lunedì 31 ottobre 2016

Seriebelle: Transparent, “diverso” a chi?

Transparent è una serie tv prodotta da Amazon prime, la piattaforma di streaming sul modello Netflix che fa capo al colosso mondiale dello shopping. Nel 2014 esordisce in America e siamo già alla terza serie, pubblicata a Settembre 2016; in Italia abbiamo il solito ritardo: prime due serie disponibili su Sky Atlantic, mentre l’ultima arriverà solo nel 2017. Ogni stagione è composta da 10 episodi da 30 minuti ciascuno, la durata perfetta per un “binge watching” autunnale selvaggio.

Si tratta di una serie TV essenzialmente corale, ma con una punta di diamante assoluta: il superlativo Jeffrey Tambor (l’avete mai visto in Arrested development?) che in Transparent è un capofamiglia compassato, mite, di profonde radici ebree, docente universitario e uomo di cultura. Mort Pfefferman, questo il suo nome, ha però un segreto che svela immediatamente: si sente donna, si è sempre sentito tale e decide di svelarlo alla sua famiglia per vivere finalmente la vita che vuole. Lo comunica alla moglie, una bravissima Judith Light, e poi ai tre figli grandi, e tutto sembra andare per il meglio, ma la quotidianità e la difficile strada verso il cambiamento prendono il sopravvento. Le vicende dei singoli personaggi si intrecciano e si complicano attorno alla transizione di Mort.

Transparent è una serie diversa sulla diversità, l’accettazione e la vita, quel treno che ti investe mentre sei preoccupato di andare bene per la società che vivi. Autrice e regista la scrittrice Jill Soloway: americana, bisessuale, femminista e attivista per i diritti civili. Colei che, quando ha accettato l’Emmy award per Outstanding directing for a comedy series a Settembre 2016, ha gridato dalla felicità rivendicando non solo la sua vittoria, ma anche quella di un progetto che parla di omosessualità e transessualità senza ipocrisie.

Transparent porta al centro dell’attenzione le tematiche dei transessuali, degli omosessuali, delle persone di colore, insomma di tutte quelle minoranze che non trovano spazio ed espressione nella tv convenzionale. Ma convenzionale per chi poi? Il mondo si cambia anche nelle piccole cose e il potere comunicativo che questa serie Tv ha ne è la testimonianza. Non c’è, però, voyeurismo del diverso, ci sono piuttosto storie personali che raccontano questi nuovi eroi della società americana. Al diavolo la perfezione al quale il cinema americano ci ha abituati, al diavolo il patriarcato, una frottola che continuano a propinarci da generazioni. In Transparent il patriarcato viene distrutto a colpi di sofferenza, quella di un uomo di mezza età che affronta una transizione totale. Attorno a lui una famiglia profondamente ebrea che combatte il bigottismo e la rigidità della società pur con tutti i suoi limiti.

Maura Pfefferman Transparent

I tre figli e la moglie di Mort, lasciatemelo dire, sono egoisti e emotivamente instabili, ma non li odio, anzi. C’è un po’ della famiglia Pfefferman in tutti noi. Di sfondo la comunità LGBT, quella fittizia della narrazione e quella reale che la Soloway stessa vive nel suo privato, con tutto il suo trasporto e i suoi limiti. 


In Transparent c’è la volontà precisa di portare avanti una rivoluzione culturale necessaria: non esiste il diverso da demonizzare, esistono le individualità e ciascuna di esse è sempre in continua evoluzione.

Date una possibilità a Transparent, tuffatevi nei colori caldi della sua fotografia e lasciate che vi commuova (e succede molto spesso, fidatevi).

Cosabella
Transparent batte un primato inedito: vi toccherà il cuore già con la sigla.

Cosabrutta
Il solito ritardo con cui viene messo in onda in Italia.

Il nostro personaggio preferito
Mort Pfefferman, ovviamente, ma anche il rabbino capo della comunità, Raquel Fein, fragile e fortissima allo stesso tempo.

Consigliata per chi
Ha voglia di allargare i propri orizzonti e conoscere storie nuove mai trattate nella Tv americana prima d’ora.

Da abbinare a
Una lettura consigliata: Maggie Nelson, Gli argonauti edito da Il Saggiatore. L’autrice è una scrittrice, docente universitaria americana legata alla Soloway per l’attivismo femminista e LGBT, ma anche per semplici amicizie in comune (uno dei suoi collaboratori è Silas Howard, regista di alcuni degli episodi della seconda serie di Transparent). La sua è una biografia, ma anche un saggio sull’amore, quello con l’artista transessuale Harry Dodge, e una performance artistica. Una lezione sulla modernità che porta l’attenzione sui temi della comunità LGBT e per questo molto vicina alla scrittura di Transparent.

maura-pfefferman

Sempre sullo stesso tema:

Quando bellezza vuol dire integrazione

L'articolo Seriebelle: Transparent, “diverso” a chi? sembra essere il primo su Cosebelle magazine - Femminile, indipendente, brillante.



Fonte: http://www.cosebellemagazine.it/2016/10/31/seriebelle-transparent-diverso/

Seriebelle: Transparent, “diverso” a chi?

Transparent è una serie tv prodotta da Amazon prime, la piattaforma di streaming sul modello Netflix che fa capo al colosso mondiale dello shopping. Nel 2014 esordisce in America e siamo già alla terza serie, pubblicata a Settembre 2016; in Italia abbiamo il solito ritardo: prime due serie disponibili su Sky Atlantic, mentre l’ultima arriverà solo nel 2017. Ogni stagione è composta da 10 episodi da 30 minuti ciascuno, la durata perfetta per un “binge watching” autunnale selvaggio.

Si tratta di una serie TV essenzialmente corale, ma con una punta di diamante assoluta: il superlativo Jeffrey Tambor (l’avete mai visto in Arrested development?) che in Transparent è un capofamiglia compassato, mite, di profonde radici ebree, docente universitario e uomo di cultura. Mort Pfefferman, questo il suo nome, ha però un segreto che svela immediatamente: si sente donna, si è sempre sentito tale e decide di svelarlo alla sua famiglia per vivere finalmente la vita che vuole. Lo comunica alla moglie, una bravissima Judith Light, e poi ai tre figli grandi, e tutto sembra andare per il meglio, ma la quotidianità e la difficile strada verso il cambiamento prendono il sopravvento. Le vicende dei singoli personaggi si intrecciano e si complicano attorno alla transizione di Mort.

Transparent è una serie diversa sulla diversità, l’accettazione e la vita, quel treno che ti investe mentre sei preoccupato di andare bene per la società che vivi. Autrice e regista la scrittrice Jill Soloway: americana, bisessuale, femminista e attivista per i diritti civili. Colei che, quando ha accettato l’Emmy award per Outstanding directing for a comedy series a Settembre 2016, ha gridato dalla felicità rivendicando non solo la sua vittoria, ma anche quella di un progetto che parla di omosessualità e transessualità senza ipocrisie.

Transparent porta al centro dell’attenzione le tematiche dei transessuali, degli omosessuali, delle persone di colore, insomma di tutte quelle minoranze che non trovano spazio ed espressione nella tv convenzionale. Ma convenzionale per chi poi? Il mondo si cambia anche nelle piccole cose e il potere comunicativo che questa serie Tv ha ne è la testimonianza. Non c’è, però, voyeurismo del diverso, ci sono piuttosto storie personali che raccontano questi nuovi eroi della società americana. Al diavolo la perfezione al quale il cinema americano ci ha abituati, al diavolo il patriarcato, una frottola che continuano a propinarci da generazioni. In Transparent il patriarcato viene distrutto a colpi di sofferenza, quella di un uomo di mezza età che affronta una transizione totale. Attorno a lui una famiglia profondamente ebrea che combatte il bigottismo e la rigidità della società pur con tutti i suoi limiti.

Maura Pfefferman Transparent

I tre figli e la moglie di Mort, lasciatemelo dire, sono egoisti e emotivamente instabili, ma non li odio, anzi. C’è un po’ della famiglia Pfefferman in tutti noi. Di sfondo la comunità LGBT, quella fittizia della narrazione e quella reale che la Soloway stessa vive nel suo privato, con tutto il suo trasporto e i suoi limiti. 


In Transparent c’è la volontà precisa di portare avanti una rivoluzione culturale necessaria: non esiste il diverso da demonizzare, esistono le individualità e ciascuna di esse è sempre in continua evoluzione.

Date una possibilità a Transparent, tuffatevi nei colori caldi della sua fotografia e lasciate che vi commuova (e succede molto spesso, fidatevi).

Cosabella
Transparent batte un primato inedito: vi toccherà il cuore già con la sigla.

Cosabrutta
Il solito ritardo con cui viene messo in onda in Italia.

Il nostro personaggio preferito
Mort Pfefferman, ovviamente, ma anche il rabbino capo della comunità, Raquel Fein, fragile e fortissima allo stesso tempo.

Consigliata per chi
Ha voglia di allargare i propri orizzonti e conoscere storie nuove mai trattate nella Tv americana prima d’ora.

Da abbinare a
Una lettura consigliata: Maggie Nelson, Gli argonauti edito da Il Saggiatore. L’autrice è una scrittrice, docente universitaria americana legata alla Soloway per l’attivismo femminista e LGBT, ma anche per semplici amicizie in comune (uno dei suoi collaboratori è Silas Howard, regista di alcuni degli episodi della seconda serie di Transparent). La sua è una biografia, ma anche un saggio sull’amore, quello con l’artista transessuale Harry Dodge, e una performance artistica. Una lezione sulla modernità che porta l’attenzione sui temi della comunità LGBT e per questo molto vicina alla scrittura di Transparent.

maura-pfefferman

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Quando bellezza vuol dire integrazione

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L’inquinamento fa male alla pelle quanto i raggi UV?! Quali sono gli effetti e come correre ai ripari!

Ciao a tutte!

Oggi torniamo a parlare di pelle e skin-care, in particolar modo degli effetti che ha l’inquinamento sulla cute a lungo termine! Sappiamo tutte quanto gli agenti atmosferici facciano male alla pelle e, se i raggi UV erano per noi una minaccia, sappiate che l’inquinamento non è da meno e sarà dunque necessario correre ai ripari e mettere in pratica qualche piccolo accorgimento.

In questo post vi diremo quali sono gli effetti dell’inquinamento sulla pelle e vi faremo vedere quali sono i prodotti e i rimedi adatti per purificare la cute dalle tossine dannose per la nostra salute.
Se l’argomento vi interessa e siete curiose di saperne di più, allora non vi resta che continuare a leggere il post!

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IL PEGGIOR NEMICO DELLA PELLE!

Studi recenti hanno dimostrato che il peggior nemico della pelle non è più il sole, bensì l’inquinamento atmosferico che oltre a influire sulla salute e in particolar modo su quella dei polmoni pare che sia all’origine dell’invecchiamento cutaneo, della pelle disidratata e dell’insorgere di brufoli e acne.

Tutte le varie sostanze inquinanti creano degli effetti deleteri sulla cute.
L’ozono e gli ossidi di azoto provocano infiammazioni rendendo la pelle irritata ed estremamente reattiva.

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Il monossido di carbonio è responsabile della cosiddetta “ipossia tessutale” cioè il carente apporto di ossigeno ai tessuti. Inoltre fa anche rallentare il metabolismo della pelle e ci ritroviamo con l’incarnato spento e grigiastro, la nostra pelle invecchia precocemente e si secca in modo preoccupante.

Un’altra sostanza poi, il biossido di zolfo, danneggia il film idrolipidico della pelle (barriera protettiva naturale della cute) rendendola irritata e sensibile.
Le particelle e i pulviscoli in sospensione possono provocare irritazioni ed allergie.

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Insomma come potete immaginare si tratta di una condizione davvero a rischio specialmente per la stragrande maggioranza di persone che vive nelle città e in particolar modo in quelle con un tasso elevato di smog.

LE CONSEGUENZE DELL’INQUINAMENTO SULLA PELLE

Una delle prime conseguenze dell’inquinamento sulla pelle è il generarsi dei cosiddetti radicali liberi che provocano numerosi danni a carico della cute favorendo soprattutto l’invecchiamento della pelle.

Alcuni studi scientifici hanno poi evidenziato gli effetti negativi dell’inquinamento sull’idratazione e sull’eccessiva desquamazione della pelle che è quindi soggetta a perdere elasticità e luminosità ed essendo più vulnerabile può facilmente arrossarsi e macchiarsi.

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Secondo infatti uno studio pubblicato sul Journal For Investigative Dermatology, smog e agenti inquinanti favoriscono l’aumento fino al 20% dell’insorgenza di macchie sulla pelle e rughe.

Nella ricerca sono stati confrontati due gruppi di donne che avevano trascorso gli ultimi 24 anni della loro vita in città e in campagna. Si era appunto scoperto che quest’ultime avevano meno rughe e iper-pigmentazione in viso.

Dunque ragazze, queste erano solo le cause e gli effetti dell’inquinamento sulla pelle. Cosa fare per correre ai ripari e per rimediare ai danni che lo smog provoca sulla nostra pelle? Qual è la routine adatta a noi e quali sono i trattamenti specifici? Se siete curiose di scoprirlo andate a pagina due!

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Fonte: http://blog.cliomakeup.com/2016/10/inquinamento-fa-male-pelle/

Smalto ribes nero: il colore magnifico che tutte vogliono (e che vorrete anche voi)!

Ciao a tutte!

Girovagando per il web (e anche da Sephora & Co.) non abbiamo potuto fare a meno di notare che c’è uno smalto che hanno proposto quasi tutte le case cosmetiche nelle nuove collezioni autunno-inverno… Ed è un colore che ci è piaciuto da impazzire!

Leggermente più freddo del melanzana e più viola dei vari burgundy e bordeaux, ricorda più il colore dell’uva, dei mirtilli o, appunto, del ribes nero! Troviamo che sia bellissimo su tutte le carnagioni e mooooolto sexy; esiste sia in versione lucida e creamy, sia in quel finish metallizzato che sembra proprio essere il must-have di questo inverno.

Da brand a brand il colore può virare più al prugna o al bordeaux, ma rimane essenzialmente uno splendido punto di viola… Signore, ecco a voi i migliori smalti color ribes nero per l‘inverno 2016!

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SALLY HANSEN TROUBLEMAKER, SMALTO CREAMY E LUCIDISSIMO

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E partiamo con uno degli smalti che più ci è piaciuto in questa conturbante nuance: Sally Hansen Troublemaker (letteralmente “Piantagrane”) è una sfumatura bellissima che, come spesso accade con questo colore, cambia a seconda delle luci risultando più viola o più marrone, più chiaro o più scuro. Necessita di due mani per essere perfetto e, come tutti gli smalti del brand, ha una durata niente male (almeno secondo le review che abbiamo letto online). Prezzo: circa 7€

CON NAIL ART GLITTER: MOONLIGHT BERRIAGE DI CATRICE

cliomakeup-smalto-viola-2016-3-catriceCatrice Moon Rock Effect Nail Lacquer in 05 Moonlight Berriage. Prezzo: 2,95€. Credits: @zaphiraw.de

Se amate gli scintillii e una manicure un po’ rock e metallizzata, potrebbe piacervi parecchio il nuovo smalto Moonlight Berriage della nuova limited edition di Catrice, Moon Rock Effect. Il risultato può piacere o meno, ma dalle recensioni pare che l’effetto finale si ottenga facilmente con due passate e che duri a lungo; si raccomanda l’uso di una base – sempre consigliabile, peraltro, quando si applicano smalti scuri.

DALLA NUOVA COLLEZIONE DI OPI, KERRY BLOSSOM

Abbiamo già parlato – nell’articolo sulle collezioni di smalti autunnali – della nuova e splendida edition di OPI, Washington DC, realizzata in collaborazione con l’attrice Kerry Washington. Tra i 15 (!) nuovi colori c’è anche uno splendido viola scuro, Kerry Blossom: attenzione, si tratta di un’edizione limitata, quindi se ve ne siete già innamorate vi conviene non farvelo scappare!

cliomakeup-smalto-viola-2016-4-opiLo trovate su Amazon.it a 15€

METALLICO E OPACO: PUPA METALLIC MAT IN FOREVER PLUM

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Ad un finish molto attuale, metallico e opaco, è dedicata una nuova edizione limitata di smalti Pupa, la Metallic Mat. Se vi piace questo effetto tridimensionale e contemporaneo, ci sono 12 diverse tonalità tra cui un bellissimo color ribes nero: Forever Plum! Prezzo consigliato: 6,90€

Ragazze, non siamo nemmeno a metà della nostra carrellata di smalti in questo viola così bello e adatto all’autunno-inverno. Nella prossima pagina trovate atre 5 proposte tra brand medi ed economici.

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Torta di mele con mandorle e uvetta

Quando si pensa ad un dolce che sa di casa e di momenti felici inevitabilmente viene in mente la torta di mele, per me è così. Un dolce genuino, semplice e discreto, soffice, dal sapore rustico. Di questa torta esistono veramente infinite versioni: quella che vi propongo oggi è preparata con l’aggiunta della farina di farro, particolarmente indicata nella preparazioni di dolci da forno e perfetta anche se volete provare una variazione un po’ rustica di questa ricetta con mele e ricotta.

La torta di mele è un dolce che evoca ad ognuno di noi ricordi, ne sono certa, già con il suo dolce profumo sa risvegliare tutte le sensazioni più belle. Anche una brutta giornata di pioggia può diventare un giorno da ricordare se a tenerci compagnia c’è una fetta di questa torta insieme a una tazza del nostro tè preferito! Questi sono i piccoli gesti che ci fanno stare bene e che ogni tanto è giusto concedersi,  una coccola per affrontare i primi freddi!

torta mele mandorle uvetta

Ingredienti per una teglia da 24 cm

200 g di farina 00

150 g di farina di farro

200 g di zucchero di canna

100 g di burro morbido

50 g di miele di acacia

1 bustina di lievito per dolci

1/2 bicchiere di spremuta di arancia

3 mele

2 cucchiai di uvetta

2 cucchiai di scaglie di mandorle

1 pizzico di sale

 

Preriscaldate il forno a 180°

In una ciotola sbattete con una frusta elettrica le uova con lo zucchero fino a rendere il composto chiaro e spumoso, aggiungete il burro morbido poco alla volta sempre mescolando e successivamente il miele con il succo d’arancia, poi le farine ed il lievito. Quando il composto sarà ben amalgamato aggiungete le scaglie di mandorle, l’uvetta – che avrete precedentemente tenuto in ammollo per una ventina di minuti e poi strizzato per bene- e infine aggiungete le mele tagliate a pezzetti. Amalgamate il tutto mescolando delicatamente, dopodiché versate il composto nella teglia imburrata. Cuocete per 50 minuti a 180°C.

torta mele mandorle uvetta

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Halloween super-fashion: Moda Gotica, tra Dark, Cyborg, Punk e Lolite!

Ciao a tutte!

Oggi parleremo di modagotica! Spesso (ma erroneamente) identificata in Italia anche con l’aggettivo dark, in realtà la moda gotica racchiude in sé un vero e proprio mondo, fatto di sottoculture legate alla musica e all’estetica. Non bisogna ridurre infatti questa moda solamente a calze a rete strappate e abiti di velluto nero, poiché, infatti, rappresenta in un certo senso un vero e proprio stile di vita! E quale momento migliore se non il 31 ottobre per parlare di goth?

In quanto tale, la moda gotica ha tante sfumature e interpretazioni, che vanno dalle atmosfere suggestive dell’epoca Vittoriana, fino alle accezioni più punk e tecnologiche!

In questo post abbiamo deciso di parlare dei filoni più diffusi e importanti che la caratterizzano, che sono tra loro fratelli ma non gemelli, con alcuni elementi che li accomunano ma con anche alcune particolarità che li differenziano e li rendono unici! Siete curiose di scoprire quali sono? Allora continuate a leggere il post per scoprire cosa ci riserva questo affascinante mondo! Magari trarrete ispirazione anche per una serata…oscura e gotica (ma molto fashion)!

ClioMakeUp-Moda-Gotica-20

IL GOTH PUNK, ALL’INSEGNA DELLA SPREGIUDICATEZZA

Il post-punk, movimento musicale risalente alla fine degli anni ’70, è stato il background che ha posto le basi per la nascita della moda Goth Punk, una delle prime manifestazioni della moda gotica, che ne ha assorbito gli elementi estetici all’insegna della sovversione dei canoni di bellezza e morali prestabiliti.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-6Via Pinterest

La spregiudicatezza è infatti in opposizione al conformismo, e per questa ragione secondo il Goth Punk le calze si strappano, i colori o si annullano o si esasperano e i capi di norma più basilari, come gonne e pantaloni, si complicano arricchendosi di spille, lacci, bottoni e cerniere.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-8Credits: weheartit.com

Le scarpe che fanno da padrone sono le Doc. Martens, e il make-up è carichissimo e basato tendenzialmente su due colori: il bianco dell’incarnato, e il nero di occhi e bocca. I capelli sono rasati totalmente o in parte, con ciocche colorate e acconciature architettoniche, e le sopracciglia, spesso, vengono anche rasate e ridisegnate.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-10Credits: britneybaracadeoriginal.weebly.com

ROMANTIC GOTH E PASSIONI MALINCONICHE

Il Romantic Goth è un filone della moda gotica che si è sviluppato negli anni ’90 specialmente nei paesi scandinavi, e interpreta questo stile in chiave, per l’appunto, romantica e sognante. L’uso predominante del nero crea un contrasto di fondo (che è anche il tratto di cui il Romantic Goth va più fiero) che suggerisce un’inquietudine interiore, dettata dalle passioni e dalla malinconia.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-2Via Pinterest

In questo senso, il Romantic Goth è molto legato alla letteratura gotica, da cui riprende gli abiti di ispirazione ottocentesca, l’uso dei corsetti, dei guanti lunghi e delle gonne ampie e stratificate. Vi si possono tuttavia riscontrare anche ispirazioni tratte dal Medioevo, specialmente per quanto riguarda le camicie lunghe per gli uomini e i vestiti femminili, con maniche ampie e strascichi.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-11Via Pinterest

Il make-up proposto dal Romantic Goth è il più delicato nel campo della moda gotica: l’incarnato è diafano ma naturale, le labbra rosse, l‘eye-liner carico ma non esasperato e i capelli, anche se preferibilmente scuri, sono naturali e con onde morbide.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-12Credits: stuffpoint.com

CYBER GOTH, DRITTO VERSO IL FUTURO

Lo stile Cyber Goth è una sfaccettatura più tecnologica e fantascientifica della moda gotica e, a differenza del Romantic Goth o del Gothic Lolita, anziché guardare al passato, mira al futuro!

ClioMakeUp-Moda-Gotica1Via Pinterest

Questo filone della moda gotica è decisamente il più colorato, dando il benvenuto ad extension e accessori coloratissimi, preferibilmente nelle tonalità fluo del viola, del verde, del bianco e del blu.

ClioMakeUp-Moda-Gotica-13Via Deviantart

Scaldamuscoli, minigonne, anfibi e stivali con lacci e zeppe vertiginose sono i benvenuti, così come tutti gli accessori che hanno a che fare con il genere Steampunk, con cui il Cyber Goth spesso si interseca e che ama mescolare elementi futuristici all’estetica di stampo vittoriano. Il make-up prevede, come sempre, un incarnato di porcellana, ma predilige rossetti coloratissimi e ombretti dalle tonalità fluo!

ClioMakeUp-Moda-Gotica-18Via Pinterest

Ragazze, non abbiamo ancora finito! Nella pagina successiva infatti si parlerà delle altre principali sottoculture legate alla moda gotica non solo in Europa e in America, ma anche in Giappone! Scoprite di che si tratta a pagina 2!

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Contraccezione Maschile: Ci Siamo Quasi?

Sempre più vicini ad una contraccezione affidabile anche per l’uomo: uno studio multicentrico condotto dalla University of Edinburgh ha dimostrato che l’iniezione intramuscolare di una combinazione di due ormoni (testosterone e progesterone), in maniera controllata e specifica, ha permesso di avere un tasso di successo nel prevenire le gravidanze non programmate del 96%, seppur con alcuni effetti avversi che potrebbero pregiudicarne una futura applicazione.

La contraccezione maschile è un tema che impegna attivamente la ricerca degli esperti di riproduzione. Da anni si sta tentando di replicare il successo ottenuto con la pillola estroprogestinica nella donna anche nell’uomo. Diversi sono stati i tentativi ma ad oggi non si sono ottenuti risultati applicabili nella vita di tutti i giorni, anche se evidenze riportate da studi precedenti hanno costituito un terreno fertile per lo sviluppo di farmaci nuovi e più efficaci.

Lo studio

Il trial attuale, pubblicato sul “The journal of clinical endocrinology and metabolism”, ha visto reclutati 320 uomini sani, di età compresa tra 18 e 45, e le loro partners, di età compresa tra 18 e 38 anni, entrambi senza problematiche di fertilità;

Obiettivi principali sono stati:

  • Valutare il tasso di soppressione della spermatogenesi: calcolata dalla concentrazione di spermatozoi, che doveva essere uguale inferiore alla soglia di fertilità (1 milione/mL per eiaculato)
  • Verificare il livello di protezione dalla gravidanza per un periodo efficace di 56 settimane (durata dello studio).

Obiettivi secondari sono stati:

  • Mantenimento della soppressione della spermatogenesi
  • Reversibilità del trattamento, quindi il ritorno alla condizione ideale di fertilità (concentrazione spermatozoica maggiore o uguale a 15 milioni/mL per eiaculato)
  • Determinazione dei livelli ematici di gonadotropine (ormoni che inducono lo sviluppo e la maturazione degli spermatozoi) ed ormoni steroidei
  • Sicurezza del trattamento
  • Aderenza al regime, ossia la volontà dei soggetti in studio di riutilizzare il metodo anche nella vita quotidiana se questo venisse commercializzato.

Il trattamento prevedeva l’iniezione intramuscolare, in due dosi, di una combinazione di 1g di testosterone (testosterone undecanoato) e 200 mg di progesterone (noretisone enantato), entrambi nella formulazione a lento rilascio, ogni 8 settimane per un totale di 56.

I due composti svolgono due effetti separati:

  • Il progesterone, ormone steroideo prodotto da surrene ed ovaio, inibisce la spermatogenesi andando ad agire a livello ipofisario, dove, tramite un meccanismo a feed-back, blocca la produzione di FSH ed LH che hanno un attività promuovente la maturazione delle cellule germinali;
  • Il testosterone serve a mitigare gli effetti del progesterone, mantenendo in parte i segnali che inducono la spermatogenesi: nell’uomo è prodotto da cellule specializzate (cellule del Leydig) a partire dal colesterolo sotto lo stimolo dell’LH ed è il principale responsabile dello sviluppo sessuale nel maschio, nonché della funzionalità del sistema riproduttivo.

Risultati

I risultati ottenuti hanno dimostrato che nella stragrande maggioranza dei casi (274/320) la terapia è stata efficace nel tenere sotto al milione/mL la concentrazione spermatozoica, con un tasso di efficacia nella prevenzione delle gravidanze (secondo l’indice di Pearl) di 2.18 gravidanze/100 persone all’anno, comparabile ma non speculare a quello della pillola contraccettiva (che ha un’affidabilità del 99,99%). La reversibilità allo stato di fertilità ottimale è stata del 94.8%, mentre un soggetto, dopo 4 anni dall’ultima iniezione, è rimasto sotto la soglia del milione.

Nonostante i promettenti dati nel loro complesso, molti sono stati gli effetti collaterali riportati dai partecipanti, anche se nella quasi totalità dei casi piuttosto leggeri o moderati. In particolare: dolore al sito di iniezione, mialgia, aumento della libido, aumento dell’acne. Un soggetto è uscito dallo studio per suicidio (non correlato al trattamento), mentre tre volontari hanno sperimentato separatamente depressione, overdose da paracetamolo e tachicardia parossistica con fibrillazione atriale, probabilmente collegati al trattamento. Il sintomo più frequente è stato il cambiamento di umore.

Proprio per questi motivi lo studio è stato interrotto da due commissioni intervenute a giudicare sul caso, anche se secondo i ricercatori non sono disponibili sufficienti dati per definire completamente colpevole il farmaco utilizzato nella determinazione degli effetti collaterali, anche perché molti erano noti agli sperimentatori e riferiti in altri trial simili.

Un altro aspetto sicuramente da sottolineare è che il farmaco non è assolutamente sicuro nella prevenzione delle MST. in caso di rapporti occasionali con partner di cui non si conosca lo stato di salute, è sempre d’obbligo l’uso del profilattico.

In conclusione, sebbene probabilmente il farmaco in questione non vedrà la luce del sole (o lo scaffale della farmacia) per i motivi descritti, i promettenti risultati ottenuti dimostrano che la strada è quella giusta ed il giorno in cui la contraccezione maschile sarà una realtà è sempre più vicino.

FONTI| articolo 1 articolo 2 articolo 3

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Fonte: http://lamedicinainunoscatto.it/2016/10/contraccezione-maschile-ci-siamo-quasi/

Ho trovato una delle migliori palette al mondo (e non solo): ecco tutte le review del mese!

Ciao ragazze!

Un altro mese è passato e quindi eccoci di nuovo con l’appuntamento dedicato al riassunto delle review del mese di ottobre! In questo mese ho testato tantissimi prodotti, alcuni molto chiacchierati sul web! ;-)

Troverete infatti “la maschera di ferro” di Dr. Brandt, la palette di Kylie Jenner, la nuova Naked di Urban Decay, i rossetti trasparenti con il fiore all’interno e tanto altro ancora! Siete curiose di scoprire la mia opinione su tutti questi prodotti? Allora bando alle ciance e iniziamo subito! ;-)

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MAGNETIGHT AGE-DEFIER DR.BRANDT

cliomakeup-review-del-mese-ottobre-2Dr. Brandt, Magnetight Age-Defier. Prezzo: 75$.

Si tratta di una maschera grigia perché composta principalmente da polvere di ferro! Sul viso bisogna stenderne solo uno strato sottile e, dopo l’applicazione, bisogna aspettare 5-10 minuti. Come si rimuove? Con il magnete! Se volete vedere al meglio tutto il procedimento vi consiglio di guardare la review sul mio canale! ;-)

cliomakeup-review-del-mese-ottobre-3

Dopo la rimozione bisogna massaggiare bene l’olio rimasto sul viso. Il primo ingrediente presente all’interno della maschera, ovviamente, è la polvere di ferro. Il secondo ingrediente? Il dimeticone! I successivi? Altri siliconi! Sostanzialmente i “benefici” dei primi quattro ingredienti sono pari a zero! La sensazione che ho, una volta rimossa la maschera, è di avere sul viso un primer: infatti i pori sono meno evidenti e la pelle risulta più liscia.

Com’è successo anche per le maschere di Ettang anche in questo caso non posso dare un voto ma vi dico già che si tratta di un prodotto che riporterò indietro: non è una maschera curativa ma sicuramente è una delle più divertenti che io abbia mai provato! Eheh ;-)

CORRETTORE GIORGIO ARMANI SKIN RETOUCH

cliomakeup-review-del-mese-ottobre-4Armani, Correttore Skin Retouch. Prezzo: 37,50€ su Sephora.it

All’interno ci sono 1,6g di prodotto mentre dalla data di apertura dura 24 mesi. Si tratta di un correttore compatto adatto, secondo il brand, per coprire qualsiasi tipo di imperfezione (grazie alla sua alta coprenza). Con questo prodotto non mi sono trovata troppo bene: ha una consistenza tipo gel, né troppo secca (da utilizzare per i brufoli) ma neanche così cremosa da idratare il contorno occhi e quindi non so bene come utilizzarlo. Se applicato sui brufoli, una volta sfumato, tende a sparire. Sul contorno occhi trovo che sia abbastanza chiaro e quindi illumina ma lo applico solo sulla parte iniziale, dove ho meno segni di espressione. Sicuramente lo preferisco più sulle occhiaie che sui brufoli!

Il mio voto per questo prodotto è…trulloditamburi6.5!

Non si tratta di un prodotto che ricomprerei anche se non è un correttore tremendo. Se volete avere qualche info in più su questo prodotto non perdetevi il video!

OMBRETTI LIQUIDI LID LINGERIE NYX

cliomakeup-review-del-mese-ottobre-5Nyx, Lid Lingerie. Prezzo: 7,30€.

Questi ombretti liquidi non sono performanti tutti allo stesso modo: il migliore, fra i tre testati, è sicuramente il bronzo (numero 12) mentre il peggiore è il più chiaro (numero 02) dato che, quando lo stendo, non tende ad essere super omogeneo. Prima di metterli applico sempre un velo di cipria dato che ho la palpebra leggermente oleosa.

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Rispetto ad altre marche questi ombretti liquidi sono tra i migliori che io abbia provato (nonostante non sia una grande fan di questa tipologia di prodotto). Non mi durano tutto il giorno, all’incirca dopo 4 ore tendono ad andare nelle pieghette (a causa del mio tipo di palpebra).

Il mio voto per questo prodotto è…trulloditamburi7-!

Come vi ho detto tra tutti gli ombretti liquidi provati è tra i migliori ma non tanto da conquistarmi! ;-) Se volete vedere come li applico guardate il video della review!

ROSSETTO COL FIORE KAILIJUMEI FLOWER JELLY LIPSTICKS

cliomakeup-review-del-mese-ottobre-7Kailijumei, Flowerjelly Lipstick. Prezzo: 25$.

All’interno ci sono 3,8g di prodotto ma non viene specificata la sua durata. Questo “rossetto” scivola molto bene e dà subito colore alle labbra. Ovviamente si tratta di un burro cacao colorato ma, se avete le labbra molto secche, tende a mettere in evidenza le pieghette! Diciamo che si tratta di un prodotto più bello da vedere che performante! ;-) Non trovo che sia particolarmente idratante.

Il mio voto per questo prodotto è…trulloditamburi7!

È un rossetto carino da mettere e con un bel colore ma non è assolutamente idratante. Si tratta più di una moda del momento, un oggetto da tenere da collezione! ;-) Se volete vederlo in tutto il suo splendore non perdetevi il video!

Ragazze non abbiamo ancora finito! Nella prossima pagina troverete una tra le mie ciprie preferite del momento e una delle migliori palette al mondo che io abbia mai provato! Avete già capito di quale sto parlando? Andate subito a pag.2 per scoprirlo!!

L'articolo Ho trovato una delle migliori palette al mondo (e non solo): ecco tutte le review del mese! sembra essere il primo su ClioMakeUp Blog / Tutto su Trucco, Bellezza e Makeup ;).



Fonte: http://blog.cliomakeup.com/2016/10/review-del-mese-ottobre/

domenica 30 ottobre 2016

Mini Recensione Velvet Garden Duo Eyeshadow Pupa

Ciao a tutte!

Siete alla ricerca di nuovi ombretti per questa stagione autunnale? Forse i Duo Eyeshadow della collezione Velvet Garden di Pupa possono esservi d’aiuto! ;-)

Si tratta di ombretti duo in cialda singola dal finish satinato e metallico. Secondo il brand hanno una texture setosa ad effetto “polvere liquida”, in grado di aderire perfettamente alla palpebra per lungo tempo. Siete curiose di scoprire la nostra opinione su questi ombretti? Iniziamo subito! ;-)

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VELVET GARDEN DUO EYESHADOW PUPA

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All’interno ci sono 3,2g di prodotto mentre dalla data di apertura dura per sei mesi. Il prezzo è di 16,50€ e le colorazioni uscite sono tre: 001 Violet Peony, 002 Pink Peony, 003 Gold Peony. Per questa recensione abbiamo avuto modo di testare tutte e tre le colorazioni.

INCI VELVET GARDEN DUO EYESHADOW PUPA

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A titolo informativo vi elenchiamo qui di seguito gli ingredienti dell’ombretti numero 001, Violet Peony: Talc, Squalane, Diisostearyl Malate, Boron Nitride, Hdi/Trimethylol Hexyllactone Crosspolymer, Sea Mays (Corn) Starch, Dimethicone, Caprylyl Glycol, Ethylhexylglycerin, Zinc Stearate, Dimethiconol, Silica. May Contain (+/-): CI 77019 Mica, CI 77891 (Titanium Dioxide), CI 77491, 77492, 77499 (Iron Oxides), CI 75470 (Carmine), CI 77510 (Ferric Ammonium Ferrocyanide, Ferric Ferrocyanide), CI 77742 (Manganese Violet), CI 77861 (Tin Oxide).

OPINIONI E WEB RUMORS

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Le recensioni di questi ombretti sul web sono, in generale, positive: dicono che la qualità sia molto buona e di facile utilizzo. Piacciono molto i colori, molto adatti a questa stagione e in grado di creare diversi look. Anche questi ombretti fanno parte della collezione autunnale di Pupa, la Velvet Garden Collection!

SWATCH

Entriamo nel vivo della recensione con gli swatch! Vi mostreremo tutti i colori presenti negli ombretti sia con luce naturale che con luce artificiale! ;-)

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-5001 Violet Peony, swatch realizzato con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-6001 Violet Peony, swatch realizzato con luce artificiale.

All’interno di questo primo ombretto troviamo due colori sui toni del viola: il primo è un viola molto scuro dai riflessi rosati mentre il secondo è un lilla metallizzato. Entrambi i colori sono molto pigmentati e facili da prelevare.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-7002 Pink Peony, swatch realizzato con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-8002 Pink Peony, swatch realizzato con luce artificiale.

Qui troviamo invece un rosino metallizzato ed un bronzo dai riflessi rosati. Il colore più chiaro risulta leggermente meno pigmentato rispetto al colore metallizzato visto con il numero 001 (necessita di qualche passata in più).

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-9003 Gold Peony, swatch realizzato con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-10003 Gold Peony, swatch realizzato con luce artificiale.

In quest’ultimo ombretto abbiamo trovato la pigmentazione e brillantezza maggiore: il colore più chiaro, pescato metallizzato, risalta subito come anche il colore più scuro. In generale tutti gli ombretti hanno una texture morbida e facile da stendere.

TEST – APPLICAZIONE

Per mostrarveli al meglio abbiamo deciso di utilizzare i tre ombretti separati, applicando quindi sull’occhio solo i due colori disponibili. Li potrete vedere sia con luce naturale che artificiale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-11Trucco con 001 Violet Peony, fotografia realizzata con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-12Trucco con 001 Violet Peony, fotografia realizzata con luce artificiale.

Tutti gli ombretti sono molto facili da applicare: grazie alla texture morbida è possibile stenderli sia con i pennelli che con le dita. Non abbiamo riscontrato particolari problemi di fall out grazie anche al fatto che non si tratta di ombretti particolarmente polverosi.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-13Trucco con 002 Pink Peony, fotografia realizzata con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-14Trucco con 002 Pink Peony, fotografia realizzata con luce artificiale.

Nonostante i finish diversi sono facili anche da sfumare: dopo la sfumatura non tendono a perdere l’intensità. Per dare risalto al finish metallico degli ombretti chiari vi consigliamo di applicarli da bagnati.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-15Trucco 003 Gold Peony, fotografia realizzata con luce naturale.

cliomakeup-recensione-duo-eyeshadow-velvet-garden-collection-pupa-16Trucco 003 Gold Peony, fotografia realizzata con luce artificiale.

Come anticipato anche dagli swatch troviamo che l’ombretto numero 003 sia quello maggiormente pigmentato e il più bello: la parte chiara è molto bella da applicare nell’angolo interno dell’occhio. La durata, per tutti e tre gli ombretti, è molto buona: resistono fino sera senza l’utilizzo di primer. I colori sono molto belli anche se quello che ci attira di meno è il numero 002 Pink Peony.

TIPS AND TRICKS

Per far risaltare la parte metallica di questi ombretti vi consigliamo di procedere così: applicato un primo strato di ombretto asciutto sfumando bene il vostro colore. Successivamente bagnate un pennello dalle setole piatte, prelevate il colore, ed applicatelo tamponandolo delicatamente sull’occhio. In questo modo il finish sarà ancora più luminoso! ;-)

RIASSUMENDO

Pigmentazione: 4 - troviamo molto buona la pigmentazione degli ombretti numero 001 e 003 mentre leggermente meno quella del numero 002.

Durata: 4 - per tutti e tre gli ombretti la durata è molto buona, resistono praticamente tutto il giorno senza andare nelle pieghe.

Fall out: 4 – non trattandosi si ombretti particolarmente polverosi non abbiamo riscontrato problemi di fall out.

Sfumabilità: 4 - tutti i colori si applicano e si sfumano molto facilmente.

Originalità del colore: 3 - ci piacciono molto gli ombretti numero 001 e 003 mentre non abbiamo “perso la testa” per il numero 002: non si tratta di un colore particolarmente bello originale.

VOTO FINALE: 4

Ragazze abbiamo qui degli ombretti validi e molto belli: sono adatti per creare look d’effetto facili e veloci, per quando volete dare un bel tocco luminoso al vostro occhio! ;-)

Vi ricordiamo che i voti sono così pensati: 5 eccellente; 4 molto buono; 3 sufficiente; 2 male; 1 NUN CE SEMO PROPRIO! ;-)

Volete leggere altre recensioni sui prodotti Pupa? Potete trovare tutto qui:

1) RECENSIONE MATITE COLOREYES PUPA!

2) RECENSIONE MADE TO LAST WATERPROOF EYESHADOW PUPA!

3) RECENSIONE HIGHLIGHTER BRONZE PUPA!

Ragazze anche questa recensione Velvet Garden Duo Eyeshadow Pupa finisce qui. Voi avete mai provato questi Duo Eyeshaodow? Che ne dite invece di questi colori usciti con la collezione Velvet Garden? Fateci sapere la vostra opinione al riguardo! Tanti saluti dal TeamClio!

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Fonte: http://blog.cliomakeup.com/2016/10/mini-recensione-velvet-garden-duo-eyeshadow-pupa/