domenica 2 ottobre 2016

Tatuaggi: le domande più frequenti sui tatuaggi (FAQ)

I tatuaggi stanno diventando sempre più di moda e sono milioni in Italia le persone che si avvicinano a questo fantastico e interessante mondo. Per non rimanere delusi e pentirsi dopo poco del tatuaggio fatto è opportuno seguire attentamente i consigli degli esperti.

Tatuaggi: curiosità

faq-tatuaggiDomanda: Perché i tatuaggi che abbiamo sul corpo devono essere dispari?

Risposta: Secoli fa i tatuaggi erano molto di moda tra i marinai che solvano i mari di mezzo mondo. La tradizione voleva che un marinaio si faceva un tatuaggio all’inizio di un lungo viaggio e un altro tatuaggio una volta che arrivava a destinazione. Quindi avere un numero pari di tatuaggi significava essere lontani da casa senza avere la certezza di ritornare sano e salvo. Per questo motivo un numero pari di tatuaggi porterebbe sfortuna al possessore.

Domanda: Quali sono le motivazioni che spingono a farsi un tatuaggio?

Risposta: Oggi le motivazioni che spingono una persona a imprimersi un tatuaggio sulla pelle sono differenti rispetto al passato. In particolare oggi attraverso un tatuaggio si vorrebbe ricordare un avvenimento importante accaduto nella propria vita, oppure imprimersi un ricordo di una persona cara o di un animale con cui si è convissuto per un lungo tempo. In altri casi il tatuaggio permette di farsi accettare all’interno di un gruppo ristretto di persone con interessi comuni. Molte persone, purtroppo, si fanno un tatuaggio solo per seguire una moda per poi pentirsene dopo poco tempo.

Domanda: Quali sono i consigli da seguire per il primo tatuaggio?

Risposta: Ricordiamo che il tatuaggio è permanente e rimane per tutta la vita (anche se oggi esistono tecniche per rimuoverlo) ed è necessario impostare il nostro primo tatuaggio nella maniera corretta per non pentircene subito dopo essere usciti dal tatoo shop. Di seguito i consigli da seguire per non rimanere delusi:

  • dobbiamo essere veramente convinti di quello che stiamo facendo. Il tatuaggio è sempre un segno indelebile che rimane sulla nostra pelle e non dobbiamo farlo solo per seguire una moda,
  • il primo tatuaggio dovrebbe essere piccolo e posto in una zona poco visibile in modo che abbiamo tutto il tempo per abituarci al cambiamento,
  • il tatuatore deve essere un vero professionista e non un amico che ha da poco iniziato a farlo come lavoro nel tempo libero.

Come rimuovere un tatuaggio

primo-tatuaggio-da-dove-partireDomanda: Quali sono le motivazioni che spingono a rimuovere un tatuaggio?

Risposta: Se si è fatto il tatuaggio solo per seguire una moda è facile stancarsene in poco tempo perché non lo sentiamo idoneo alla nostra persona. Oppure la motivazione che ci ha spinto a farlo ha perso di importanza o non la reputiamo più legata alla nostra vita attuale. Può capitare che per la fretta di farlo non abbiamo valutato opportunamente il professionista e solo alla fine ci siamo resi conto che non era all’altezza e ci ha rovinato il corpo.

Domanda: Prima di rimuovere un tatuaggio bisogna seguire qualche procedura particolare?

Risposta: Prima di rimuovere un tatuaggio è opportuno recarsi da un dermatologo per una visita di controllo specialistica. L’esperto analizzerà il tatuaggio, le sue caratteristiche (grandezza, tipologia dell’inchiostro utilizzato, profondità a cui è penetrato il colore, età del tatuaggio) e le caratteristiche della pelle del soggetto. A valle di questo esame deciderà il numero di sedute necessarie per rimuovere completamente il tatuaggio.

Domanda: È possibile rimuovere un tatuaggio in maniera permanente?

Risposta: Fino a qualche anno fa cancellare un tatuaggio era un’operazione dolorosa e complicata con risultati spesso scadenti che finivano con il peggiorare la situazione lasciando al posto del tatuaggio una cicatrice per tutta la vita. Oggi la tecnologia per rimuovere i tatuaggi ha fatto notevoli passi in avanti ed è possibile rimuovere un tatuaggio, anche grande e colorato, senza lasciare tracce o cicatrici antiestetiche.

Domanda: Come funziona il Laser Q-Switched?

Risposta: Il Laser Q-Switched è uno strumento che emette impulsi a diverse lunghezze d’onda (energia luminosa ad impulsi cadenzati) con energia di alto livello per un breve lasso di tempo, che riescono ad andare in profondità, colpire con estrema precisione il pigmento colorato del tatuaggio e suddividerlo in piccoli pezzi che vengono smaltiti dall’organismo nel giro di qualche settimana. Considerato che il Laser Q-Switched utilizza solo le diverse lunghezze d’onda della luce non introduce e non produce nell’organismo nessuna sostanza tossica. In pratica converte l’energia luminosa in energia termica.

rimozione-tatuaggiDomanda: Il Laser Q-Switched lo possono utilizzare tutti senza un’adeguata preparazione?

Risposta: È opportuno che il laser sia utilizzato da personale competente e specializzato in quanto le variabili in gioco sono molte e determinano il risultato finale. In particolare variando la lunghezza d’onda del fascio di energia luminosa, e le altre sue caratteristiche, si ottengono risultati differenti in quanto il fascio viene assorbito in modalità diverse dalla pelle. L’operatore esperto farà in modo di distruggere soltanto le cellule in cui ci sono i pigmenti del tatuaggio e lasciare intatte le cellule vicine.

Domanda: La rimozione di un tatuaggio è semplice o deve essere effettuata in un centro serio e specializzato?

Risposta: L’operazione per rimuovere un tatuaggio è delicata e, se non viene effettuata nel modo corretto da personale con la giusta preparazione, può portare a danni permanenti sulla pelle. Infatti fino a poco tempo fa quando l’esperienza in questo campo era agli albori molte persone rimanevano con brutte cicatrici per tutta la vita. Inoltre gli strumenti più innovativi per rimuovere un tatuaggio sono molto complessi e delicati da utilizzare e necessitano personale medico preparato. Quindi per avere un risultato certo è meglio evitare i piccoli centri o comunque quelli che non ci inspirano fiducia.

Domanda: Come avviene di preciso l’operazione di rimozione di un tatuaggio?

Risposta: Prima di tutto viene applicato sulla zona dove deve essere eliminato il tatuaggio uno strato di crema anestetica in modo da desensibilizzare la pelle. L’operazione di rimozione di un tatuaggio non è indolore ed è necessario che la persona non abbia disturbi in modo da dare la possibilità all’operatore di lavorare con tranquillità.

Il trattamento di rimozione della pigmentazione viene effettuata tramite varie tecnologie, la più moderna è quella tramite Laser Q-Switched. Il trattamento viene suddiviso in più sedute, a seconda delle dimensioni del tatuaggio, e può durare dalle 4 alle 8 settimane.

Alla fine viene applicata una garza sterile sulla zona trattata insieme a uno strato di crema lenitiva per diminuire il fastidioso dolore e bruciore dei primi tempi. Sotto la garza potranno comparire alcune crosticine, che non bisogna assolutamente toccare per non lasciare segni indelebili, che cadranno comunque nel giro di qualche giorno senza lasciare segni.

Domanda: Quali sono le tecniche più evolute e sicure per rimuovere un tatuaggio?

Risposta: La tecnica più evoluta, sicura ed efficace per eliminare un tatuaggio è tramite il Picolaser, strumento molto preciso. Questa tecnologia ancora non è arrivata in Italia dove la tecnica più moderna è quella che utilizza i Laser Q-Switched basati sulla variazione delle lunghezze d’onda del loro raggio.

Domanda: Quanto tempo occorre per rimuovere un tatuaggio?

Risposta: Il tempo che occorre per rimuovere un tatuaggio è variabile e dipende da vari fattori:

  • grandezza,
  • colori utilizzati. I colori scuri sono più semplici da eliminare (nero e blu) mentre quelli più chiari come il giallo e il verde sono più difficili da eliminare completamente,
  • bravura del tatuatore. Risultano più difficili da eliminare i tatuaggi eseguiti da un professionista in quanto sono profondi mentre un tatuatore amatoriale in genere rimane in superficie.

In genere per eliminare un piccolo tatuaggio non colorato sono sufficienti tre o quattro sedute, mentre un tatuaggio grande e colorato necessiterà di un numero superiore di interventi.

Domanda: Perché si impiega tanto tempo per eliminare un tatuaggio?

Risposta: Non è possibile terminare il lavoro in una sola seduta per non tenere troppo sotto stress la pelle. Tra una seduta e l’altra bisogna aspettare che passi il gonfiore e l’arrossamento cutaneo.

Domanda: Quanto costa eliminare un tatuaggio?

Risposta: I prezzi per la rimozione di un tatuaggio sono molto variabili a seconda del tipo di tatuaggio (grandezza, colori utilizzati, età) e del centro a cui ci rivolgiamo. Quindi è consigliabile sentire alcuni centri differenti anche per valutare la professionalità degli operatori.

La cura del tatuaggio

la-tecnica-moderna-per-la-rimozione-dei-tatuaggiDomanda: Ho da poco fatto un tatuaggio. Devo seguire accorgimenti particolari per la sua cura?

Risposta: Assolutamente sì! I giorni seguenti il trattamento sono molto delicati per non essere colpiti da infezioni pericolose e per garantire la perfetta riuscita del tatuaggio. Essere superficiali in quei giorni potrebbe comportare danni irreparabili e permanenti alla pelle.

Domanda: Quali accorgimenti bisogna seguire subito dopo aver fatto un nuovo tatuaggio?

Risposta: Subito dopo l’operazione il tatuatore pulirà in maniera accurata la zona interessata e vi applicherà una benda sterilizzata per garantirne la protezione e prevenirne l’attacco da germi e altri agenti esterni. Ricordiamo però che una volta usciti dal negozio sarà nostra cura trattare il tatuaggio nella maniera giusta per non comprometterne il risultato. Quindi è necessario seguire con estrema attenzione tutti i consigli che ci vengono forniti.

In particolare non bisogna rimuovere la benda troppo in fretta e dobbiamo aspettare di essere arrivati a casa o comunque in un ambiente sano e pulito. Sarà necessario lavarci accuratamente le mani con un sapone antibatterico (se non l’abbiamo è meglio passare prima in farmacia) e quindi possiamo rimuovere delicatamente la benda. Laveremo il tatuaggio con acqua tiepida, asciugheremo la pelle con un asciugamano ben pulito e la lasceremo un po’ all’aria per farla respirare prima di applicarci la crema protettiva. A questo punto non è più necessario coprire il tatuaggio e sarà sufficiente proteggerlo dalla polvere e dai raggi solari con un vestito largo e leggero. La benda la dovremmo rimettere solo se siamo costretti a frequentare luoghi poco puliti, magari per ragioni lavorative. La crema la applicheremo di nuovo la sera prima di andare a letto.

Domanda: Ho da poco fatto un nuovo tatuaggio e noto che fuoriescono liquidi e gocce di sangue. Mi devo preoccupare?

Risposta: I primi giorni saranno possibili piccole fuoriuscite di liquidi e sangue dalla pelle sotto il tatuaggio ma, in genere, non c’è da preoccuparsi. Soltanto se queste perdite sono eccessive ci recheremo dal tatuatore per un controllo.

Domanda: Ho un nuovo tatuaggio e sulla pelle ci sono delle piccole croste. Le devo levare?

Risposta: Assolutamente no! Alcune crosticine sono nella normalità in quanto dalla pelle possono fuoriuscire gocce di sangue e non vanno toccate o levate per non rovinare il tatuaggio. Cadranno da sole nel giro di qualche giorno.

Domanda: Ho un tatuaggio fatto da poco. Mi posso fare la doccia?

Risposta: È importante che il tatuaggio non venga a contatto con l’acqua, quindi è preferibile non farsi la doccia o il bagno completo per qualche giorno (lavatevi a pezzi!). Se proprio siete costretti a farvi la doccia dovete coprire il tatuaggio con la pellicola trasparente per alimenti e fare attenzione a non farci entrare l’acqua.

Domanda: Posso praticare sport dopo aver fatto un nuovo tatuaggio?

Risposta: È possibile praticare sport ma bisogna prestare un po’ di attenzione. In particolare bisogna evitare tutti gli sport acquatici in piscina o al mare e tutti gli sport che, a causa del movimento, potrebbero irritare la pelle.

cura-del-tatuaggio-comportamenti-consigliati-ed-errori-da-evitareDomanda: Posso prendere il sole nei giorni seguenti in cui si ho fatto un nuovo tatuaggio?

Risposta: I raggi solari diretti sul tatuaggio andrebbero evitati nel periodo di “convalescenza”. Se siamo costretti a stare all’aperto è importante coprire con una garza il tatuaggio.

Domanda: Sento prurito e un po’ di fastidio nella zona in cui c’è il tatuaggio nuovo. È normale?

Risposta: Sentire bruciore e prurito nel periodo di convalescenza è un fatto normale ma bisogna evitare di grattarsi in quanto si potrebbe infettare la pelle (molto delicata in quanto ha subito unì’operazione) e si  potrebbero staccare le crosticine rovinando permanentemente il tatuaggio.

Domanda: Mi hanno detto che i giorni seguenti l’operazione per fare un nuovo tatuaggio sono molto delicati. Come faccio a sapere se un tatuaggio è infetto?

Risposta: I giorni seguenti dopo aver fatto un tatuaggio sono i più delicati ed è normale sentire un po’ di fastidio, provare una sensazione di leggero bruciore e vedere la pelle arrossata intorno al tatuaggio. Bisogna però prestare attenzione ad alcuni sintomi specifici che indicano che è in corso un’infezione:

  • la pelle si infiamma eccessivamente,
  • il tatuaggio inizia a deformarsi,
  • il dolore non è più sopportabile e non si affievolisce,
  • abbiamo qualche linea di febbre (segnale tangibile che il nostro organismo sta combattendo una lotta contro qualche infezione),
  • dalla pelle sotto il tatuaggio fuoriesce pus e liquido,
  • la pelle intorno al tatuaggio emana cattivi odori.

Domanda: Come mi devo comportare se sono presenti i sintomi di un’infezione?

Risposta: Bisogna recarsi immediatamente nel laboratorio in cui abbiamo fatto il tatuaggio per una visita di controllo. Se ci rendiamo conto che abbiamo sbagliato a scegliere il tatuatore e non ci trasmette abbastanza fiducia sarà opportuno optare per una visita da un dermatologo esperto.



Fonte: https://www.idoctors.it/blog/tatuaggi-le-domande-piu-frequenti-sui-tatuaggi-faq/

Nessun commento:

Posta un commento