giovedì 31 luglio 2014
IL RITORNO DEL CARRÉ CON FRANGIA DI ELIZABETH TAYLOR IN CLEOPATRA
Pensare a Elizabeth Taylor fa obbligatoriamente pensare all’attrice nel ruolo di Cleopatra. In questo film l’attrice moltiplica gli accessori per capelli senza togliere valore alla sua acconciatura simbolo: il carré con frangia. Donna di potere, ogni sua apparizione è studiata nei minimi dettagli. Pettinatura simbolo degli anni ’70, il carré con frangia di Elizabeth Taylor è ancora oggi molto apprezzato.
Accettando di recitare nel ruolo di Cleopatra, Elizabeth Taylor diventa l’attrice di cinema più pagata al mondo. Vera icona, le donne imitano il suo stile vistoso e le sue acconciature impeccabili. Il suo carré con frangia, strettamente legato al suo ruolo di Cleopatra, fa parte delle pettinature più imitate. Strutturato, il taglio si adatta a tutti i tipi di chioma. Il 2014 valorizza tutti i tagli delle icone anni ’60-’70 e il carré con frangia di Elizabeth Taylor occupa una buona posizione.
Adotta questa pettinatura quando prendi appuntamento in salone. Il carré, piuttosto lungo, può essere adottato dalle donne con capelli lisci o ondulati. La frangia deve essere lunga e arrivare proprio fino agli occhi. Sottolinea il lato strutturato della frangia lisciando i capelli appena possibile. Aggiungi brillantezza con lo Shine Spray e, come Cleopatra, non esitare ad esagerare in materia di accessori per capelli!#EK
4 consigli per le mamme che vogliono lavorare da casa
Organizzazione, buona volontà e meno ore di riposo notturno: è questo il mix perfetto per fare la mamma e lavorare contemporaneamente. Parola di Federica Goria, 35 anni di Torino, mamma di Arianna e mamma lavoratrice che, per continuare a occuparsi di biberon e pannolini senza rinunciare a lavorare, ha lasciato un posto fisso come consulente informatico e ha fondato Cra Cra Kids (www.cracrakids.it), portale di vendite promozionali di prodotti green e bio per mamme e bambini. Un lavoro da svolgere a casa che le permette di coniugare il tempo da dedicare alla figlia con la voglia di lavorare e la necessità di guadagnare.
“Non è stata una scelta a cuor leggero – spiega mamma Federica – perché lasciare un posto di lavoro senza certezze per il futuro non è mai semplice. Ma lavoravo tutto il giorno, stavo fuori casa più di dieci ore e non vedevo mai la mia bambina: uscivo presto la mattina, tornavo tardi la sera e lei era sempre a nanna. Alla fine è prevalso il cuore di mamma: ho lasciato il lavoro e ho deciso di reinventarmi come imprenditrice lanciando un’attiva da gestire stando a casa. In questo modo posso continuare a lavorare senza rinunciare a fare la mamma”.
“L’inizio non è stato semplice e il guadagno è ancora incerto” continua ancora Federica. “Ma vuoi mettere la gioia di giocare tutto il pomeriggio con tua figlia?” ironizza. Dando poi quattro consigli alle mamme che vogliono seguire il suo esempio e lavorare da casa.
1. Organizzare il tempo
“Quando si lavora da casa si tende a commettere sempre lo stesso errore: pensare di avere tantissimo tempo a disposizione, rimandando continuamente le cose da fare – spiega Federica Goria -. È un errore: le attività vanno pianificate e non accumulate. Io, ad esempio, so che voglio dedicare tutto il pomeriggio a mia figlia, quindi cerco di concentrare più attività possibili durante la mattinata”. (Leggi anche: Michelle Hunziker vuole fare la mamma a tempo pieno)
2. Lavorare la sera
“Chi vuole lavorare da casa deve mettere in conto che le ore dedicate al proprio bambino devono essere recuperate: ci saranno sere, quindi, in cui dopo il bacio della buonanotte vi ritroverete ancora davanti al pc per finire il lavoro lasciato in sospeso” spiega ancora mamma Federica. Che puntualizza: “Attenzione, però, a non esagerare lavorando tutte le sere perché ciò potrebbe mettere a repentaglio l’equilibrio di coppia con il partner.
Per evitare questo problema ci si può organizzare con altre mamme: un pomeriggio a settimana Arianna va da un’amichetta così io posso lavorare qualche ora in più”. (Leggi: 14 consigli per far sopravvivere la coppia all'arrivo di un bebè)
3. Avvisare amici e parenti
“Difficilmente amici e parenti tenderanno a considerare l’attività che svolgete da casa un vero e proprio lavoro. Se il vostro partner tenderà a relegare a voi attività come passare l’aspirapolvere o andare a pagare le bollette, non mancheranno occasioni in cui amici e vicini suoneranno il campanello di casa durante le ore di lavoro.
Fate così: preparate una postazione a casa in modo che il vostro compagno possa riconoscerla come un piccolo ufficio casalingo e abituarsi all’idea del lavoro. Con amici e vicini, invece, siate gentili ma schietti: non è il momento delle visite perché state lavorando”.
4. Coinvolgere il bambino
“Nonostante decidiate di dedicare una parte della giornata all’attività lavorativa e l’altra ai vostri figli, può capitare di dover svolgere del lavoro proprio mentre siete con i piccoli.
Non rinunciate a farlo, ma coinvolgete i bambini nelle vostre attività: io, ad esempio, chiedo ad Arianna di aiutarmi nella scelta dei prodotti da lanciare sul portale o nella diffusione dei volantini. Chiedete ai bimbi anche di essere pazienti: la mamma ha ancora bisogno di un’oretta, ma dopo avranno la loro favola e i loro giochi. Vedrete che i bambini vi ascolteranno e che vi saranno di grande aiuto”.#EK
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mercoledì 30 luglio 2014
Non basta sudare in sauna, per benefici 6 regole d’oro
Si fa presto a fare la sauna, ma sono pochi coloro che varcano la soglia delle cabine comportandosi a regola d'arte.
I benefici però si ottengono se ci si comporta nel modo migliore. Gli esperti mondiali di sauna, riuniti recentemente a San Francisco al meeting 'Perfect Sweat Summit', hanno stilato 6 punti chiave per saune doc.
Lo riporta il Los Angeles Times dei giorni scorsi.
La prima regola dipende dal corretto riscaldamento. Secondo la International sauna association finlandese la vera sauna si fa con pietre o legno riscaldati con aria calda.
Bocciati i raggi infrarossi. La Sauna Finlandese Society suggerisce temperature massime di 80-90 gradi.
Un minimo di 65 gradi è importante, altrimenti si moltiplicheranno i batteri.
La sauna è anche un rituale spirituale quindi, dicono gli esperti, niente cellulari. Nel rispetto degli altri si deve essere il più silenziosi possibile.
Ancora: si deve restare nudi senza vergognarsi, e prendersi tutto il tempo per rilassarsi.
Servono 2-3 ore per completare l'esperienza, con un ciclo di tre ripetizioni da caldo a freddo.
Dopo una rapida doccia per sciacquare la giornata, spendere dai 12 ai 20 minuti in sauna, seguiti da un tuffo in una piscina fresca di 5 secondi.
Dopo si può fare un idromassaggio e un bagno di vapore o semplicemente rilassarsi a temperatura ambiente per circa 15 a 20 minuti. Il ciclo andrebbe ripetuto altre due volte.
Successivamente si dovrebbe trovare il coraggio di tuffarsi in acqua fredda per ridurre dolori infiammazioni e allenare il corpo all'omeostasi, sottolineano gli studiosi.
L'ultima regola invita a diventare consapevoli nella sauna, cioè avere un obiettivo in mente elaborarlo e risolverlo. #EK
Come superare una delusione con un chicco di caffè
Magari in questo periodo ti stai chiedendo come superare una delusione d’amore, di studio o professionale: la risposta è nei chicchi di caffè (e non è quella che stai pensando).
Tra le frasi sulla delusione quella di Jim Rohn è una delle mie preferite: troppo spesso nelle delusioni del presente si celano le scelte sbagliate che abbiamo compiuto nel passato. In fondo la vita è come un barista che “segna” sempre le nostre consumazioni e che presto o tardi ci presenta il conto (salato).
Per superare queste delusioni dobbiamo innanzitutto smettere di raccontarci queste 3 bugie.
Altre volte capita però di essere vittime degli eventi. Ci sono infatti delusioni che arrivano senza preavviso e ci colgono completamente alla sprovvista. Si può trattare ad esempio di una cocentedelusione d’amore o di una frustrante delusione professionale/universitaria. Come superare una delusione di questo tipo?
Lascia che ti racconti la storia delle carote, delle uova e dei chicchi di caffè.
Una storia per imparare come superare una delusione
Una giovane ragazza stava attraversando un periodo particolarmente difficile, costellato da continue delusioni. Come spesso capita in questi momenti la giovane frignona un pomeriggio iniziò a parlare dei suoi problemi con la mamma. Era ormai stanca di lottare: ogni problema che riusciva a superare (a fatica) era seguito a ruota da un’altra situazione critica che assorbiva ogni sua energia residua (vedo che ti stai già immedesimando…). Dopo quasi mezz’ora ininterrotta di frignite acuta, la ragazza confessò che era pronta ad arrendersi.
La mamma ascoltò a lungo la figlia ed infine le chiese di seguirla in cucina. Senza sprecare parole, la donna prese tre pentolini, li riempì d’acqua e li mise sui fornelli. Quando l’acqua incominciò a bollire in uno mise delle carote, nell’altro delle uova e nell’ultimo dei chicchi di caffè...#EK
lunedì 28 luglio 2014
Diabete: rischi maggiori per chi lavora con i turni
Lavorare senza orari fissi può aumentare il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2. Tra le persone che lavorano con i turni infatti, si registra una più alta percentuale di diabetici.
Lo confermano i risultati di un recente studio cinese, condotto dai ricercatori della Huazhong University of Science and Technology, che hanno analizzato i dati relativi a oltre 200mila lavoratori, uomini e donne, con impieghi a orari fissi o variabili.
I turnisti sono risultati avere il 9% in più di probabilità di sviluppare diabete di tipo 2, percentuale che saliva al 35% se si consideravano solo gli uomini.
Se gli orari di lavoro cambiavano continuamente, il rischio cresceva fino al 42%, a testimonianza che era proprio la variabilità dell’orario a incidere profondamente sulla diffusione della malattia.
I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Occupational and Environmental Medicine, sarebbero da imputare all’alterazione dell’orologio biologico, naturale regolatore dell’organismo, data dai continui cambiamenti di orario.#EK
Non serve a dimagrire la dieta senza glutine
Per anni chi soffre di celiachia si è dovuto adattare a una dieta a base di prodotti decisamente poco gustosi. Oggi, fortunatamente, il mercato offre alimenti gluten free di qualità sempre migliore che spesso finisco anche sulle tavole di famiglie che non hanno a che fare con l'intolleranza al glutine. Secondo gli esperti, però, quando non si soffre di celiachia questa scelta non porterebbe a nessun vantaggio. In particolare, contrariamente a una convinzione errata ma sempre più diffusa una dieta gluten free non farebbedimagrire.
A puntare le luci dei riflettori sull'argomento è l'Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane (Aidepi), che a fronte della credenza secondo cui i prodotti gluten free aiutino a controllare il peso corporeo “in realtà non esistono prove scientifiche che dimostrino tale correlazione. La pasta – precisa l'Aidepi – nelle giuste quantità, si può consumare quotidianamente nel contesto di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita e, grazie al suo elevato potere saziante, è indicata anche nelle diete ipocaloriche e pertanto dimagranti”.
A confermare la validità della posizione di Aidepi sono anche i nutrizionisti. “Non ha senso seguire una dieta senza glutine solo per dimagrire – sottolinea Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione – Non ci sono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia dietetica di pasta, pane e biscotti per celiaci. Un etto di pane senza glutine, che viene sostituito con carboidrati e grassi, ha le stesse calorie di uno che lo contiene, ma con una composizione in macronutrienti che, non essendo necessaria, potrebbe alterare le risposte metaboliche. Non consiglio mai un regime del genere a chi non soffre di questa patologia ma vuole solo dimagrire”.“Non ha assolutamente senso togliere il glutine dalla dieta per chi non soffre di celiachia o di particolare sensibilità al glutine – aggiunge Andrea Ghiselli, ricercatore del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Roma – Il glutine è una proteina presente in molti cereali che, come tutte le proteine, ha un forte potere saziante. Per cui, al contrario, può aiutare a perdere peso. Mangiando i prodotti senza glutine non si perde peso, tanto più che il riso, spesso usato dai celiaci invece della pasta, ha un indice glicemico superiore rispetto alla pasta”.
Secondo Ghiselli l'unico effetto di una dieta priva di glutine è privarsi “del piacere di mangiare un buon pane, una buona pasta o un buon dolce”. Infatti la presenza del glutine permette alle farine di lievitare assumendo la fragranzache caratterizza le preparazioni da forno. Niente chili, quindi: l'unica cosa che si rischia di perdere senza il glutine è la consistenza tipica di pane, pizza e dolci.#EK
http://starebeneitalia.com/component/content/article/124-calorie-e-alimenti/2615.html
A puntare le luci dei riflettori sull'argomento è l'Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane (Aidepi), che a fronte della credenza secondo cui i prodotti gluten free aiutino a controllare il peso corporeo “in realtà non esistono prove scientifiche che dimostrino tale correlazione. La pasta – precisa l'Aidepi – nelle giuste quantità, si può consumare quotidianamente nel contesto di una dieta equilibrata e di un corretto stile di vita e, grazie al suo elevato potere saziante, è indicata anche nelle diete ipocaloriche e pertanto dimagranti”.
A confermare la validità della posizione di Aidepi sono anche i nutrizionisti. “Non ha senso seguire una dieta senza glutine solo per dimagrire – sottolinea Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell'Alimentazione – Non ci sono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia dietetica di pasta, pane e biscotti per celiaci. Un etto di pane senza glutine, che viene sostituito con carboidrati e grassi, ha le stesse calorie di uno che lo contiene, ma con una composizione in macronutrienti che, non essendo necessaria, potrebbe alterare le risposte metaboliche. Non consiglio mai un regime del genere a chi non soffre di questa patologia ma vuole solo dimagrire”.“Non ha assolutamente senso togliere il glutine dalla dieta per chi non soffre di celiachia o di particolare sensibilità al glutine – aggiunge Andrea Ghiselli, ricercatore del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Roma – Il glutine è una proteina presente in molti cereali che, come tutte le proteine, ha un forte potere saziante. Per cui, al contrario, può aiutare a perdere peso. Mangiando i prodotti senza glutine non si perde peso, tanto più che il riso, spesso usato dai celiaci invece della pasta, ha un indice glicemico superiore rispetto alla pasta”.
Secondo Ghiselli l'unico effetto di una dieta priva di glutine è privarsi “del piacere di mangiare un buon pane, una buona pasta o un buon dolce”. Infatti la presenza del glutine permette alle farine di lievitare assumendo la fragranzache caratterizza le preparazioni da forno. Niente chili, quindi: l'unica cosa che si rischia di perdere senza il glutine è la consistenza tipica di pane, pizza e dolci.#EK
http://starebeneitalia.com/component/content/article/124-calorie-e-alimenti/2615.html
mercoledì 23 luglio 2014
Come scegliere il profumo più adatto a te
La cosa più bella che il mio partner mi abbia mai ha detto? "Ti ho riconosciuta dal tuo odore". Ognuno di noi deve avere un proprio profumo (sia donna che uomo) e mantenerlo per distinguersi dagli altri. Credo che trovare l'essenza adatta a noi sia una delle cose fondamentali per piacersi e fare colpo sugli altri, essi rivela anche il tuo carattere (provocante, tranquillo, armonioso, divertente ecc....).
È una di quelle piccole cose che ci contraddistingue, e secondo me, non è un particolare da trascurare sopratutto nel campo della seduzione.
Ti propongo una piccola guida per scegliere il profumo che più ti si adatto a te.
Ti propongo una piccola guida per scegliere il profumo che più ti si adatto a te.
In commercio nelle profumerie o nei centri commerciali, ci sono milioni di profumi non sò quale sia quello adatto a te ma possiamo scoprirlo insieme. Il primo da non considerare è sicuramente quello che hai sentito addosso a una delle tue amiche, escludilo a priori. A lei sta tanto bene ma è merito del PH della sua pelle tu pensa al tuo e decidi in base ad esso e al tuo carattere. Il profumodeve esprimere la tua personalità per poterti rappresentare. Analizza il tuo modo di essere e scopri il tuo e solo tuo profumo. Se sei una persona dinamica cerca un'aroma frizzante che sprigioni energia come quelli alla frutta, se sei romantica e dolce è sicuramente l'odore di un fiore quello che si avvicina a te, se sei timida la pioggia, la rugiada e la lavanda possono lasciare tracce di te.
Dopo aver capito la caratteristica fondamentale che distingue la tua personalità prova diverse essenze sulla tua pelle perché, come ho detto precedentemente, il profumo agisce e cambia in base alla pelle (grassa,secca ecc...). Al massimo utilizza tre profumi alla volta per verificare esattamente la loro fragranza. Se metti troppi odori insieme rischi di danneggiare il risultato. Ti consiglio di collocarli in parti distanti fra loro, così facendo mischierai il meno possibile le fragranze, se puoi, provalo di mattino, l'olfatto reagisce meglio.#EK
LA CHERATINA FA BENE AI CAPELLI?
E’ il boom di shampoo, maschere, lissage e trattamenti alla cheratina. La si trova ovunque e dappertutto si vantano le sue qualità. Ma sai davvero cosa può fare la cheratina per i tuoi capelli? Scopri subito le sue virtù grazie all’analisi dei nostri esperti!
La cheratina costituisce l’elemento principale del capello. Ne è infatti un componente naturale. «Si tratta di una proteina che regola la struttura del capello. La cheratina gli dà una forma particolare: è grazie ad essa che esistono dei capelli lisci ed altri ricci».
Il suo successo è cominciato circa 4 anni fa, in Brasile, grazie al lissage brasiliano che presentava la cheratina come uno dei suoi principali componenti. «Alla cheratina si aggiungeva poi la formaldeide, per far durare a lungo l’effetto, facendo penetrare il prodotto all’interno della fibra capillare. Noi preferiamo farne a meno. La formaldeide è una sostanza chimica che, a lungo andare, può rovinare il capello». Oggi esistono ancora dei lissage alla cheratina, ma le altre sostanze presenti sono meno chimiche.
Da allora la cheratina è stata usata in moltissimi altri prodotti per capelli. Shampoo, maschere, sieri… La cheratina è ovunque con una missione fantastica! «Rende i capelli più brillanti, dà loro un maggiore spessore, permettendo di pettinarsi più facilmente».
Noi di Jean Louis David non raccomandiamo obbligatoriamente l’uso di shampoo a base di cheratina. «Conterranno sicuramente agenti addolcenti e curativi, ma il risultato resta comunque relativo. Per sfruttare la cheratina è meglio puntare su trattamenti più efficaci. Per liberare i capelli da tutte le impurità basta usare uno shampoo al pH neutro, che in più aprirà le scaglie e preparerà il capello al trattamento».
Il nostro consiglio: In ogni caso è meglio scegliere trattamenti che prevedono tappe predefinite per un effetto duraturo. Questi permetteranno davvero alla cheratina di penetrare nel capello e soprattutto di restarci!#EK
martedì 22 luglio 2014
15 cibi per l'estate che ti aiutano a dimagrire
Stare in forma con l'aiuto della bella stagione
In estate dimagrire è più facile, perchè con l'afa abbiamo voglia di leggerezza e semplicità anche a tavola: la Dott.ssa Valentina Venanzi, Biologa Nutrizionista , ci ha aiutato a scoprire i cibi che aiutano a contrastare il caldo e allo stesso tempo perdere peso. Il primo alleato di bellezza? Ricco di vitamina C e carotenoidi, il cocomero combatte i problemi di drenaggio e ritenzione idrica. Sai che l'anguria è ottima anche in insalata? Taglia una fetta a cubetti insieme a pomodorini, olive nere, un formaggio salato come la feta greca e qualche foglia di mentafresca. Il pranzo avrà il profumo dellevacanze.
POCHI GRASSI, MOLTO GUSTO
Pollo, tacchino, coniglio: la carne bianca magra è una preziosa fonte di proteine, che ha il pregio di contenere pochi grassi, specialmente saturi, e poche calorie. Sono da preferire tagli magri come il petto, che potrai impiegare in coloratissimeinsalate. Se con caldo e la fretta delle giornate lavorative non hai voglia dei soliti piatti, prepara la carne alla piastra o al vapore, taglia a listarelle e aggiungi con un misto di verdure a cubetti o alla julienne da adagiare su un letto di lattuga, un pranzo delizioso e nutriente con il giusto contenuto di proteine e vegetali.
SPUNTINO PER LA PELLE
Secondo diversi studi sul campo, le carote aiutano a prevenire i tumori: ricche di beta carotene favoriscono l'abbronzatura proteggendo e mantenendo la pelle elastica e sana. Inoltre, le carote possono essere pratiche da portare sempre con sé, per i cali di energia e quando ti prende la voglia di sgranocchiarequalcosa senza dichiarare guerra alla linea. Sai che puoi preparare una maschera illuminante fai da te a base di carota? Frulla una carota, poi aggiungi un cucchiaino di un olio naturale a tua scelta, un cucchiaino di miele e qualche goccia di limone fresco: massaggia sul viso con delicatezza, attendi 20 minuti circa, poi sciacqua.
MERENDA... PER LA CIRCOLAZIONE!
I mirtilli contengono fibre, vitamina C e B, sono ricchi di flavonoidi che aiutano a dare sostegno al sistemaimmunitario e a migliorare la funzione circolatoria. Per unamerenda energetica che si prenda cura della tua bellezza prepara un dessert gustoso alternando strati diyogurt magro, avena e frutti di bosco: voglia di dolce con leggerezza.
APERITIVO ESTIVO
L'ananas contiene la bromelina, un potente enzima che favorisce la digestione ed agisce sulmetabolismodei grassi. Fresco e stuzzicante, questo frutto è ottimo per merenda e colazione, ma sa rendere più vivace anche l'insalata. Un'idea alternativa? Taglia l'ananas e prepara tanti spiedini di fruttamista per un aperitivo goloso, dall'effetto idratante e light.
COLAZIONE IDRATANTE
Il melone è ricco di carotene, possiede proprietà anticancerogene ed in più aumenta il senso di sazietà. Cosa ne dici di abbinare diversequalità di melone e preparare un piatto coloratissimo e vivace? Il melone bianco, dal sapore delicato, è ottimo a colazione: taglia e prepara due fette la sera prima di andare a dormire, per una sveglia dal gustoenergico e dolcissimo.
PROFUMO DI SEMPLICITÀ
I pomodori hanno un elevato potere rinfrescante e sono ricchi di licopene, dalle proprietà antiossidanti. Se il caldo toglie la voglia di cucinare, trasforma il bisogno di un pasto nutriente con il desiderio di leggerezza: puoi tagliare a cubetti un pomodoro fresco, aggiungere un filo d'olio e basilico e condire la pasta a crudo. Al posto dei soliti spaghetti, scegli una varietà integrale, più ricca di elementi nutritivi. Il pomodoro è ottimo in insalata con olive nere, cetriolo, prezioso per la pelle, e la cipolla, dall'effetto detox e drenante: il profumo dell'estate in tavola.
ANTIOSSIDANTI NATURALI
Sui banchi del mercato inizia già a fare la sua comparsa: l' uvarossa, ricca di antiossidanti, fornisce energiae possiede importanti proprietàantitumorali. Per merenda prepara una golosa macedonia da insaporire con succo di limone e fresco: al posto dellozucchero puoi aggiungere un cucchiaio di succo d'arancia, per un risultato delizioso e light. Prevedere almeno cinqueporzioni di frutta e verdura al giorno aiuta a stare in forma più facilmente.#EK
Orgasmo: impariamo a raggiungerlo!
Spesso raggiungere l'orgasmo per una ragazza è difficile, vediamo quindi i consigli per riuscirci!
Orgasmo femminile a volte viene ricercato come se fosse il santo Graal, soprattutto quando si è alle prime armi e alle prime volte, ma spesso non si sa nemmeno come cercarlo. L'orgasmo esiste, state tranquille: andiamo insieme alla scoperta per non trovarvi impreparate la prossima volta che lui (domanda deleteria, lo so) chiederà: "Ti è piaciuto?"
Ricerche sul comportamento sessuale dimostrano che la maggior parte delle coppie non raggiunge l'orgasmo , che molte donne possono più facilmente raggiungere l'orgasmo durante i preliminari, quando ricevono una stimolazione clitoridea più diretta ed intensa, che quasi il 50%delle donne fra i 13 e i 19 anni non ha mai raggiunto l'orgasmo, e che l'intensità del desiderio e della risposta sessuale sono spesso dovuti a "fattori esterni e transitori" i quali poco hanno a che fare con la "potenza sessuale".
Perchè allora, soprattutto in giovane età, non è così facile, come sembrerebbe naturale dovesse essere, il provare piacere?
E' dimostrato che con l'età e l'esperienza la situazione migliora molto, anche perchè si impara a conoscere meglio il nostro corpo e soprattutto a chiedere a lui le cose che ci piacciono davvero.
Sì lo so, questi sono bei discorsi, ma se una ragazza alle prime esperienze vuole avere accesso al sacrosanto diritto di avere un orgasmo che deve fare? Ecco tutti i suggerimenti e le risposte alle domande più frequenti
Perchè allora, soprattutto in giovane età, non è così facile, come sembrerebbe naturale dovesse essere, il provare piacere?
E' dimostrato che con l'età e l'esperienza la situazione migliora molto, anche perchè si impara a conoscere meglio il nostro corpo e soprattutto a chiedere a lui le cose che ci piacciono davvero.
Sì lo so, questi sono bei discorsi, ma se una ragazza alle prime esperienze vuole avere accesso al sacrosanto diritto di avere un orgasmo che deve fare? Ecco tutti i suggerimenti e le risposte alle domande più frequenti
Cosa si prova durante l'orgasmo e come lo si raggiunge?
Si prova una forte sensazione di piacere costituita da una serie di contrazioni dei muscoli perivaginali. C'è chi avverte questa sensazione come un calore diffuso, chi come una sensazione acuta e localizzata precisamente.
Comunque sia, prima dell'orgasmo avviene la fase detta "plateau", ovvero quella eccitatoria, un pò come se si trattasse dell'accensione di un fuoco. Questa può avvenire con stimolazioni del clitoride, del seno ecc.
tanto più forte sarà l'eccitazione, tanto più i genitali diventeranno sensibili a causa del maggior afflusso sanguigno, di conseguenza si sta preparando un super orgasmo. Per farla breve, difficile raggiungere l'orgasmo senza un pò di preliminari
Si prova una forte sensazione di piacere costituita da una serie di contrazioni dei muscoli perivaginali. C'è chi avverte questa sensazione come un calore diffuso, chi come una sensazione acuta e localizzata precisamente.
Comunque sia, prima dell'orgasmo avviene la fase detta "plateau", ovvero quella eccitatoria, un pò come se si trattasse dell'accensione di un fuoco. Questa può avvenire con stimolazioni del clitoride, del seno ecc.
tanto più forte sarà l'eccitazione, tanto più i genitali diventeranno sensibili a causa del maggior afflusso sanguigno, di conseguenza si sta preparando un super orgasmo. Per farla breve, difficile raggiungere l'orgasmo senza un pò di preliminari
Perchè agli uomini occorre meno tempo per "venire"?
Perchè l'eccitazione maschile dà luogo ad un erezione immediata, l'unica cosa che serve a lui per iniziare un rapporto sessuale. Ovvio che i preliminari danno più piacere anche lui, inoltre nel rapporto stesso il suo glande viene stimolato dalle pareti della vagina che lo stringono
L'orgasmo vaginale esiste? E perchè quello clitorideo si dice sia più facile da raggiungere?
Nessuna si senta strana se non fa parte della squadra del "vaginale" dato che il centro del piacere femminile è principalmente il clitoride nel quale si concentrano tutte le terminazioni nervose. Più esposto e quindi più facile da stimolare, a differenza di ciò che invece innesca l'orgasmo vaginale: punto G, contrazioni dei muscoli interni della vagina...
Perchè l'eccitazione maschile dà luogo ad un erezione immediata, l'unica cosa che serve a lui per iniziare un rapporto sessuale. Ovvio che i preliminari danno più piacere anche lui, inoltre nel rapporto stesso il suo glande viene stimolato dalle pareti della vagina che lo stringono
L'orgasmo vaginale esiste? E perchè quello clitorideo si dice sia più facile da raggiungere?
Nessuna si senta strana se non fa parte della squadra del "vaginale" dato che il centro del piacere femminile è principalmente il clitoride nel quale si concentrano tutte le terminazioni nervose. Più esposto e quindi più facile da stimolare, a differenza di ciò che invece innesca l'orgasmo vaginale: punto G, contrazioni dei muscoli interni della vagina...
In alcuni periodi del ciclo il desiderio è più intenso. Perchè?
Tutta "colpa" degli ormoni. Quando gli estrogeni e gli androgeni sono al massimo noi abbiamo più desiderio, aumenta la lubrificazione e l'eccitazione, quindi l'orgasmo arriva con poco sforzo. Uno di questi felici momenti è l'ovulazione nella quale il corpo si prepara ad un eventuale concepimento e quindi mette in atto "le condizioni ideali" per il rapporto. Di norma per una ragazza che ha un ciclo regolare i giorni a più alta percentuale di concepimento sono quelli che vanno dal 12° al 18-20° giorno
Tutta "colpa" degli ormoni. Quando gli estrogeni e gli androgeni sono al massimo noi abbiamo più desiderio, aumenta la lubrificazione e l'eccitazione, quindi l'orgasmo arriva con poco sforzo. Uno di questi felici momenti è l'ovulazione nella quale il corpo si prepara ad un eventuale concepimento e quindi mette in atto "le condizioni ideali" per il rapporto. Di norma per una ragazza che ha un ciclo regolare i giorni a più alta percentuale di concepimento sono quelli che vanno dal 12° al 18-20° giorno
Che effetto ha la pillola sull'orgasmo?
I nuovi tipi a bassissimo dosaggio ormonale possono provocare a volte una diminuzione della lubrificazione, ma basta usare un gel lubrificante o uno a base di estrogeni per riequilibrare la situazione.#EK
I nuovi tipi a bassissimo dosaggio ormonale possono provocare a volte una diminuzione della lubrificazione, ma basta usare un gel lubrificante o uno a base di estrogeni per riequilibrare la situazione.#EK
lunedì 21 luglio 2014
Che male ogni mese!
I dolori che accompagnano i primi giorni delle mestruazioni costituiscono un problema molto comune: particolarmente frequenti durante l’adolescenza, fascia di età in cui si stima che la loro presenza raggiunga la massima prevalenza, compaiono tuttavia anche nella donna adulta. Definiti con il termine dismenorrea, rappresentano il primo disturbo ginecologico, che può colpire fino a sette donne su 10.
La dismenorrea primaria è correlata ai cambiamenti fisiologici dei livelli ormonali che si instaurano durante i cicli ovulatori, soprattutto al rilascio di prostaglandine (PG) dalle cellule della parete dell’utero: più sono alti i livelli di PG, maggiore è il dolore durante le mestruazioni.
Questo perché le PG stimolano le contrazioni della muscolatura uterina, il distacco (fisiologico, normale) delle cellule che compongono la parete interna dell’utero, l’emorragia che caratterizza le mestruazioni e numerosi altri eventi che si correlano ai cambiamenti tipici del ciclo mestruale. Tuttavia, le PG agiscono anche sulle ovaie, sullo stomaco, sull’intestino e sui vasi sanguigni ed è per questo motivo che, insieme ai dolori al basso addome, possono comparire altri sintomi di accompagnamento (nausea, vomito, diarrea, cefalea e mal di schiena).
Sono stati inoltre identificati numerosi fattori di rischio, come l’età di comparsa delle prime mestruazioni, la loro durata, il sovrappeso, il fumo, lo stress, una storia familiare positiva (madre che ha sofferto di dismenorrea primaria) o l’assenza di gravidanze: modificando, per quanto possibile, questi fattori di rischio, si può ridurre il dolore.
Nella dismenorrea secondaria, invece, il dolore è il risultato di un’altra malattia già presente e si manifesta anche durante le mestruazioni, ma non solo; la scomparsa del dolore è in funzione della possibilità di risolvere la malattia primaria.
Il controllo dei dolori mestruali si può basare su una terapia farmacologica, da definire insieme al medico di base o al ginecologo, e sull’adozione di accorgimenti non farmacologici finalizzati a modificare lo stile di vita e le abitudini alimentari. Questi ultimi comprendono:
Molto spesso il dolore si manifesta fin dalle prime mestruazioni, per poi scomparire o attenuarsi dopo la prima gravidanza. Si tratta di un dolore al basso addome, talora molto intenso, unilaterale o bilaterale, a volte accompagnato da nausea, vomito, diarrea, cefalea e mal di schiena. Di conseguenza, capita spesso che la donna che soffre di dismenorrea resti a casa da scuola o dal lavoro per 1-2 giorni in concomitanza con l’inizio del ciclo mestruale.
Quando i dolori mestruali non sono associati ad alcuna malattia, sono presenti appena prima o all’inizio delle mestruazioni e si risolvono in 24-48 ore, si parla di dismenorrea primaria; al contrario, se i dolori mestruali sono la conseguenza di una malattia ginecologica (endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini) o non ginecologica (sindrome dell’intestino irritabile, infezioni delle vie urinarie, coliche renali o biliari), si parla di dismenorrea secondaria, in cui il dolore non è circoscritto al periodo perimestruale, ma può comparire anche a distanza da esso o prolungarsi per tempi superiori rispetto a quello della forma primaria di dismenorrea.
Quando i dolori mestruali non sono associati ad alcuna malattia, sono presenti appena prima o all’inizio delle mestruazioni e si risolvono in 24-48 ore, si parla di dismenorrea primaria; al contrario, se i dolori mestruali sono la conseguenza di una malattia ginecologica (endometriosi, adenomiosi, fibromi uterini) o non ginecologica (sindrome dell’intestino irritabile, infezioni delle vie urinarie, coliche renali o biliari), si parla di dismenorrea secondaria, in cui il dolore non è circoscritto al periodo perimestruale, ma può comparire anche a distanza da esso o prolungarsi per tempi superiori rispetto a quello della forma primaria di dismenorrea.
Perché compaiono i dolori mestruali
La dismenorrea primaria è correlata ai cambiamenti fisiologici dei livelli ormonali che si instaurano durante i cicli ovulatori, soprattutto al rilascio di prostaglandine (PG) dalle cellule della parete dell’utero: più sono alti i livelli di PG, maggiore è il dolore durante le mestruazioni.
Questo perché le PG stimolano le contrazioni della muscolatura uterina, il distacco (fisiologico, normale) delle cellule che compongono la parete interna dell’utero, l’emorragia che caratterizza le mestruazioni e numerosi altri eventi che si correlano ai cambiamenti tipici del ciclo mestruale. Tuttavia, le PG agiscono anche sulle ovaie, sullo stomaco, sull’intestino e sui vasi sanguigni ed è per questo motivo che, insieme ai dolori al basso addome, possono comparire altri sintomi di accompagnamento (nausea, vomito, diarrea, cefalea e mal di schiena).
Sono stati inoltre identificati numerosi fattori di rischio, come l’età di comparsa delle prime mestruazioni, la loro durata, il sovrappeso, il fumo, lo stress, una storia familiare positiva (madre che ha sofferto di dismenorrea primaria) o l’assenza di gravidanze: modificando, per quanto possibile, questi fattori di rischio, si può ridurre il dolore.
Nella dismenorrea secondaria, invece, il dolore è il risultato di un’altra malattia già presente e si manifesta anche durante le mestruazioni, ma non solo; la scomparsa del dolore è in funzione della possibilità di risolvere la malattia primaria.
Dolori mestruali: come intervenire
Il controllo dei dolori mestruali si può basare su una terapia farmacologica, da definire insieme al medico di base o al ginecologo, e sull’adozione di accorgimenti non farmacologici finalizzati a modificare lo stile di vita e le abitudini alimentari. Questi ultimi comprendono:
- Attività fisica: svolgere esercizio fisico aiuta a combattere i dolori mestruali e praticare regolarmente un’attività aerobica, fare passeggiate a piedi o andare in bicicletta, fare jogging o nuotare non solo combattono la dismenorrea, ma permettono di scaricare tensione e nervosismo, particolarmente accentuati soprattutto nel periodo premestruale. Inoltre, lo sport favorisce il rilascio di endorfine, che agiscono come antidolorifici naturali e migliorano l’umore.
- Alimentazione: curare l’alimentazione permette di controllare i dolori mestruali; una dieta a basso tenore lipidico, ovvero povera di grassi, e ricca di fibre rappresenta un valido aiuto.
- Fumo: non fumare o smettere di fumare può ridurre la comparsa di dolori mestruali perché il fumo è un importante fattore di rischio.
- Peso: il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio per la comparsa di dismenorrea primaria: controllare il peso è pertanto importante e aiuta a ridurre il dolore.
- Stress: utile infine il controllo dello stress, altro fattore di rischio. A questo scopo possono essere utilizzate tecniche di rilassamento, come lo yoga.#EK
- http://starebeneitalia.com/component/content/article/2610-che-male-ogni-mese.html
venerdì 18 luglio 2014
Cibo biologico: più antiossidanti e meno pesticidi
Il cibo biologico fa bene e contiene meno pesticidi. Queste le conclusioni di uno studio condotto dall’Università di Newcastle, nel Regno Unito, secondo cui i maggiori benefici arriverebbero per i consumatori di frutta, verdura e cereali.
Secondo lo studio britannico, realizzato analizzando 340 precedenti ricerche, la concentrazione di antiossidantirisulterebbe superiore nei cibi biologici tra il 19 e il 69% rispetto agli altri raccolti.
Un risultato positivo che si rifletterebbe anche per quanto riguarda la presenza dipesticidi, inferiore fino a 4 volte in confronto ai prodotti non bio. Come ha spiegato il Dr. Carlo Leifert, autore principale dello studio:
Questo studio dimostra che la scelta di produrre cibo con standard biologici può condurre a incrementare l’assunzione di antiossidanti e ridurre l’esposizione ai metalli pesanti tossici. Questo costituisce un’importante integrazione per l’informazione attualmente disponibile per i consumatori, che finora è stata confusa e in molti casi conflittuale.
Un lavoro che tuttavia non ha mancato di suscitare dubbi e perplessità in merito alla reale efficacia per la salute del cibo biologico. Secondo ad esempio il commento rilasciato al quotidiano britannico The Guardian da Tom Sanders, professore di Nutrizione presso il King’s College London, nessun particolare vantaggio risulterebbe dalla “scelta bio”:
Un lavoro che tuttavia non ha mancato di suscitare dubbi e perplessità in merito alla reale efficacia per la salute del cibo biologico. Secondo ad esempio il commento rilasciato al quotidiano britannico The Guardian da Tom Sanders, professore di Nutrizione presso il King’s College London, nessun particolare vantaggio risulterebbe dalla “scelta bio”:
Non sarai nutrito meglio solo per aver scelto di mangiare cibo biologico. Ciò che è più importante è cosa mangia, non importa se biologico o convenzionale. Riguarda il fatto di mangiare frutta e verdura. Le persone stanno comprando uno stile di vita, acquistano solo la rassicurazione che non siano stati coltivati con prodotti chimici né da grandi compagnie.#EK
Meccanismo d'azione della contraccezione d'emergenza
Contraccezione di emergenza. E' ampiamente dimostrato che il LNG, quando somministrato in fase preovulatoria, interferisce con il processo ovulatorio, per inibizione o disfunzione dello stesso, e previene quindi la fertilizzazione.
In particolare, se somministrato prima del picco preovulatorio di LH, e in grado di impedire l'ovulazionenella maggior parte dei casi.
Inoltre, e stato evidenziato che nelle donne che assumono il LNG quando i parametri clinici, ecografici ed ormonali sono diagnostici di ovulazione gia avvenuta, il LNG non ha alcun effetto.
E' evidente quindi che il LNG non interferisce con l'impianto dell'embrione, una volta avvenuta la fertilizzazione; cioe, non causa aborto, ne e in grado di danneggiare una gravidanza in atto.
E' stato anche riportato che il LNG puo alterare le caratteristiche del muco cervicale e l'ambiente intrauterino, interferendo quindi con la migrazione degli spermatozoi.
Tuttavia, questo meccanismo puo assumere rilievo solo nei casi in cui il coito viene a precedere l'ovulazione di parecchi giorni.
Relativamente all'ulipristal acetato, farmaco ad azione antagonista/agonista sui recettori del progesterone, e stato dimostrato che esso, anche se somministrato immediatamente prima dell'ovulazione, ossia nel momento in cui il picco di LH e gia iniziato, e ancora in grado di spostare l'ovulazione.
Esso risulta quindi efficace anche quando le altre opzioni contraccettive d'emergenza attualmente in commercio non presentano un chiaro meccanismo di azione.
Anche per l'ulipristal acetato, quindi, il meccanismo d'azione risiederebbe nello spostamento dell'ovulazione, come riportato nel Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto (RCP) approvato dall'European Medicines Agency (EMA).
Relativamente a possibili effetti contraccettivi accessori, conseguenti ad alterazioni dell'endometrio, non vi sono al momento attuale evidenze risolutive.
Tuttavia, va segnalato come tali effetti accessori, che inizialmente erano riportati nel RCP, siano stati eliminati in una recente variazione da parte dell'EMA.#EK
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