allineamento scorretto tra l’arcata superiore e quella inferiore, altri invece, a stati di ansia, tensione nervosa e paura che spesso colpiscono i bambini quando si trovano a dover affrontare dei cambiamenti che solo con il tempo riescono ad accettare (come ad esempio l’inserimento in una nuova scuola o la nascita di un fratellino).
Soprattutto nei bambini più piccoli l’ansia e alcuni tipi di disagio si esprimono con la manipolazione del corpo. Durante la notte, quindi, il bambino cercherebbe, a livello inconscio, con il movimento dei denti di controllare le sue paure .
Altri ancora lo collegano alla presenza di un eventuale dolore ai denti, alle orecchie o alla testa. Digrignando i denti il bambino attenua il dolore e la tensione muscolare.
Negli anni ’70, invece, da uno studio effettuato sul bruxismo, è emerso che questo disturbo potrebbe essere collegato a carenze di tipo alimentare.
Bambini che digrignano sarebbero quindi carenti di acido pantotenico e calcio. L’acido pantotenico è una vitamina idrosolubile del gruppo B, presente soprattutto in alimenti come legumi e frattaglie, rosso d’uovo e arachidi.
Lo studio venne fatto su quattro gruppi e i risultati ottenuti evidenziarono che i soggetti che erano stati sottoposti ad una dieta equilibrata e completa, comprensiva quindi anche del corretto apporto di acido pantotenico e calcio, migliorarono questo disturbo, rispetto al gruppo che, al contrario, ne continuava ad essere carente.
Secondo molti esisterebbe comunque una predisposizione naturale ed un legame con i “micro-risvegli”, ossia delle impercettibili interruzioni del sonno che mettono in discussione la qualità del sonno e in alcuni casi anche il sistema cardiovascolare. Spesso sono dovuti a tensioni accumulate durante il giorno.
Esiste anche una relazione tra alcune patologie come l’otite, la laringite, il raffreddore, che interferendo con il sonno, aumentano il verificarsi dei micro-risvegli.
Questo disturbo si manifesta spesso in bambini i cui genitori hanno sofferto in passato di bruxismo. Esisterebbe quindi anche una familiarità.
Bruxismo notturno: le cure
Il bruxismo notturno in età adulta viene trattato con l’aiuto di un bite dentale, un dispositivo che protegge i denti. E’ composto di resina, removibile, va applicato durante la notte, e impedisce il contatto tra le due arcate. Il bite evita il danneggiamento dei denti che nelle persone soggette a bruxismo, è anche in grado di modificare la posizione della mandibola, qualora scorretta.
In età pediatrica il bite è in genere sconsigliato, gli esperti consigliano invece di approfondire sulle eventuali cause collegate, indagando ad esempio su stati di disagio del bambino, aiutandolo a superare insicurezze e paure, problematiche che cerca di nascondere e lasciarsi dentro.
Secondo gli esperti è inutile richiedere al bambino di evitare di digrignare durante la notte, perché questo è un movimento del tutto involontario che compie ma non riesce a controllare. E’ completamente indipendente dalla sua volontà.
E’ importante invece creare un ambiente familiare piacevole e sicuro, rendere anche il momento della messa a letto un momento gradevole per il bambino, magari accompagnandolo con musiche rilassanti, luci soffuse e colorate, favole e coccole. Inoltre una volta individuato che la causa di questo disturbo potrebbe risalire a particolari stati emotivi, è importante aiutare il bambino a gestirli magari trovando anche sfogo ad esempio svolgendo attività ricreative o fisiche. Per qualsiasi dubbio è sempre bene comunque lasciarsi consigliare da esperti del settore.
Fonte: https://www.idoctors.it/blog/bruxismo-notturno-nei-bambini/
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