L’ ernia femorale compare quando si viene a creare un punto debole nella parete interna che contiene gli organi addominali, con una successiva fuoriuscita di una parte dell’intestino.
È importante, al manifestarsi dei primi sintomi, richiedere con urgenza un consulto medico per evitare di incorrere in gravi complicanze.
Ernia femorale: perché compare
L’ernia femorale, nota anche come ernia crurale, si manifesta in genere quando i muscoli addominali sono affaticati o danneggiati.
La zona in cui compare è localizzata in un’area più in basso rispetto alla piega inguinale, chiamata zona “femorale” o”crurale”, area che per motivi anatomici è soggetta ad essere in genere più debole. Generalmente, quando si crea un’apertura a causa di questa debolezza, è la parte del piccolo intestino che tende a fuoriuscire.
L’indebolimento potrebbe essere dovuto a fattori congeniti, ad un invecchiamento naturale del tessuto, o anche a cause esterne come ad esempio uno sforzo molto intenso.
L’ernia femorale compare con più frequenza nelle donne dopo i 30 anni, e con un’incidenza maggiore nelle donne che hanno avuto una gravidanza; questo a causa della conformazione fisica femminile tendenzialmente più soggetta ad un indebolimento di questa zona.
Inoltre le persone più a rischio sono i soggetti in sovrappeso, stitici, che non svolgono con regolarità attività fisica ma seguono una vita piuttosto sedentaria, o soggetta a sforzi molto intensi.
Se notiamo comparire questi sintomi, rivolgiamo con tempestività ad un medico per una visita di controllo.
Ernia femorale: sintomi
In alcuni casi potrebbero anche non manifestarsi sintomi particolari, ma in genere, l’ernia femorale si manifesta con:
- dolore locale intenso,
- rigonfiamento (in genere sulla coscia al di sotto della vena femorale),
- forte dolore allo stomaco,
- nausea, vomito,
- senso di disagio,
- “mollezza” nella zona dell’inguine,
- difficoltà nel mantenere una posizione eretta.
Il dolore è dovuto principalmente alla compressione che si genera per le dimensioni ridotte della porta erniaria, piccola apertura dalla quale fuoriesce il contenuto dell’ernia.
Ernia femorale: come si cura
Il medico in genere effettua la diagnosi mediante la palpazione dell’area interessata. Potrebbe anche richiedere un’ecografia nella zona inguinale e addominale per confermare la diagnosi.
In base al parere degli esperti le ernie femorali tendono ad ingrossarsi con il passare del tempo, e difficilmente regrediscono da sole, ma necessitano di cure mediche, a meno che non siano di dimensioni molto ridotte.
Nel caso in cui il medico constata che l’ernia è molto piccola, potrebbe anche cercare di reinserirla in sede mediante delle tecniche manuali.
Generalmente però la cura è principalmente di tipo chirurgico. L’intervento può essere effettuato in via laparoscopica o in via tradizionale, generalmente in anestesia totale.
L’intervento di tipo laparoscopico prevede incisioni di dimensioni ridotte e viene effettuato inserendo internamente una telecamera (laparoscopio) ed altri strumenti operatori.
L’intervento di tipo tradizionale prevede un’incisione in corrispondenza della regione femorale, e la riparazione della lacerazione della parete addominale, nei casi in cui l’apertura sia di dimensioni ridotte, mediante l’inserimento di una “plastica” per compensare la piccola apertura della parete addominale indebolita e l’inserimento di alcuni punti di sutura. Nei casi in cui, invece, le dimensioni del difetto della parete addominale siano di dimensioni più elevate, allora potrebbe essere necessario posizionare una rete o un plug, anche per evitare eventuali recidive.
L’ernia femorale potrebbe, se non curata, essere oggetto di gravi complicanze come lo strozzamento e l’incarceramento dell’ernia.
Fonte: https://www.idoctors.it/blog/ernia-femorale/
Nessun commento:
Posta un commento