giovedì 6 ottobre 2016

Ernia femorale: cause, sintomi e cure

L’ ernia femorale compare quando si viene a creare un punto debole nella parete interna che contiene gli organi addominali, con una successiva fuoriuscita di una parte dell’intestino.

È importante, al manifestarsi dei primi sintomi, richiedere con urgenza un consulto medico per evitare di incorrere in gravi complicanze.

Ernia femorale: perché compare

ernia femoraleL’ernia femorale, nota anche come ernia crurale, si manifesta in genere quando i muscoli addominali sono affaticati o danneggiati.

La zona in cui compare è localizzata in un’area più in basso rispetto alla piega inguinale, chiamata zona “femorale” o”crurale”, area che per motivi anatomici è soggetta ad essere in genere più debole. Generalmente, quando si crea un’apertura a causa di questa debolezza, è la parte del piccolo intestino che tende a fuoriuscire.

L’indebolimento potrebbe essere dovuto a fattori congeniti, ad un invecchiamento naturale del tessuto, o anche a cause esterne come ad esempio uno sforzo molto intenso.

L’ernia femorale compare con più frequenza nelle donne dopo i 30 anni, e con un’incidenza maggiore nelle donne che hanno avuto una gravidanza; questo a causa della conformazione fisica femminile tendenzialmente più soggetta ad un indebolimento di questa zona.

Inoltre le persone più a rischio sono i soggetti in sovrappeso, stitici, che non svolgono con regolarità attività fisica ma seguono una vita piuttosto sedentaria, o soggetta a sforzi molto intensi.

Se notiamo comparire questi sintomi, rivolgiamo con tempestività ad un medico per una visita di controllo.

Ernia femorale: sintomi

In alcuni casi potrebbero anche non manifestarsi sintomi particolari, ma in genere, l’ernia femorale si manifesta con:

  • dolore locale intenso,
  • rigonfiamento (in genere sulla coscia al di sotto della vena femorale),
  • forte dolore allo stomaco,
  • nausea, vomito,
  • senso di disagio,
  • “mollezza” nella zona dell’inguine,
  • difficoltà nel mantenere una posizione eretta.

Il dolore è dovuto principalmente alla compressione che si genera per le dimensioni ridotte della porta erniaria, piccola apertura dalla quale fuoriesce il contenuto dell’ernia.

Ernia femorale: come si cura

ernia femorale cureIl medico in genere effettua la diagnosi mediante la palpazione dell’area interessata. Potrebbe anche richiedere un’ecografia nella zona inguinale e addominale per confermare la diagnosi.

In base al parere degli esperti le ernie femorali tendono ad ingrossarsi con il passare del tempo, e difficilmente regrediscono da sole, ma necessitano di cure mediche, a meno che non siano di dimensioni molto ridotte.

Nel caso in cui il medico constata che l’ernia è molto piccola, potrebbe anche cercare di reinserirla in sede mediante delle tecniche manuali.

Generalmente però la cura è principalmente di tipo chirurgico. L’intervento può essere effettuato in via laparoscopica o in via tradizionale, generalmente in anestesia totale.

L’intervento di tipo laparoscopico prevede incisioni di dimensioni ridotte e viene effettuato inserendo internamente una telecamera (laparoscopio) ed altri strumenti operatori.

L’intervento di tipo tradizionale prevede un’incisione in corrispondenza della regione femorale, e la riparazione della lacerazione della parete addominale, nei casi in cui l’apertura sia di dimensioni ridotte, mediante  l’inserimento di una “plastica” per compensare la piccola apertura della parete addominale indebolita e l’inserimento di alcuni punti di sutura. Nei casi in cui, invece, le dimensioni del difetto della parete addominale siano di dimensioni più elevate, allora potrebbe essere necessario posizionare una rete o un plug, anche per evitare eventuali recidive.

L’ernia femorale potrebbe, se non curata, essere oggetto di gravi complicanze come lo strozzamento e l’incarceramento dell’ernia.



Fonte: https://www.idoctors.it/blog/ernia-femorale/

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