mercoledì 5 ottobre 2016

Fumo in gravidanza: qualche sigaretta di meno e i tuoi figli ti ringrazieranno

Certo per i fumatori e per le fumatrici non è una buona notizia, se magari una sigaretta dopo i pasti o prima di andare a dormire rilassa,  o se sei nel traffico e non puoi mangiarti le unghie e diventi nervoso, allora forse è meglio una caramella!

Le prime sigarette si accendono ancora adolescenti, senza pensarci due volte, ma lo sapevate che il tabagismo incide tra il 10 e il 50% a seconda delle classi sociali, da quelle più disagiate a quelle benestanti? Nei pacchetti di sigaretta è riportato: “IL FUMO E’ DANNOSO o IL FUMO NUOCE ALLA TUA SALUTE”. Come può nuocere e quando è più importante smettere? E’ quello che cercheremo di chiarire. 

Quanto influisce il fumo sulla fertilità femminile?

fumoE’ bene sapere che il fumare comporta l’esposizione a sostanze contenenti agenti biologicamente attivi quali la nicotina, gli idrocarburi, il monossido di carbonio, il benzene, i metalli pesanti, ed altro ancora.

Attualmente più di uno studio ha dimostrato quanto il fumo possa nuocere alla fertilità di una donna.

Infatti, nelle donne fumatrici di più di 20 sigarette al giorno, il ciclo è spesso anovulatorio o si verificano insufficienze nel corpo luteo. Le stesse problematiche, ma in misura minore, si hanno se la donna fuma più di 10 sigarette.

Inoltre anche la menopausa solitamente anticipa nelle donne fumatrici presentandosi nelle forme precoci.

Cosa comporta il fumo durante la gravidanza?

Le complicanze in gravidanze derivano molto spesso dal fatto che le donne fumano: c’è un’alta percentuale di rischio di interrompere la gravidanza, di distaccare la placenta con conseguente emorragia.

Potrebbero non mancare problemi negli scambi tra feto e mamma o malformazioni fetali o placenta previa come infine patologie dovute ad insufficienze cardiache nella mamma e nel nascituro.

Si potrebbero inoltre verificare ritardi di crescita, bimbi che alla nascita hanno un peso inferiore, un diametro addominale più corto della media, anomalie neurologiche alla nascita.

Sembra che i bimbi nati da madri fumatrici incontrino difficoltà intellettive e cognitive all’età di 3 o 4 anni, almeno a quanto risulta da alcuni test provati su bambini di questa fascia di età.

A carico dell’apparato respiratorio, i ricercatori hanno scoperto un numero maggiore di bambini, figli di donne fumatrici o coppie fumatrici, che soffrono di asma, bronchiti, broncopolmoniti ed enfisema in età adulta.

Quanto all’apparato cardiocircolatorio emergono dati relativi all’incidenza di precoci ipertensioni o di problemi venosi.

Quali strategie si possono usare per ridurre i danni del fumo in gravidanza?

fumo stopForse bisognerebbe partire dal dare informazioni sui danni del fumo nella coppia, nella donna e nei figli futuri.

Le campagne dovrebbero essere tali da far cessare il fumo anche alle donne più restie, convincendole sulle conseguenze alle quali vanno incontro loro e i loro figli in futuro da piccoli e da adulti.

Bisognerebbe che l’abitudine di fumare 10 o 20 sigarette al giorno cambiasse già in età giovanile, e, soprattutto prima di iniziare la gravidanza: la fascia tra i 25 e i 30 anni sembra essere la più previdente tanto da smettere di fumare più facilmente.

Se si è in gravidanza, si hanno maggiori difficoltà poiché le terapie alternative alla nicotina sono sconsigliate e le sigarette elettroniche non sono efficaci. Talvolta sembra che le donne prima di una gravidanza smettano di fumare per poi riprendere a farlo dopo il parto.

Dal momento che ad essere nocivo è sia il fumo attivo che il fumo passivo, bisognerebbe intervenire sulla sfera psicologica.

Se il fumo di sigaretta è dovuto a stress, ansia o noia, si può trovare una più sana alternativa leggendo un libro, ascoltando la musica, portare a spasso un animale domestico, ricorrere all’enigmistica o usare il telefono per chiamare un amico.

C’è anche chi ritiene rilassante andare in palestra o in piscina; queste attività costituiscono un’ottima soluzione nel rispetto di una vita sana a condizione non si ecceda.

Cosa causa esattamente il tabacco?

Il consumo e l’abuso di tabacco implica una drastica riduzione delle vitamine e di sali minerali che abbiamo ed influiscono negativamente sulla possibilità di concepire un figlio. Lo zinco, il selenio e la vitamina C sono indispensabili e regolano le funzionalità ormonali.

E’ anche per questo che la menopausa arriva prima del tempo e gli ovuli vengono fecondati con difficoltà.

Se nelle donne il fumo influisce sulla produzione ormonale e dunque in età fertile come infine sulla comparsa precoce della menopausa, nell’uomo il fumo causa spesso la diminuzione della motilità e del numero degli spermatozoi e, dunque, è uno dei fattori che può accentuare l’impotenza.

Dal momento che, il fumo attivo o passivo può influire negativamente sulla coppia che intende concepire un figlio, è opportuno che entrambi smettano di fumare.

E’ importante condurre una vita sana sia prima di concepire che dopo, durante l’allattamento, poiché il tabagismo è pericoloso sia per le future mamme che per i neonati e futuri bambini. E’ stato dimostrato che l’incidenza delle malattie dell’apparato respiratorio fino ai tumori polmonari è più alta nelle coppie in cui la mamma, il padre o entrambi fumano, ed è caldamente raccomandata l’astensione dal fumo in favore di una vita sana per se stessi e per le generazioni future.

Infatti, i rischi fetali (dall’interruzione involontaria di gravidanza, al ritardo di crescita, fino ad una vita piuttosto breve già neonati) sono correlati al numero di sigarette fumate giornalmente, sia che si tratti di fumo attivo che di fumo passivo. Ogni coppia dovrebbe essere sempre informata sulle conseguenze date dal fumo ed incoraggiata all’astensione.

In altre parole andrebbero presentate loro valide argomentazioni al fine di renderle consapevoli di quali alternative permetterebbero loro di affrontare meglio una gravidanza e il puerperio.

Fonte:

www.nostrofiglio.it



Fonte: https://www.idoctors.it/blog/fumo/

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